Il ministero degli Esteri cinese ha confermato l'arresto della giornalista australiana di origini cinesi Cheng Lei, già detenuta dallo scorso agosto.

La reporter è accusata di aver divulgato illegalmente segreti di Stato all'estero e ora rischia fino a dieci anni di carcere. Dal ministero degli Esteri fanno sapere che i diritti legali di Cheng Lei sono stati «pienamente garantiti» e auspicano che «l'Australia rispetti seriamente la sovranità giudiziaria cinese e si asterrà dall'interferire in alcun modo nella gestione dei casi basata sulla legge». Il governo australiano ha invece espresso «profonda preoccupazione» per la detenzione della giornalista.

Cheng Lei, madre di due figli, è un volto noto del canale televisivo statale cinese China Global Television Network, dove lavora dal 2012. Si sospetta che le motivazioni alla base dell'arresto risiedano nel peggioramento delle relazioni bilaterali tra i due Paesi iniziato quando l'Australia ha chiesto un'indagine sulle origini della pandemia da Covid-19. Da parte sua la Cina ha risposto limitando le importazioni di alcuni prodotti australiani.

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