- La lira libanese ha perso la quasi totalità del proprio valore, ma a Beirut chi è in grado di procurarsi dollari e cambiarli sul mercato informale vede il proprio potere d’acquisto aumentare
- Circa l’80 per cento della popolazione vive ormai in povertà. Pochi giorni prima di Natale il governatore della Banca Centrale Riad Salameh ha ammesso, dopo due anni di ipersvalutazione, che “il tasso di cambio fisso non è più realistico”
- L’economia si sposta sempre più nel settore informale, visto che i circuiti ufficiali devono attenersi ai tassi di cambio della banca centrale, ormai del tutto estranei all’economia reale.
Beirut, Libano. L’importante è arrivare in aeroporto con soldi in contanti. Dollari, euro, poco importa. Perché a ritirare banconote in valuta locale direttamente ai bancomat del paese si è soggetti al tasso di cambio ufficiale, secondo cui un dollaro vale 1.507 lire libanesi (un euro, 1.700). In realtà negli ultimi due anni la lira si è quasi del tutto svuotata del proprio valore, e ormai un dollaro viene scambiato sul mercato informale per circa 29mila lire, perfino per 30mila. Ciò signific



