L’ex cardinale Angelo Becciu secondo fonti giudiziarie vaticane è indagato nel filone d’inchiesta sulla vicenda di Cecilia Marogna, la 39enne manager cagliaritana, divenuta nota come la «dama del cardinale» per il rapporto fiduciario che la legherebbe all’ex numero due della Segreteria di Stato vaticana. 

Dell’indagine a carico del cardinale dà brevemente notizia l’Espresso.

Marogna è stata arrestata dalla Santa sede lo scorso 13 ottobre ed è sotto accusa per le cospicue elargizioni determinate da Becciu in favore della consulente sarda e sull’omessa vigilanza sull’utilizzo dei fondi.

L’esperta di geopolitica aveva ottenuto oltre 500mila euro dalla segreteria di Stato. L’ipotesi di reato a suo carico è peculato per distrazione: Marogna ha detto che i bonifici arrivati da Becciu servivano alle spese per il suo lavoro diplomatico.

I magistrati della Santa Sede sospettano che siano stati usati per comprare oggetti di lusso. In una intervista esclusiva a Domani, Marogna ha detto di essere stata pagata per creare una rete di «diplomazia parallela».

Becciu si è difeso spiegando che i denari sarebbero serviti per le trattative per la liberazione di alcuni missionari rapiti in Africa e Asia: «Sono stato truffato» ha detto. Marogna lo aveva smentito spiegando che la cifra sarebbe stata troppo esigua per lo scopo addotto da Becciu. Il prelato sardo, nonostante gli annunci delle scorse settimane, non si è ancora presentato davanti ai promotori di giustizia per chiarire la sua posizione e adesso è sotto indagine. Tra le ipotesi anche il reato di alto tradimento.

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