Gaza, Libano, Iran e Cisgiordania. Sono i quattro fronti su cui è impegnato lo stato ebraico. Molto basso nella popolarità, il governo di Benjamin Netanyahu sempre perseguire la filosofia per la quale finché c’è guerra c’è speranza
Se la guerra è il fallimento della politica, cosa dire del governo di Benjamin Netanyahu? Israele ha quattro fronti aperti, tutti accesi, o riavviati in modo deciso, dopo la carneficina di Hamas del 7 ottobre. Una risposta in armi a Gaza contro il gruppo terroristico era e resta legittima, ma non è stata solo tale. Inorridisce il “come”. L’esercito con la stella di Davide ha varcato diverse linee rosse e il risultato sono gli oltre 34mila morti, in maggioranza civili comprese donne e bambini, i



