- A Kabul è cominciata la grande fuga dei civili, le migliaia di afghani che hanno in qualche modo collaborato con gli occidentali rischiano la vita, e nessuno vuole rimanere sotto il tiro dei cannoni che presto ricominceranno a colpire la capitale.
- Chi ha sostenuto negli anni l’utilità della cosiddetta missione di pace in Afghanistan dovrebbe oggi, invece di incensare la figura di Strada, riconoscerne le ragioni e chiedere scusa.
- Perché se quelle migliaia di miliardi fossero stati spesi in infrastrutture civili, scuole, ospedali, università e magari anche per convincere a suon di bustarelle i signori della guerra e i capi talebani a deporre le armi, oggi non ci troveremmo nella identica situazione del 2001.
War is over, And what we have done? Si chiedeva John Lennon. La guerra in Afghanistan è finita, e come si può capire dalle (poche) notizie che i media nostrani riportano, è finita malissimo. I talebani, il nemico da sconfiggere, hanno riconquistato pressoché tutto il paese che eravamo andati a “liberare”. Lashkar Gah, Herat, Kandahar, e tutte le principali città sono oggi sotto il loro controllo. A volte dopo combattimenti in cui come sempre a morire sono i civili, a volte senza colpo ferire
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Marco Merlini



