- Una polemica tra la scrittrice Michela Murgia e il candidato sindaco di Roma Carlo Calenda ha riportato di attualità la questione degli pseudonimi nelle liste elettorali.
- Anche in vista di queste amministrative centinaia di candidati hanno scelto di aggiungere al loro nome registrato all’anagrafe il loro soprannome o diminutivo.
- Altri invece, circostanza più bizzarra, hanno scelto come soprannome il nome di politici più famosi. Così a Roma Michetti è sostenuto da un Alessandro «detto Michetti» e da un Enrico «detto Sgarbi».
Alessandro detto “Michetti” e Sergio detto “Nerone”
15 settembre 2021 • 16:45Aggiornato, 15 settembre 2021 • 17:09