Con 124 voti favorevoli e tre anni di negoziati, l’Oms ha approvato l’accordo pandemico globale, ma l’Italia si è astenuta insieme ad altri dieci Paesi. La decisione italiana ha suscitato critiche da esperti e opposizioni, mentre il governo rivendica il risultato
Dopo anni di negoziati, bozze e ripensamenti, l’Organizzazione Mondiale della Sanità ha approvato il primo accordo pandemico globale. Il documento è stato adottato dall’Assemblea mondiale della sanità con 124 voti favorevoli, nessun contrario e 11 astensioni, tra cui quella dell’Italia. Gli altri paesi che si sono astenuti sono Russia, Iran, Bulgaria, Polonia, Giamaica, Israele, Romania, Paraguay, Guatemala e Slovacchia.
L’intesa, composta da 35 articoli, è pensata per affrontare future emergenze sanitarie con strumenti condivisi e ribadisce che l’Oms non potrà in alcun caso superare i poteri delle sovranità nazionali. Questo punto, richiesto espressamente dall’Italia, è stato incluso nel testo finale, che non menziona vaccinazioni obbligatorie né misure restrittive delle libertà personali.
Le critiche
La scelta dell’astensione ha suscitato reazioni critiche degli esperti italiani. Matteo Bassetti, infettivologo impegnato in prima linea durante la pandemia, ha espresso disagio per la posizione italiana, sottolineando che il nostro Paese si trova ora accanto a Stati come Iran e Russia tra gli stati che si sono astenuti. Bassetti ha anche segnalato un aumento dei casi di Covid in alcune aree dell’Asia, con una possibile variante che potrebbe eludere l’immunità.
Walter Ricciardi, ex presidente dell’Iss e consulente durante l’emergenza sanitaria, ha ricordato che l’Italia fu tra i promotori dell’accordo tre anni fa e definisce l’attuale astensione una scelta priva di fondamento scientifico, attribuendola a motivazioni politiche.
Le reazioni
Chiara Braga, capogruppo Pd alla Camera, ha definito l’astensione un segnale di chiusura verso la scienza e un allineamento con posizioni negazioniste. L'ex ministro Beatrice Lorenzin, vice presidente dei senatori Pd, ha parlato di «scelta incomprensibile e antistorica», mentre Andrea Quartini del M5S ha chiesto al ministro Schillaci di prendere le distanze dall’approccio sovranista del Governo. Di parere opposto Marco Lisei, senatore di Fratelli d’Italia, secondo cui «l’Italia ha finalmente assunto un ruolo da protagonista nel contesto internazionale, contribuendo a eliminare dal testo ogni riferimento a lockdown e restrizioni». Intanto, anche gli Stati Uniti criticano l’operato dell’Oms, con il ministro della sanità Robert F. Kennedy Jr che invita altri Paesi a considerare l’uscita dall’organizzazione.
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