Per le autorità di Taiwan quella condotta da Pechino con 71 velivoli militari – tra cui caccia e droni – è stata la più grande incursione aerea segnalata fino a oggi. Nelle ultime 48 ore la Cina sta conducendo una vasta esercitazione militare molto vicino all’Isola. Secondo Taiwan 43 aerei militari cinesi hanno anche attraversato la linea mediana dello Stretto, un’area che si trova tra le due parti all’interno della zona di difesa e che per prassi non viene mai oltrepassata.

Il governo di Pechino ha detto di avere condotto delle «esercitazioni di attacco» in mare anche con l’ausilio di navi da guerra, in risposta alle provocazioni di Taiwan e degli Stati Uniti. Dopo la visita della speaker Nancy Pelosi avvenuta in estate il Congresso americano ha approvato lo scorso 23 dicembre il proprio budget da 1.7 trilioni di dollari per il prossimo anno. Budget che prevede anche degli aiuti militari non soltanto verso l’Ucraina ma anche verso Taiwan, suscitando l’ira di Pechino.

La risposta di Taiwan

Secondo quanto riporta la Reuters, l’ufficio della presidente di Taiwan Tsai Ing-wen ha deciso di convocare una riunione dei vertici militari e della sicurezza nella giornata del 27 dicembre. L’obiettivo è rafforzare il sistema di difesa civile nell’isola, al momento il ministero della Difesa sta valutando se estendere il servizio militare obbligatorio oltre i quattro mesi. «Più ci prepariamo, meno è probabile che ci siano tentativi di aggressione avventati. Più siamo uniti, più Taiwan diventerà forte e sicura», ha detto la presidente Tsai in occasione di una cerimonia militare.

© Riproduzione riservata