Le autorità greche hanno chiesto a Panama informazioni su possibili trasferimenti di denaro dal Qatar ai conti dell’ex vice presidente del parlamento europeo, Eva Kaili, coinvolta nello scandalo di corruzione scoppiato lo scorso 9 dicembre.

Kaili è attualmente detenuta a Bruxelles in attesa del processo, oltre a lei sono in carcere anche il suo compagno Francesco Giorgi, l’ex eurodeputato socialista Antonio Panzeri e il direttore della Ong No Peace Without Justice, Niccolò Figà-Talamanca. Sono tutti accusati di aver perseguito all’interno delle istituzioni europee e dietro un lauto compenso gli interessi del Qatar.

Secondo funzionari citati da Politico, il presidente dell’Autorità antiriciclaggio greca, Charalampos Vourliotis, ha inviato una richiesta urgente alle autorità di Panama, noto paradiso fiscale, per sapere se sono stati trasferiti circa 20 milioni di euro dal Qatar a conti che potrebbero essere stati aperti da Kaili o da alcuni suoi familiari presso Bladex Bank.

La risposta dell’avvocato

L’avvocato di Kaili, Michalis Dimitrakopoulos, ha pubblicato un comunicato affermando che non sono stati trovati conti aperti dall’ex vice presidente. «A seguito di un'approfondita ricerca nei propri fascicoli, la Banca ha confermato che non vi è alcun rapporto diretto o indiretto di alcun tipo con le persone indagate nel caso citato, inclusa la signora Eva Kaili. Inoltre, lo stesso annuncio sottolinea che la banca non fornisce servizi bancari a privati e non procede al pagamento per conto terzi, pertanto il fatto che le presunte rimesse dal Qatar su un conto personale della signora Eva Kaili siano false è provato oltre ogni dubbio. In un prossimo futuro si dimostrerà anche che i soldi trovati nell'appartamento comune con il marito non le appartengono e non hanno nulla a che fare con l'attività politica della signora Eva Kaili».

Le indagini

Prosegue il lavoro degli inquirenti belgi dopo che nella giornata di ieri il parlamento europeo, su richiesta della procura di Bruxelles, ha avviato le procedure per revocare l’immunità parlamentare ad Andrea Cozzolino e Marc Tarabella appartenenti al gruppo dei Socialisti e democratici e sospettati di essere coinvolti nello scandalo Qatargate. La presidente del parlamento europeo, Roberta Metsola, ha chiesto alla commissione giuridica dell’Europarlamento di formulare raccomandazioni sul caso entro il 13 febbraio dando priorità alla procedura. Un’eventuale revoca permetterà agli inquirenti belgi di poter interrogare i due eurodeputati.

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