- Dall’inizio della crisi, l’Europa ha avviato un drammatico ripensamento della sua quarantennale interdipendenza energetica dalla Russia, maggiore fornitore di gas e petrolio del vecchio continente.
- Tale ripensamento implica la necessità di sostituire il 40 per cento delle importazioni di gas europee, in un contesto di mercato particolarmente difficile vista la scarsità di offerta.
- L’Europa guarda gli Usa, ma occorre considerare i limiti del gas americano e in generale del gas naturale liquefatto (gnl) nella sostituzione delle forniture russe. Il testo fa parte del nuovo numero di Scenari, scopri quali sono gli altri contributi. Per leggerli tutti è possibile abbonarsi qui.
Gli Usa offrono rimedi parziali alla crisi del gas in Europa
06 giugno 2022 • 20:30Aggiornato, 06 giugno 2022 • 20:31