Il governo dell'Etiopia ha annunciato di aver accolto l'invito dell'Unione africana per l'avvio di colloqui di pace con il Fronte popolare di liberazione del Tigray (Tplf) per mettere fine al conflitto civile in corso nella regione settentrionale etiopica del Tigray dal novembre 2020.

Ai colloqui è stato invitato anche il leader della regione etiope del Tigray, Debretsion Gebremichael.

Il governo di Addis Abeba ha definito coerente con le precedenti posizioni del governo etiope il fatto che i colloqui siano mediati dall'Unione africana e che si svolgano senza precondizioni. La dichiarazione, tuttavia, non fornisce dettagli su chi potrebbe partecipare.

I colloqui

La lettera di invito, riferisce Associated Press, che ne ha preso visione, afferma che i colloqui saranno «mirati a gettare le basi per una mediazione strutturata e sostenuta» tra le due parti verso una «risoluzione durevole del conflitto».

Secondo quanto riferito da un diplomatico ad Addis Abeba, l'Unione africana è ancora in attesa di una risposta da parte del Tigray. Non è stato possibile raggiungere il portavoce delle forze del Tigray, Getachew Reda. La fonte diplomatica, coperta dall'anonimato, ha aggiunto che dovrebbero partecipare ai colloqui anche rappresentanti dell'Unione europea, delle Nazioni Unite e dell'Autorità intergovernativa regionale per lo sviluppo, come osservatori a sostegno del team di mediazione dell'Unione africana.

La disponibilità di Addis Abeba arriva dopo che il conflitto è ripreso in agosto dopo cinque mesi di tregua umanitaria durante cui non ci sono stati contatti tra le due parti. Il Tplf accusa l'Eritrea di aver avviato un'offensiva su larga scala in appoggio ad Addis Abeba. Il conflitto ha già fatto migliaia di morti. 

Il Tplf, da parte sua, si è detto pronto a un cessate il fuoco e ad avviare una trattativa per la pace. Secondo il leader del Tigray, Addis Abeba di accentrare tutti i poteri e di opprimere gli abitanti della regione, mentre secondo il governo etiope il Tplf sta tentando di ampliare l’influenza del movimento sul resto del paese.

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