- Attivisti, giornalisti, oppositori politici e disertori dell’esercito russo rappresentano la maggioranza di coloro che dall’inizio della guerra in Ucraina stanno lasciando la Russia.
- Il flusso dei dissidenti si concentra tra Europa e Asia centrale, ma l’assenza di una politica europea comune di accoglienza, le restrizioni in vigore e le difficoltà economiche rendono la fuga difficile.
- Organizzazioni non governative e comunità nate su iniziativa degli oppositori di Putin che sono riusciti a stabilirsi all’estero sono diventate tra i principali luoghi di rifugio per i dissidenti. L’articolo fa parte del nuovo numero di Scenari: “La piazza e il regime”, in edicola e in digitale da venerdì 16 dicembre.
Guerra in Ucraina, l’occidente è inospitale per i dissidenti russi
21 dicembre 2022 • 08:00