Nuova giornata di campagna elettorale in vista delle elezioni del 25 settembre. C’è attesa per la sorte dell’accordo tra Pd e la federazione di Europa Verde e Sinistra Italia, in bilico dopo che lo stesso Pd ha formato un’alleanza con Azione e +Europa. Nel frattempo, scoppia la guerra civile dentro la coalizione, con Calenda, Fratoianni e gli altri leader che si attaccano gli uni con gli altri su Twitter.

Divisioni anche nel Movimento 5 stelle, mentre viene annunciato che le “parlamentarie” per eleggere i candidati a camera e Senato si svolgeranno il prossimo 16 agosto.

La diretta

19:08 – Fonti del Nazareno dopo l’incontro tra Letta e Calenda riferiscono: «Noi continuiamo a lavorare per una coalizione più larga e plurale. Vogliamo confermare l’accordo con Azione e Più Europa. E in serata il segretario Letta incontrerà Bonelli e Fratoianni. L'intenzione è chiudere entro domani tutto il quadro. Il tempo sta scadendo».


18:36 – Meloni ha parlato anche di Russia ed energia: «Una delle cose, la più importante che possiamo fare, è tagliare il gas russo. L'unico problema è che bisogna parlare di alternative, occorre liberarsi dalla dipendenza, diversificando le risorse e cercando di sbloccare le fonti autonome di produzione che negli ultimi anni sono state bloccate dall'ideologia ambientalista». L’Occidente, ha proseguito senza specificate, dovrebbe mettere in campo un «fondo di compensazione per le nazioni che pagheranno di più per le sanzioni imposte con questa guerra, come l'Italia, la Germania e altri paesi europei che hanno bisogno di maggiore aiuto».

Meloni ne avrebbe parlato anche con l’attuale presidente del consiglio uscente Mario Draghi: «Per cui l'ho detto anche a Draghi, ed è quello che vorrei fare, come primo ministro, se accadrà. L'occidente può contare su di noi ma anche noi vorremmo poter contare sull'occidente».


18:43 – Meloni a Studio aperto ha poi parlato del blocco navale dopo che Matteo Salvini è stato a Lampedusa: «Il tema degli sbarchi si deve affrontare col blocco navale, che altro non e' che una missione europea, da concordare con le istituzioni europee, per trattare insieme alla Libia la possibilità che si fermino i barconi in partenza, l'apertura in Africa degli hotspot, la valutazione in Africa di chi ha diritto a essere rifugiato e di chi è irregolare, la distribuzione dei veri profughi e rispedire indietro gli altri. Occorre smetterla di considerare profughi e irregolari la stessa cosa: è una falsità costruita in questi anni dalla sinistra» ha detto la leader di FdI, a Studio Aperto. Anche Meloni ha deciso di fare propaganda elettorale sugli sbarchi dopo che Salvini parla dell’argomento dal giorno stesso delle dimissioni di Mario Draghi.


18:17 – Fdi, ha detto sempre a Fox News Giorgia Meloni, «è stato il partito che pur essendo all'opposizione, ha aiutato il governo Draghi a fare tutto ciò che l'Italia doveva fare per assistere l'Ucraina. L'invasione dell'Ucraina è la punta dell'iceberg di un conflitto che ha come obiettivo la revisione dell'ordine mondiale». Se l'Ucraina cade e l'Occidente si ridimensiona «il vincitore reale sarà non solo la Russia di Putin ma la Cina di Xi. E in occidente saranno gli europei a pagarne le peggiori conseguenze. Per questo noi siamo sicuri di dove deve stare l'Italia per difendere il proprio interesse nazionale».


18:07 – Giorgia Meloni è stata intervistata dall’emittente statunitense Fox News: «I sondaggi dicono che nelle prossime elezioni Fratelli d'Italia, con la coalizione di centrodestra, sarebbe il primo partito e quindi potrà indicare il primo ministro. Sono la leader di questo partito e io potrei essere il prossimo capo del governo, la prima donna in Italia a guidare un esecutivo» ha detto alla tv americana. «Per me sarebbe un grande onore come è un grande onore essere la presidente del partito conservatore e riformista europeo», ha aggiunto.


17:37 – Incontro tra Enrico Letta e Carlo Calenda dopo il patto in vista della presentazione delle liste e dei simboli. L’alleanza col Pd regge? Gli hanno chiesto: «Non ho veramente niente da dire», ha risposto ai cronisti al termine dell'incontro con il segretario Pd Enrico Letta a cui ha partecipato anche il segretario di PiùEuropa Benedetto Della Vedova.  Intanto Nicola Fratoianni, il segretario di Sinistra Italiana ha confermato che gli iscritti voteranno sull’alleanza con il Pd.


14.50 – Giorgia Meloni è sempre convinta del presidenzialismo

«Noi continuiamo ad essere convinti di una riforma in senso presidenziale: rapporto diretto tra i cittadini e il governo, cinque anni di stabilità per fare le cose», ha detto la leader di Fratelli d’Italia Giorgia Meloni in un’intervista a Studio Aperto. La riforma costituzionale presidenzialista è un vecchio obiettivo del suo partito e del centrodestra più in generale. Secondo alcune proiezioni basate sugli attuali sondaggi, alle prossime elezioni il centrodestra potrebbe ricevere quasi due terzi dei seggi, abbastanza da cambiare la costituzione senza bisogno di referendum confermativo.


14.30 – Alternativa si stacca da Italexit per le candidature neofasciste

Alternativa, il gruppo parlamentare formato soprattutto da ex del Movimento 5 stelle, ha annunciato di aver rotto l’accordo elettorale con Italexit, il partit anti euro dell’ex conduttore e senatore M5s Gianluigi Paragone. Alternativa accusa Paragone di aver inserito nelle liste «esponenti vicini a movimenti neofascisti». L’accordo tra le due formazioni era stato raggiunto ieri mattina.


14.00 – Tabacci prova a buttare acqua sul fuoco

Nello scontro interno alla coalizione di centrosinistra interviene anche Bruno Tabacci, alleato di Luigi Di Maio nella lista Impegno Civico – Centro Democratico. «Avendo una certa età mi permetto di suggerire a tutti coloro che non vogliono regalare il Paese alla destra di smetterla con critiche, fatwe e attacchi reciproci», ha detto Tabacci in una nota.


13.35 – Parlamentarie M5s il 16 agosto

Le elezioni tra gli iscritti per scegliere i nuovi candidati al parlamento del Movimento 5 stelle si terranno il prossimo 16 agosto.

13.10 – Divisioni anche nel M5s: Lombardi contro Raggi

«Si può anche governare Roma per cinque anni e mezzo avendo la maggioranza ma se alla fine del mandato i cittadini ti mandano a casa, senza nemmeno farti arrivare al ballottaggio, allora è il caso di farsi una domanda», così la consigliera regionale del Lazio, Roberta Lombardi, grande sostenitrice dell’alleanza con il Pd nel Movimento 5 stelle, attacca Virginia Raggi, ex sindaca di Roma che invece insiste affinché il Movimento corra da solo. «Meglio l’alleanza con il centrosinistra che l’irrilevanza», dice invece Lombardi.


12.25 – Scontro Twitter: interviene anche Ricci del Pd

Il coordinatore dei sindaci del Pd, e sindaco di Pesaro, Matteo Ricci, interviene per cercare di buttare acqua sul fuoco sullo scontro Calenda-sinistra. Il suo punto: nessuno chiede a Calenda di allearsi con Fratoianni, sono accordi bilaterali fatti dal Pd.

12.10 – Draghi ha consigliato ministri a Giorgia Meloni?

Fonti di palazzo Chigi smentiscono la notizia di Repubblica, secondo cui Draghi avrebbe consigliato alcuni nomi di possibili ministri a Giorgia Meloni, tra gli altri, il ministro per la Transizione ecologica Roberto Cingolani.

11.50 – Il centrodestra, invece, cresce

Mentre il centrosinistra si divide, il centrodestra cresce ancora. Oggi, Maurizio Lupi e il presidente della regione Liguria Giovanni Toti presenteranno la federazione tra i loro due movimenti, Noi con l’Italia e Italia al centro. Toti, dopo alcune settimane di incertezza, ha così deciso di tornare nella coalizione di centrodestra.


11.35 – Interviene Di Maio

Luigi Di Maio, il più giovane tra i leader delle forze che stanno trattando per entrare nella coalizione di centrosinistra, è anche quello che sceglie uno strumento più tradizionale per entrare nella contesa. Il suo attacco a Calenda non arriva tramite tweet, ma con una normale nota di agenzia: «Dopo essere partito dal “grande centro”, Calenda è diventato un “gregario” della coalizione di centrosinistra. Di conseguenza, capisco le sue difficoltà a spiegare, anche ai nuovi arrivati del suo partito e al suo elettorato, che alla fine si candida nel centrosinistra. Sorprende, però, che alla fine proprio Calenda - che si innalza a paladino dell'anti-grillismo - nelle sue dichiarazioni e nei suoi tweet sia diventato il più estremista di tutti».


11.30 – E Calenda risponde a sua volta.

11.20 – Il tentativo di mediazione di Franceschini

Il ministro della Cultura e influente dirigente del Pd Dario Franceschini sta provando a mediare nello scontro in corso tra Calenda e la sinistra.

10.50 – La risposta di Calenda: «Non c’è spazio per voi in coalizione»

Calenda ha risposto su Twitter alle critiche che gli arrivano da Sinistra Italia ed Europa Verde mettendo un apparente veto sulla loro partecipazione alla coalizione di centrosinistra. 


10.10 – Fratoianni «L’agenda Draghi none siste»

Proseguono intanto le schermaglie tra Calenda e la sinistra della coalizione che il Pd sta cercando di assemblare. Il segretario di Sinistra Italia Nicola Fratoianni, ad esempio, ha ricordato oggi a Calenda che lo stesso Draghi ieri ha dichiarato che la sa sua “agenda” «non esiste».


10.00 – Calenda: mai governo «politico» con il Movimento

«Il Movimento Cinque Stelle è campione della distruzione, hanno avvelenato il dibattito italiano, hanno fatto disastri. Io non voglio avere nulla a che farci e con loro non farò mai un governo politico», ha detto oggi il leader di Azione Carlo Calenda a Radio24. Calenda ha specificato governo “politico” anche perché Azione è stata insieme al Movimento 5 stelle nel governo “tecnico” guidato da Mario Draghi.

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