Il processo Becciu continua a riservare sorprese. L'imprenditrice Francesca Immacolata Chaouqui è stata sentita stamattina in dibattimento, dove ha ammesso di essere stata lei a contattare monsignor Alberto Perlasca nell'agosto del 2020 tramite una sodale di lui, l'ex analista del Dis Genevieve Ciferri.

Anche quest'ultima è stata chiamata a testimoniare in merito ad alcune chat mandate due mesi fa al promotore di giustizia dove denunciava allo stesso di essere stata manipolata da Chaouqui.

La lobbista ha detto di aver solo “suggerito” le domande sull'ex sostituto a Perlasca, che poi confluiranno nel memoriale anti-Becciu scritto dall'ex braccio destro del cardinale.

Accuse in merito a presunti peculati a vantaggio suo, dei fratelli e di Cecilia Marogna che daranno poi il via all'inchiesta dei promotori di giustizia e della gendarmeria.

Gli audio

Se gli avvocati delle difese gridano al complotto, Chaouqui, come anticipato giovedì da Domani, ha spiegato anche di aver chiesto al prelato di registrare alcuni audio (nei quali Perlasca di fatto legge alcune parti del dossier) affinché potessero essere ascoltati da papa Francesco.

Audio registrati in effetti il 26 agosto 2020, e che saranno ascoltati dal papa in anteprima. Chaouqui dice che li ha fatti pervenire lei direttamente, mentre Ciferri chiarisce che ogni documento e registrazione di Perlasca veniva sì mandato a Chaouqui, ma anche al papa.

Le accuse di Perlasca (i cui temi come lui stesso ha dichiarato sono stati suggeriti dalle due donne) saranno fondamentali per convincere Francesco a punire Becciu prima ancora dell'inizio del processo. Domani ne pubblica alcuni in forma integrale.

«Sono don Alberto Perlasca»

Il caso del riscatto della suora

L’ospedale di Bangui e il concerto di Baglioni

Il petrolio angolano e l’immobile di Londra

A disposizione del santo padre

© Riproduzione riservata