- È iniziata la Conferenza sul clima in Egitto che durerà fino al 18 novembre. Tanti gli attori presenti a Sharm el-Sheikh, nonostante le assenze di Putin, Xi Jinping e Modi, mentre i principali paesi arrivano alla Cop27 con percorsi diversi.
- Dopo un anno record per le temperature, la siccità, le inondazioni e gli uragani, le settimane di avvicinamento sono state dense di proclami, ma anche di polemiche sulla condizione dei diritti civili in Egitto e sul poco coinvolgimento delle Ong. Inoltre c’è un generale senso di sfiducia dopo i risultati di Glasgow del 2021.
- Il testo fa parte del nuovo numero di Scenari: “Risarcimento climatico”, in edicola e in digitale da venerdì 11 novembre.
Il 6 novembre è iniziata la Cop27 (da Conference of parties), la Conferenza sul clima in cui i leader dei paesi di tutto il mondo, così come anche diversi attori non statuali, si confrontano sulle politiche da adottare nella lotta al riscaldamento ambientale e all’inquinamento. A ospitare l’evento fino al 18 novembre è l’Egitto, nella città di Sharm el-Sheikh bagnata dal mar Rosso. Dopo un anno record per temperature, siccità, inondazioni e uragani, le settimane di avvicinamento alla Cop27 s



