In Niger e Mali i colpi di Stato non sono una novità. Occorre trattare con i militari africani per contenere l’influenza russa o delle milizie. La scelta del pensiero unico securitario si è rivelata un’arma a doppio taglio e ha ridotto l’influenza europea nel continente
Il Niger non è nuovo ai colpi di stato militari. Dall’indipendenza, oltre a numerosi falliti, ce ne sono stati almeno quattro che hanno avuto successo: quello condotto dal tenente colonnello Seyni Kountché nel 1974; il golpe del colonnello Ibrahim Baré Maïnassara del 1996 seguito dal putsch del 1999 guidato dal maggiore Daouda Malam Wanké, nel quale Baré ha perso la vita. Infine c’è stato il colpo del 2010 del maggiore Salou Djibo, anche se in quel caso abbastanza presto l’esercito ha accettato



