- Niente di nuovo sotto il sole. Sembrerà cinico, ma niente era più prevedibile del circolo di azioni e reazioni che sta insanguinando Israele e la Cisgiordania.
- Contrariamente a quanto avviene puntualmente, la domanda che non bisognerebbe mai fare è: chi ha iniziato?
- Sarebbe il caso che la comunità internazionale tornasse ad occuparsi di questo conflitto, che non ha solo un valore simbolico, ma può incidere sulla stabilità del Medio oriente almeno su due piani. Mette sabbia negli ingranaggi degli storici Accordi di Abramo e rischia di deflagrare in un conflitto fra Israele e Iran, Paese all’angolo e attuale rifornitore dei palestinesi.
Niente di nuovo sotto il sole. Sembrerà cinico, ma niente era più prevedibile dell’ultimo attentato a Tel Aviv, dove una macchina si è gettata su un marciapiede investendo otto persone. Come prontamente rivendicato da Hamas, è la risposta alla dura operazione dell’esercito israeliano a Jenin che si sta compiendo in queste ore e di cui ha già scritto Davide Lerner su queste pagine. Il timore, anche qui come da copione, è che presto arriveranno razzi dalla Striscia di Gaza, o peggio, dalla Cisg



