- Dalla sera alla mattina, Jack Ma, il Bezos della Cina, è stato bloccato dal rastrellare gli investitori americani già in fila per godere di quel mercato colossale. Altri social-miliardari hanno avuto lo stesso trattamento e un trilione di dollari è svanito.
- Siamo alla replica di una tragedia conosciuta, forse resa inevitabile dalle spinte autarchiche determinata dal “decoupling” (la fine della complementarietà) fra le economie di USA e Cina, con la conseguente crescita d’ogni tipo di tensione finanziaria, spaziale, militare?
- Nei fatti sembrerebbe già partito, fra le due sponde del Pacifico, l’ennesimo derby di Tucidide derivante dalle dinamiche e prospettive di potenza. Con il di più dei garbugli culturali e sociali provocati dal mito dello sviluppo senza fine.
Internet, coi social e tutto quel che segue, sono ormai il cuore degli equilibri di sistema. Questo è, innanzitutto, quello che capiamo apprendendo che fin da marzo il governo della Cina ha preso a ridimensionare il futuro delle proprie Big Tech, non meno grandi strapotenti di quelle americane e accusate di farsi obese, flaccide e stagnanti, viziate dai loro monopoli, voraci di risorse professionali e capitali fino a farli mancare a tante altre attività assai più utili e strategiche. Simili



