I fatti avvenuti a Washington in occasione del voto formale del Congresso sulla nomina del presidente eletto Joe Biden, hanno radici profonde nelle dichiarazioni rilasciate dal presidente americano, Donald Trump, negli ultimi mesi.

Le polemiche sul voto postale

Fin da luglio, Trump ha iniziato a mettere in dubbio la validità delle consultazioni del 3 novembre che l’avebbero poi visto perdente contro il candidato democratico, Joe Biden. La prima “vittima” di questa campagna è stato il voto per posta che secondo Trump, non sarebbe stato abbastanza sicuro e anzi avrebbe portato alla vittoria fraudolenta dei democratici. Nonostante le rassicurazioni delle autorità americane, Trump ha proseguito il suo attacco ed è stato accusato dai suoi detrattori di avere provato a sabotare il voto a distanza perché conscio del fatto che a usarlo sarebbero stati per lo più gli elettori democratici più sensibili alla pandemia dovuta al Covid-19 e quindi meno propensi a recarsi fisicamente alle urne. 

«Inizia il nuovo mandato Trump»

Nel corso della campagna elettorale, Trump era stato accusato di avere strizzato l’occhio a diverse organizzazioni paramilitari di estrema destra tra cui i Proud Boys a cui aveva rivolto un ambiguo invito a «tenersi pronti». Dopo le elezioni e la vittoria di Biden, Trump ha negato la vittoria del suo avversario e il suo segretario di Stato, Mike Pompeo, ha annunciato l’inizio di una «transizione morbida» verso una nuova amministrazione guidata dal presidente in carica. 

Il boicottaggio contro Biden

L’atteggiamento ostile verso la nuova amministrazione da parte di Trump è stato confermato dalle azioni del suo staff che si è inizialmente rifiutato di far pervenire a Biden i messaggi che i leader stranieri gli inviavano alla Casa Bianca e i rapporti quotidiani dell’intelligence destinati al presidente. Anche dopo l’inizio della transizione, Trump ha continuato a ostacolare la presa del potere da parte di Biden che ha accusato il dipartimento della Difesa di avere ostacolato la ricezione di informazioni da parte dei suoi funzionari. 

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