La mattina si è aperta con la notizia che è stato arrestato in Iran Amjad Amini, padre di Mahsa Amini, la 22enne di cui proprio oggi ricorre il primo anniversario della morte avvenuta a seguito del suo arresto a Teheran da parte della polizia morale per aver indossato male il velo. Nel pomeriggio si sono aggiunte le notizie di violenze nel corso di una manifestazione: un manifestante, Fardin Jafari, sarebbe stato colpito alla testa dalle forze di sicurezza iraniane lungo la strada che porta da Saqqez a Baneh, nei pressi del cimitero di Aichi, nella regione del Kurdistan iraniano, dove è sepolta Mahsa Amini. Lo riferisce l'organizzazione non governativa norvegese "Hengaw" su Twitter.

Dalle prime ore di questa mattina, in occasione del primo anniversario dell'episodio che ha dato via alle proteste lo scorso anno, un ingente dispositivo di sicurezza è stato dispiegato in diverse città del Paese. Secondo i resoconti degli attivisti, gli agenti hanno sparato contro i manifestanti. A Saqqez, gli agenti hanno impedito alle persone di entrare nel cimitero di Aichi, e hanno fermato e poi rilasciato il padre di Mahsa mentre usciva dalla sua abitazione.

La ong ricorda che, nonostante gli avvertimenti da parte delle autorità governative ai genitori di Mahsa Amini per non organizzare commemorazioni in occasione della morte della figlia, la famiglia aveva annunciato che «come ogni famiglia in lutto, noi, la famiglia Amini, ci riuniremo sulla tomba della nostra amata figlia, Jina “Mahsa” Amini, nell’anniversario della sua morte, e condurremo cerimonie commemorative tradizionali e religiose».

Sanzioni

In concomitanza con l'anniversario, il Dipartimento del Tesoro degli Stati Uniti ha annunciato nuove sanzioni che prendono di mira 29 persone e gruppi, tra cui 18 membri chiave del Corpo delle guardie della rivoluzione islamica, i pasdaran, e delle forze dell'ordine iraniane, nonché il capo dei penitenziari iraniani.

Tra le persone sanzionate figurano anche l'Ad di Douran Software Technologies, Alireza Abedinejad, oltre ai media controllati dallo Stato "Press Tv", "Tasnim News Agency" e "Fars News".

Il Regno Unito ha annunciato separatamente le sue sanzioni contro il ministro della Cultura e la guida islamica, Mohammad Mehdi Esmaili, il suo vice, Mohammad Hashemi, il sindaco di Teheran, Alireza Zakan, e un portavoce della polizia iraniana, Saeed Montazer al Mahdi.

© Riproduzione riservata