- È stata annunciata nel pomeriggio di ieri la decisione della Corte suprema sul superamento della sentenza Roe v. Wade, che garantiva il diritto costituzionale all’aborto. È probabile che questa sentenza dia il via a una serie di leggi più restrittive sull’interruzione di gravidanza in molti stati.
- In tutto 26 stati su cinquanta sono pronti a limitare i diritti delle donne. L’altra metà invece si prepara da maggio ad accogliere le donne che vorranno abortire, con piani per aumentare le cliniche per le interruzioni di gravidanza.
- A pagare il prezzo della decisione redatta da Samuel Alito, non saranno tutte le donne. Del loro destino non deciderà solo la geografia, le più colpite secondo tutte le analisi saranno le donne con redditi più bassi e appartenenti ai «gruppi marginalizzati»
Appena la notizia è arrivata da Washington, Ken Paxton, il procuratore generale del Texas, ha chiuso l’ufficio, mandato a casa i collaboratori e proclamato il 24 giugno giornata annuale in memoria dei bambini «non nati». In altre parti degli Stati Uniti invece le strade si sono riempite di voci di protesta contro una decisione che riporta gli Stati Uniti indietro di 50 anni e priva le donne di libertà di scelta sulle loro vite. La maggioranza conservatrice della Corte suprema con sei voti c



