Comunali: la carica degli pseudonimi

Alessandro detto “Michetti” e Sergio detto “Nerone”

  • Una polemica tra la scrittrice Michela Murgia e il candidato sindaco di Roma Carlo Calenda ha riportato di attualità la questione degli pseudonimi nelle liste elettorali.
  • Anche in vista di queste amministrative centinaia di candidati hanno scelto di aggiungere al loro nome registrato all’anagrafe il loro soprannome o diminutivo.
  • Altri invece, circostanza più bizzarra, hanno scelto come soprannome il nome di politici più famosi. Così a Roma Michetti è sostenuto da un Alessandro «detto Michetti» e da un Enrico «detto Sgarbi».

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