- Un altro civico è possibile. Non si tratta di competenti catapultati nelle liste, ma di una coalizione di persone e movimenti che sul territorio sono impegnati da sempre. Si chiama “civica”, la coalizione bolognese, perché si ispira al municipalismo di Ada Colau, che la sostiene.
- «La nostra lista è intersezionale», dice la leader Emily Clancy. Dentro ci sono Black Lives Matter, Extinction Rebellion, i Fridays, centri sociali e movimenti che erano rimasti senza rappresentanza.
- Alle scorse amministrative fu alternativa al Pd, ora ha una lista a sostegno di Matteo Lepore. La scommessa è trasformare da dentro il centrosinistra. «Essere la città più progressista sarà una sfida nazionale», dice il candidato sindaco.
Un altro civico, anzi un’altra civica, è possibile. Non si tratta delle sardine, di una politica flash come i flash mob, né di competenti catapultati nelle liste, ma di una coalizione di persone e movimenti che sul territorio sono impegnati da sempre. Si chiama “civica”, questa coalizione bolognese, perché si ispira al municipalismo di Ada Colau, sindaca di Barcellona, che la sostiene. Nata prima delle scorse amministrative come alternativa a sinistra del Pd, oggi la “Coalizione civica coraggio



