La sfiducia è battuta 111 a 67. Ma dalla maggioranza solo imbarazzate difese d’ufficio. L’amico La Russa presiede l’aula. Poi spiega: «Non ridirei quelle frasi su mio figlio»
«È una giornata bellissima» dice la ministra Daniela Santanchè ai cronisti mentre fende in direzione bouvette la sala Garibaldi, il transatlantico di Palazzo Madama, tailleur gessato blu che fa un po’ boss, alla mano una Kelly bianca in pendant con le righine, scelta da una sontuosa collezione, trattasi di Hermès, una vale un Tfr degli lavoratori della sua azienda. A ora di pranzo la mozione di sfiducia contro di lei è appena stata asfaltata, 111 no a 67, risultato scontato. I colleghi di ma



