la crisi politica blocca il paese

Se non si rinnova, il Libano rischia di diventare un nuovo stato fallito nel Mediterraneo

  • Il prossimo 4 agosto sarà trascorso un anno dall’esplosione del magazzino del porto di Beirut in cui erano stoccate, senza adeguate misure di sicurezza, più di 2.500 tonnellate di nitrato di ammonio.

  • La vicenda del porto di Beirut rappresenta in tutta la sua drammaticità l’implosione dello stato libanese.

  • Un’implosione le cui cause vanno ricercate sia nella fragilità istituzionale e nei limiti del sistema politico che attribuisce le cariche su base confessionale, assegnando così ai cristiani maroniti il presidente, ai sunniti il premier e agli sciiti il presidente del parlamento, sia nelle contrapposizioni regionali tra Israele e Monarchie del Golfo da una parte e Iran dall’altra.

Il prossimo 4 agosto sarà trascorso un anno dall’esplosione del magazzino del porto di Beirut in cui erano stoccate, senza adeguate misure di sicurezza, più di 2.500 tonnellate di nitrato di ammonio. L’esplosione, una delle più potenti non nucleari della storia, secondo uno studio dell’università di Sheffield, ha causato la morte di più di 200 persone, ha distrutto e danneggiato l’intera area del porto e i quartieri limitrofi e ha lasciato molte domande senza risposte. La scorsa settimana, i

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