È morto l’ex segretario di Stato

Colin Powell, il generale macchiato dall’Iraq che non ha mai trovato una casa politica

È morto l’ex segretario di Stato di George W. Bush che è stato inseguito dal fantasma delle prove inventate per invadere l’Iraq. La sua vita pubblica è stata segnata dalle incomprensioni più che dalle acclamazioni, dalle frizioni più che dai consensi. È stato un repubblicano atipico che ha abbandonato il partito definitivamente con Trump

  • Colin Powell è stato protagonista di scontri leggendari con gli apparati dell’amministrazione quando era Consigliere per la sicurezza nazionale negli anni di Ronald Reagan, e la storia si è ripetuta quando era capo delle forze armate americane, a cavallo fra George H.W. Bush e Bill Clinton.
  • Con disciplina militaresca ha portato avanti l’intervento in Iraq che non condivideva, fino al discorso al Consiglio di sicurezza dell’Onu in cui ha giustificato la guerra esibendo prove che non c’erano. 
  • Ha abbandonato con sdegno il Partito repubblicano dopo l’assalto a Capitol Hill incitato dal presidente Donald Trump. «Non posso più definirmi un repubblicano», ha spiegato.

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