- Durante l’ultimo quarto del Ventesimo secolo si è dispiegata quella che Samuel Huntington definì una «ondata di democrazia».
- Già dai primi anni del Ventunesimo secolo, tuttavia, ha cominciato a farsi strada il timore che all’ondata potesse seguire una fase di riflusso, durante la quale alcune nuove democrazie sarebbero tornate a forme di governo autoritario.
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Oggi le grida di allarme sul futuro della democrazia nel mondo si moltiplicano. Non a caso, il centro di ricerca Freedom house quest’anno ha intitolato il suo report L’espansione globale dell’autoritarismo.
Durante l’ultimo quarto del Ventesimo secolo si è dispiegata quella che Samuel Huntington definì una «ondata di democrazia», che iniziò in Europa meridionale a metà degli anni Settanta con le transizioni democratiche di Portogallo, Grecia e Spagna, per poi raggiungere l’America Latina, alcuni paesi dell’Asia e, con la fine della Guerra fredda, diversi paesi post-comunisti e dell’Africa sub-sahariana. La portata globale di questa ondata diffuse molto ottimismo sul futuro della democrazia. Già



