La Food and drug administration americana (Fda) ha pubblicato dei documenti in cui certifica che i dati pubblicati dalle aziende farmaceutiche Pfizer e BioNtech sull’efficaia del loro vaccino anti Covid-19 sono veritieri. L’efficacia dichiarata dai laboratori delle due aziende è del 95 per cento. il vaccino di Pfizer ha quindi superato un nuovo ostacolo che lo separa dalla sua introduzione negli Stati Uniti. Il report pubblicato dai ricercatori del Fda rileva tuttavia che non esistono, per ora, i dati per essere certi che il vaccino non provochi problemi nei soggetti inferiori ai sedici anni di età, alle donne incinte e ai pazienti immunodepressi. 

I prossimi passi

La nuova tappa per l’approvazione dell’uso del vaccino negli Stati Uniti sarà giovedì prossimo quando una commissione di scienziati indipendenti si riunirà per decidere se il vaccino è sicuro per la popolazione americana. La Food and drug administration prenderà quindi una decisione nei giorni successivi a questo primo pronunciamento. 

Gli altri paesi

Il Regno Unito è stato il primo paese a dare il via libera al vaccino prodotto da Pfizer e oggi, 8 dicembre, la novantenne nord irlandese, Margaret Keenan, è diventata la prima persona al mondo a riceverne una dose. L’Agenzia europea per i medicinali dovrebbe invece approvare all’uso dei vaccini di Pfizer e dell’azienda farmaceutica, Moderna, entro la metà del gennaio dell’anno prossimo. 

Nuovi dati sul vaccino di Oxford

Sempre oggi, la rivista scientifica The Lancet ha pubblicato uno studio in cui assicura che il vaccino prodotto dall’università di Oxford e dall’azienda, AstraZeneca, ha un’efficacia del 70 per cento. Rimangono tuttavia i dubbi su quanto il vaccino possa essere efficace sui soggetti di eta superiore a 55 anni e su quale sia il quantitativo di dose migliore per combattere il virus. Si tratta della prima volta che i dati completi su un vaccino contro il Covid-19 vengono pubblicati su una rivista scientifica. Il vaccino di AstraZeneca ha dalla sua una più facile trasportabilità e un prezzo inferiore rispetto ai suoi “concorrenti”.

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