Anche l’Usigrai organizza la propria manifestazione di protesta per il 7 febbraio. Il sindacato dei dipendenti del servizio pubblico ha annunciato una conferenza stampa per le 11.30 presso la sede della Federazione nazionale della stampa: «Il sindacato delle giornaliste e dei giornalisti della Rai lo ripete da anni e con i governi di qualsiasi colore: bisogna sottrarre la Rai Servizio Pubblico dal controllo asfissiante della politica. Solo in questo modo si può garantire ai cittadini il vero pluralismo e un'informazione libera e indipendente. In un momento in cui si discute di riforma della governance, l'Usigrai chiede che si parta dal Media Freedom Act, recentemente approvato dal Parlamento europeo».

L’iniziativa arriva dopo che la segretaria del Pd Elly Schlein ha organizzato un sit-in sotto la sede di viale Mazzini contro alcune decisioni editoriali del Tg1 di due weekend fa. Il sit-in cade peraltro durante la settimana di Sanremo ed è stato seguito a ruota dalla contromanifestazione di Unirai – l’altro sindacato del servizio pubblico, nato lo scorso novembre è considerato “di destra” – in programma per lo stesso giorno.

Sovrapposizione

Il 7, dunque, di mattina andrà in scena la conferenza stampa, mentre nel pomeriggio alle 17 lo spazio davanti alla sede Rai è prenotata da Unirai che manifesta per l’autonomia dei giornalisti e contro l’intromissione della politica negli affari del servizio pubblico, mentre il Pd arriverà alle 18.30. 

Usigrai evoca anche il giudizio del presidente dell’European broadcasting union, che durante un’audizione in commissione Vigilanza Rai ha spiegato che «la governance della Rai non è in linea con i principi del Media freedom act. È una questione che l'Italia deve affrontare, per capire come può avere un sistema di governance in linea con questa importante normativa europea». Si tratta di un passo che scarta rispetto alla manifestazione del Pd, a cui aderiranno soltanto Avs e Articolo 21: Fnsi e Usigrai non saranno invece al sit-in. 

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