Un'autobomba esplosa ieri nella provincia occidentale di Herat in Afghanistan ha ucciso otto persone, 54 invece i feriti. Lo ha fatto sapere il portavoce del ministero dell'Interno. L'esplosione ha colpito una sede della polizia intorno alle 22, danneggiando 14 case e decine di negozi.

Il bilancio dei morti potrebbe essere destinato a salire. Rafiq Sherzai, portavoce dell'ospedale provinciale dove le vittime sono state trasportate d'urgenza, ha trovato feriti in condizioni critiche. La maggior parte delle vittime sono civili, tra cui donne e bambini, una invece è certamente un uomo del personale delle forze di sicurezza afghane.
Si rietiene si tratti di un attacco terroristico, anche se ancora non è ancora stato rivendicato. Infatti, il portavoce dei talebani Zabihullah Mujahid ha detto che l'esplosione di Herat non ha alcun legame con il suo gruppo, anche se molti dei talebani attivi nella provincia occidentale recentemente hanno effettuato attacchi contro le forze governative afghane.
Il presidente Ashraf Ghani,  invece, ha dato la colpa a loro, dichiarando che il gruppo «ha continuato la sua guerra illegittima e la violenza contro il nostro popolo» e «ha dimostrato ancora una volta di non avere alcuna intenzione di risolvere pacificamente le crisi attuali».

L’Onu

Subito dopo l'esplosione, il Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite ha condannato con fermezza il numero «allarmante» di attacchi deliberatamente rivolti ai civili in Afghanistan. «Hanno preso di mira i funzionari pubblici, la magistratura, i media, gli operatori sanitari e umanitari, comprese le donne in posizioni di rilievo, coloro che proteggono e promuovono i diritti umani, e le minoranze etniche e religiose», ha detto il consiglio. 

Il gruppo dello Stato Islamico ha rivendicato la responsabilità di molti degli omicidi mirati, mentre i talebani e il governo si sono accusati a vicenda di cercare di sabotare gli sforzi per raggiungere un accordo di pace. Proseguono in fatti con lentezza i colloqui, mentre cresce l'ondata di violenza. Per questo, il presidente degli Stati Uniti, Joe Biden, ha consegnato una proposta di pace la scorsa settimana. Il documento, di otto pagine, è al vaglio di entrambe le parti. L'accordo di pace proposto dagli Stati Uniti prevede un governo di pace ad interim per guidare l'Afghanistan post-bellico verso le elezioni e le riforme costituzionali, oltre alla richiesta di protezione dei diritti per le donne e le minoranze. Biden sta inoltre rivedendo l'accordo di pace firmato dal suo predecessore Donal Trump con i talebani, secondo il quale gli Usa dovrebbero ritirare definitivamente le restanti 2.500 truppe in Afghanistan entro il primo maggio, ma sembrerebbe che l'azione sarà posticipata. 

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