Continuano i raid israeliani su Gaza: il ministero della Salute della Striscia ha riferito che un attacco aereo sull’ospedale al-Ahli Arab ha ucciso almeno 500 persone, lo riporta Al Jazeera. Il dottor Hussam Abu Safiya, del Kamal Adwan Hospital nel nord di Gaza, ha detto sempre ad Al Jazeera che il bombardamento degli ospedali è «impensabile, eppure lo vediamo, ancora e ancora».

Almeno sei persone sono poi rimaste uccise in un attacco israeliano che ha colpito una delle scuole gestite dall’Agenzia dell’Onu per i rifugiati (Unrwa), nel campo profughi di Al-Maghazi: «Questo è oltraggioso e dimostra di nuovo un flagrante disprezzo per le vite dei civili», ha scritto l’organizzazione su X, vecchio Twitter.

La Farnesina ha intanto confermato che Evitar Moshe Kipnis, uno dei tre italo-israeliani considerati dispersi dopo l’attacco di Hamas, è stato identificato tra le vittime del kibbutz di Be’eri, mentre non ci sono ancora notizie sulla moglie, Liliach Le Havron.

Martedì in un attacco aereo è invece rimasto ucciso uno dei comandanti di Hamas, Ayman Nofal. L’Associated press nota che fino ad adesso è uno dei miliziani di più alto profilo ucciso da Israele dall’inizio dei bombardamenti. Haaretz ha riportato anche la notizia della morte di tre membri della famiglia di Ismail Haniyeh, leader politico di Hamas, che al momento vive però in Qatar. In Cisgiordania, le forze armate israeliane hanno detto di aver arrestato circa 220 militanti di Hamas dall’inizio della guerra.

L’operazione via terra

A meno che non ci siano inaspettato stravolgimenti l’operazione via terra israeliana su Gaza è sospesa fino a dopo la visita del presidente degli Stati Uniti, Joe Biden, che arriverà a Tel Aviv nella giornata di mercoledì prima di andare in Giordania. Il portavoce dell’Idf, le forze di difesa israeliane, citato da Haaretz, avrebbe detto oggi alla stampa che «Ci stiamo preparando alle prossime fasi della guerra. Non abbiamo detto quali saranno. Tutti parlano dell’offensiva via terra. Potrebbe essere qualcos’altro».  

Secondo Bloomberg, Israele ha riferito di essere in trattativa con SpaceX di Elon Musk, per installare la rete satellitare Starlink e rafforzare quindi le comunicazioni in vista della possibile incursione nella Striscia di Gaza.

Un ospedale di Rafah ha fatto invece sapere di aver ricevuto due ordini di evacuazione da Israele, anche se la regione, a sud di Gaza, è quella dove si stanno recando i civili che risiedono al nord e che hanno ricevuto il precedente ordine di evacuazione di Israele. I funzionari dell’esercito non hanno risposto ad Associated press sul perché dell’ordine.

Il viaggio di Biden

Durante il suo viaggio di mercoledì, Biden incontrerà anche il leader dell’autorità nazionale palestinese Abu Mazen e il presidente egiziano Abdel Fattah al-Sisi. In Israele il presidente americano ascolterà un resoconto di prima mano sulle esigenze militari dell’esercito e cercherà di inviare aiuti militari il prima possibile. La sua visita diplomatica arriva dopo il tour mediorientale del segretario di Stato Antony Blinken che si è recato due volte in Israele ed è stato in sei paesi arabi della regione tra cui anche Qatar, Arabia Saudita ed Egitto.

Nella giornata di domenica Blinken aveva annunciato che presto il Cairo avrebbe aperto il valico di Rafah per fare entrare aiuti umanitari nella Striscia di Gaza e garantire l’uscita dei circa 500 cittadini statunitensi rimasti bloccati al suo interno. Ma lo stallo è stato sbloccato dopo otto ore di colloqui tra Blinken e il premier israeliano Netanyahu. «Gli Stati Uniti e Israele hanno appena concordato un piano per consentire agli aiuti umanitari di raggiungere i civili e fornire loro protezione», ha detto Blinken.

Oggi in Israele è arrivato invece il cancelliere tedesco Olaf Scholz. Il re di Giordania Abdallah, giunto a Berlino, ha già incontrato Scholz e ha sottolineato nella conferenza stampa che è seguita che la situazione umanitaria deve rimanere circoscritta a Gaza e alla Cisgiordania: «Nessun rifugiato in Giordania, nessun rifugiato in Egitto». Scholz da parte sua ha insistito sulla necessità di non allargare il conflitto: «Avverto espressamente Hezbollah e Iran di non intervenire», come ha riportato Reuters.

Anche il presidente francese Emmanuel Macron ha detto di volersi recare in Israele, ma non ha precisato una data, mentre Sky News Uk fa sapere che il primo ministro britannico Rishi Sunak potrebbe arrivare già giovedì.

Il video della prigioniera

L’esercito israeliano ha annunciato che nella notte sono stati colpiti 200 obiettivi di Hamas e della Jihad islamica. Il gruppo terroristico ha diffuso un videomessaggio di una giovane prigioniera. La ragazza di nome Maya Sham racconta nel video di essere ferita, di aver subito un’operazione chirurgica di circa tre ore e chiede di essere riportata a casa.

La difesa israeliana e lo Shin Bet hanno annunciato di aver ucciso nella notte Asma al-Mazini «il capo del Consiglio della Shura dell'organizzazione terroristica Hamas nella Striscia di Gaza» che tra le altre cose «era responsabile dei prigionieri». Anche Fouad Abu Btihan, capo di Hamas dei valichi della Striscia di Gaza sarebbe stato ucciso insieme ad alcuni famigliari.

Bocciata la risoluzione russa

Il Consiglio di sicurezza delle Nazioni unite non è riuscito ad approvare la risoluzione russa che chiedeva un cessate il fuoco umanitario nella guerra tra Israele e Hamas. La risoluzione ha ricevuto cinque voti a favore, quattro contrari e sei astenuti, mentre Stati Uniti, Regno Unito e Francia hanno votato contro a causa della mancata condanna di Hamas per i suoi attacchi contro Israele. «Non condannando Hamas, la Russia sta dando copertura a un gruppo terroristico che brutalizza civili innocenti. È oltraggioso, ipocrita e indifendibile», ha detto l'ambasciatrice statunitense Linda Thomas-Greenfield giustificando il voto degli Stati Uniti.

Gli obitori degli ospedali di Gaza traboccano di cadaveri

La portavoce dell’Ufficio dell’Alto commissario delle Nazioni unite per i diritti umani, Ravina Shamdasani ha detto oggi che l’ordine di evacuazione che Israele ha dato agli abitanti del nord della Striscia di Gaza potrebbe configurare il crimine internazionale di «trasferimento forzato illegale di civili». Lo riporta l’Ansa: «Sembra che non vi sia stato alcun tentativo da parte di Israele di garantire un rifugio adeguato e condizioni soddisfacenti di igiene, salute, sicurezza e nutrizione agli 1,1 milioni di civili a cui è stato ordinato di trasferirsi», sono state le parole di Shamdasani. «Siamo preoccupati che questo ordine, combinato con l’imposizione di un assedio completo su Gaza, non possa essere considerato un’evacuazione temporanea legittima ed equivarrebbe quindi a un trasferimento forzato di civili, in violazione del diritto internazionale». 

Secondo il Financial Times, il segretario generale dell’Onu, Antonio Guterres, domani arriverà al Cairo e incontrerà anche il presidente egiziano Abdel Fattah al Sisi.

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