Donald Trump ha annunciato un «incredibile» accordo commerciale con il Regno Unito, il primo di una serie di patti bilaterali con cui l’amministrazione intende ridisegnare l’architettura del commercio globale. «Sono entusiasta di annunciare che abbiamo raggiunto un accordo-svolta con il Regno Unito», ha detto dallo Studio Ovale con il premier britannico, Keir Starmer, collegato telefonicamente. Trump ha dichiarato di voler «ringraziare il primo ministro Starmer», definendolo «eccezionale» e affermando che i due paesi hanno un «ottimo rapporto». Il presidente ha detto che «gli ultimi dettagli sono in fase di stesura», ma che «quasi tutto è stato approvato»: le aziende chimiche, meccaniche e industriali statunitensi otterranno un migliore accesso ai mercati del Regno Unito.

Il perno dell’accordo è l’acciaio, su cui le tariffe si azzerano, ma Londra aprirà anche i mercati ai prodotti agricoli statunitensi. Il segretario del Commercio, Howard Lutnick, che si è prodotto in un peana in stile nordcoreano delle abilità negoziali del presidente, che a suo dire ha concluso personalmente l’accordo, ha anche annunciato che il Regno Unito acquisterà da Boeing aerei per 10 miliardi di dollari.

La telefonata improvvisa

Nello schema presentato ieri – alla presenza anche del vicepresidente, JD Vance e dell’ambasciatore britannico, Peter Mandelson – non vengono rimossi i dazi del 10 per cento sui prodotti britannici. Londra abbasserà le tariffe sulle esportazioni di automobili dal 27,5 per cento al 10 per cento, mentre quelli sull’acciaio andranno a zero. I motori della Rolls-Royce non avranno aggravi doganali.

Starmer, da parte sua, ha detto che non sapeva quando sarebbe arrivato l’annuncio, e ha ricevuto la chiamata di Trump durante il secondo tempo della partita Psg-Arsenal, senza essere stato informato in anticipo. «Se avessi potuto scegliere io il momento, non sarebbe stato quello», ha ironizzato il primo ministro. Starmer ha detto che l’accordo è stato formalizzato per iscritto e che tra lui e il presidente Trump c’è rispetto e fiducia reciproca: «Entrambi abbiamo dato mandato ai nostri team di negoziare il miglior accordo possibile per i nostri paesi».

Una base negoziale

Il presidente ha descritto il Regno Unito come «uno dei più grandi» alleati degli Stati Uniti, dicendo che è il primo di una lunga lista di paesi pronti a negoziare nuovi accordi con Washington.

Trump ha descritto l’accordo come «comprensivo», ma in realtà si concentrerà soprattutto su alcuni prodotti, fra cui acciaio, alluminio e automobili. Alcuni funzionari inglesi hanno ridimensionato l’entusiasmo con cui Washington ha presentato l’accordo, spiegando che si tratta di un punto di partenza sul quale le parti continueranno a negoziare. Insomma, quello che la Casa Bianca presenta come un accordo definitivo è in realtà una base negoziale i cui dettagli dovranno essere discussi nei prossimi mesi, perciò.

Prima del discorso dallo Studio Ovale, Trump aveva scritto sul social Truth: «L’accordo con il Regno Unito è completo e cementerà le relazioni fra Stati Uniti e Regno Unito per molti anni a venire. Per la nostra lunga storia e alleanza, è un onore che quello con il Regno Unito sia il nostro primo annuncio. Seguiranno molti altri accordi, che sono in stadi avanzati di negoziato!»

Tra questi, giura Trump, anche uno con l’Ue, «anche se ci trattano ingiustamente». Dopodiché il presidente ha anche avuto inedite parole d’entusiasmo per Ursula von der Leyen: «È fantastica. La vedrò sicuramente».

Vittoria politica

L’accordo arriva dopo mesi e offre all’indebolito Starmer una vittoria politica di cui aveva bisogno. Il paese ha sfiorato la recessione lo scorso anno e il governo ha messo la ripresa economica in cima alla lista delle priorità.

Starmer ha spiegato che nel negoziare l’accordo aveva in mente innanzitutto i lavoratori del settore automobilistico: «In politica, quello che conta a volte è chi hai in mente mentre prendi questi accordi».

© Riproduzione riservata