L’86 per cento dei microchip dei nuovi smartphone Huawei è prodotto direttamente in patria. I divieti dell’amministrazione Biden non hanno rallentato l’autosufficienza tecnologica di Pechino
Pechino sta compiendo passi da gigante nella manifattura dei microchip, tanto che rispetto alla compagnia leader del settore, la taiwanese Tsmc, la principale concorrente cinese ha un ritardo di soli tre anni. A rivelarlo è uno studio di TechanaLye, un’azienda di Tokyo che ogni anno smonta un centinaio di gadget hi-tech, analizzando la qualità e le prestazioni dei singoli componenti. I progressi dei microprocessori made in China sono risultati evidenti da una comparazione tra lo smartphone Huawe



