Missili hanno colpito le aree intorno agli ospedali di al-Shifa e al-Ahli, tra i pochi ancora funzionanti: almeno 15 persone sono state uccise fuori da al-Shifa, mentre altre quattro sono morte in un altro attacco vicino ad al-Ahli. Il procuratore generale spagnolo ipotizza che le azioni dei soldati israeliani costituiscano possibili crimini di guerra, reati di genocidio e crimini contro l’umanità
Per tutta la notte sono proseguiti i bombardamenti dell’esercito israeliano su Gaza City. Nuovi raid aerei sono stati compiuti vicino agli ospedali ancora funzionanti. Missili hanno colpito le aree intorno agli ospedali di al-Shifa e al-Ahli, tra i pochi ancora funzionanti: almeno 15 persone sono state uccise fuori da al-Shifa, mentre altre quattro sono morte in un altro attacco vicino ad al-Ahli.
Per il secondo giorno di fila la Striscia è in blackout e le notizie arrivano frammentate dai pochi giornalisti ancora vivi che lavorano sul posto. Decine di palestinesi sono stati uccisi dall’alba di oggi 18 settembre, mentre aumentano gli appelli della comunità internazionale per fare pressioni sul governo israeliano. Il procuratore generale spagnolo, Alvaro Garcia Ortiz, ha annunciato che aprirà un’indagine per presunti crimini commessi a Gaza dall’Idf. Il procuratore ipotizza che le azioni dei soldati israeliani costituiscano possibili crimini di guerra, reati di genocidio e crimini contro l’umanità.
L'Idf chiede la sospensione dell'ingresso di aiuti umanitari dalla Giordania
A seguito dell'attacco di oggi al valico di Allenby, il capo di stato maggiore israeliano Eyal Zamir ha consigliato al governo di sospendere l'ingresso degli aiuti umanitari dalla Giordania. Almeno finché non sarà conclusa l'inchiesta sull'attentato.
Emergency si unisce allo sciopero generale Cgil per Gaza
Emergency si unisce allo sciopero per Gaza proclamato dalla Cgil per domani. «Da più di un anno, attraverso i nostri operatori sanitari sul campo siamo testimoni diretti della violenza indiscriminata esercitata contro gli abitanti della Striscia di Gaza in una spirale di disumanizzazione crescente. In 31 anni di interventi umanitari in zone di conflitto non abbiamo mai visto una tale brutalità, contro così tante persone, concentrate in pochi chilometri quadrati. Gaza City è stata distrutta e la sua popolazione è intrappolata tra bombe e macerie. Non c'è più un luogo sicuro per chi cerca di sopravvivere e nemmeno per chi fugge. Senza cibo, acqua e cure», spiega la Ong. Emergency si è unita anche alla Global Sumud Flotilla per fornire supporto medico e logistico.
Idf: «Oltre 450 mila palestinesi hanno lasciato la città di Gaza»
«Più di 450mila palestinesi hanno lasciato Gaza City per dirigersi verso il sud della Striscia». Lo ha dichiarato il portavoce dell'Idf. Prima dell'avvio dell'operazione, che finora ha colpito «1.200 obiettivi terroristici», risiedevano a Gaza city circa un milione di palestinesi.
La Giordania condanna l'attacco al valico di Allenby e apre un'indagine
La Giordania ha condannato l'attacco di questa mattina al valico di Allenby, in cui sono morti due israeliani, definendolo «una minaccia agli interessi del Regno e alla sua capacità di fornire aiuti umanitari alla Striscia di Gaza». Il ministero degli Esteri di Amman ha comunicato che le autorità «hanno avviato un'indagine sulla sparatoria».
Idf: «Un ordigno a Rafah ha ucciso quattro soldati israeliani»
Il portavoce dell'Idf ha dichiarato che quattro soldati, tutti sui 20 anni, sono stati uccisi dall'esplosione di un ordigno a Rafah, nel sud di Gaza.
Al Jazeera: «Oggi 48 palestinesi uccisi»
Dall'alba, almeno 48 palestinesi sono stati uccisi dagli attacchi israeliani nella Striscia. 37 solo a Gaza city. Lo riferiscono fonti mediche a Al Jazeera.
Brigate al-Qassam: «Operazione a Gaza city significa che nessun ostaggio sarà rilasciato»
Il Comando delle Brigate al-Qassam, braccio armato di Hamas, hanno riferito in una nota che: «L'inizio dell'operazione criminale nella città di Gaza e la sua espansione significano che il nemico non otterrà alcun ostaggio vivo o morto». «Il nemico sta entrando in una guerra di logoramento che gli costerà ulteriori numeri di morti e prigionieri» si legge nella nota.
L'Idf conferma l'avvio di attacchi aerei nel Libano
L'Idf ha annunciato l'avvio di attacchi aerei contro obiettivi legati ad Hezbollah nel Libano meridionale. Poco prima aveva diffuso avvisi di evacuazione ai residenti. Lo annuncia il Times of Israel.
Trump: «Voglio gli ostaggi israeliani liberi»
Rivolgendosi ad Hamas, il presidente americano Donald Trump ha dichiarato: «Voglio che gli ostaggi vengano liberati ora, e penso che andrà tutto bene, ma è stato un periodo brutale, e questo va avanti da molto tempo. Non è qualcosa che dura da un anno, due anni, ma da decenni e decenni. Ma vogliamo che finisca».
L'Idf attaccherà siti militari di Hezbollah nel sud del Libano
L'esercito israeliano colpirà le infrastrutture militari di Hezbollah nel sud del Libano per fermare i tentativi di «ricostruire le proprie attività nell'area». Lo ha dichiarato un portavoce militare israeliano. L'Idf ha invitato i residenti di tre villaggi a lasciare immediatamente gli edifici vicini, utilizzati secondo Israele dall'organizzazione.
Tajani: «Continueremo a inviare a Gaza aiuti umanitari»
Il ministro degli Esteri Antonio Tajani ha dichiarato che l'Italia continua a essere «in prima linea sul fronte umanitario». «Per quanto riguarda l'invio di aiuti umanitari nella Striscia, abbiamo fatto entrare nella Striscia oltre 2400 tonnellate di beni. L'ultimo carico è entrato proprio ieri a Gaza. Si tratta di altre 100 tonnellate di materiale sanitario e di emergenza, acquistato dalla FAO con fondi italiani. Altri ne arriveranno nei prossimi giorni e settimane», ha affermato il ministro al senato. Aggiungendo che la priorità del governo è «rafforzare i corridoi per accogliere in Italia e aiutare tutti quelli che hanno chiesto il nostro sostegno».
Tajani: «Favorevoli a nuove sanzioni ai ministri estremisti di Israele»
«Le scelte del governo Netanyahu hanno da tempo oltrepassato il limite della reazione proporzionata, violando i principi fondamentali del diritto internazionale umanitario. Noi continuiamo a sostenere con convinzione ogni nuova misura contro Hamas. E siamo favorevoli ad adottare nuove ulteriori sanzioni nei confronti dei coloni violenti e di quei ministri che hanno assunto posizioni inaccettabili tanto su Gaza quanto sulla Cisgiordania». Ha affermato il ministro degli Esteri Antonio Tajani durante il question time al Senato. «Lo ripeto con la massima chiarezza: siamo fermamente contrari all'occupazione israeliana di Gaza e a ogni ipotesi di trasferimento forzato dei palestinesi dalla Striscia. Come anche alle ipotesi di annessione della Cisgiordania e agli insediamenti», ha aggiunto il ministro.
Fratoianni: «Negata la possibilità di ingresso in Israele»
L'ambasciata israeliana «ha comunicato a me e agli altri parlamentari di Avs che sono stati in missione in Cisgiordania, che il nostro status è stato revocato». Lo ha detto il deputato di Avs e segretario di Si, Nicola Fratoianni, ai giornalisti davanti alla Camera. Israele ha negato «la possibilità di ingresso in Israele».
Attentato al valico di Allenby, morti due israeliani
Un operatore umanitario giordano, che guidava camion di aiuti diretti verso Gaza, ha ucciso due israeliani al valico di Allenby, al confine tra Israele e Giordania. L'uomo è stato neutralizzato. L'Idf sta circondando Gerico.
Netanyahu rivendica l'uccisione di Haniyeh, capo politico Hamas
Per la prima volta, il primo ministro israeliano Benyamin Netanyahu ha confermato che l'omicidio mirato dello scorso anno a Teheran contro il capo politico di Hamas Ismail Haniyeh è opera di Israele.
Abu Mazen visita Erdogan in Turchia
Il presidente turco Recep Tayyip Erdogan ha accolto a Ankara il presidente dell'Autorità palestinese Abu Mazen. L'incontro è stato organizzato per discutere possibili iniziative diplomatiche per bloccare l'assedio a Gaza.
Il ministro degli Esteri siriano a Washington
Il ministro degli Esteri siriano Assad Shaybani è arrivato a Washington per discutere delle sanzioni americane imposte al Paese negli anni e ancora in vigore e degli accordi di sicurezza con Israele. È la prima visita ufficiale in 25 anni. Shaybani incontrerà domani il segretario di Stato Marco Rubio e, successivamente, alcuni senatori statunitensi.
Haddad guida 10 mila miliziani a Gaza city
Channel 12 riferisce che Hamas ha reclutato 10 mila terroristi per combattere contro la manovra delle forze israeliane nei vicoli di Gaza city. Az al-Din al-Haddad, capo militare dell'organizzazione dopo l'uccisione di Mohammed Sinwar, guiderà i combattimenti. Haddad è inoltre il responsabile della prigionia degli ostaggi.
Tajani: «Aderiremo alla dichiarazione Onu sullo Stato palestinese»
Il ministro degli Esteri Antonio Tajani ha dichiarato che il 22 settembre a New York l'Italia aderirà «con convinzione» alla dichiarazione delle Nazioni Unite sulla costruzione dello Stato di Palestina.
Ex sindaca di Barcellona, Colau: «L'Italia firmi dichiarazione per proteggere la Flotilla»
I ministri degli Esteri di 16 Paesi hanno firmato una dichiarazione che riconosce la Global Sumud Flotilla come missione umanitaria e richiede che non venga attaccata. Ada Colau, ex sindaca di Barcellona imbarcata con la Flotilla, ha lanciato un appello: «Chiediamo ai governi che non hanno firmato questa dichiarazione, come l’Italia, di farlo». Con riferimento all'Italia, Colau ha dichiarato che dal momento che «ci sono tanti italiani che partecipano alla missione», firmare la dichiarazione è «il minimo che si può fare»
Il Papa: «Genocidio a Gaza? La Santa Sede non fa dichiarazioni»
«La parola genocidio viene usata sempre più spesso. Ufficialmente, la Santa Sede non ritiene che si possa fare alcuna dichiarazione in merito in questo momento». Lo ha detto Papa Leone durante la prima intervista del pontificato per un libro che uscirà in Perù. «Esiste una definizione molto tecnica di cosa potrebbe essere il genocidio, ma sempre più persone sollevano la questione, tra cui due gruppi per i diritti umani in Israele che hanno rilasciato questa dichiarazione», ha aggiunto il Pontefice.
Gli Usa hanno lanciato missili da 500 milioni per la difesa di Israele
Media americani rivelano che gli Stati Uniti sono intervenuti nella difesa di Israele con il lancio di missili intercettori dal valore di 500 milioni di euro. Durante la guerra dei dodici giorni con l'Iran dello scorso giugno, sarebbero stati lanciati tra 100 e 150 missili Thaad.
Il sindaco di Londra Sadiq Khan: «È inevitabile giungere alla conclusione che a Gaza stiamo assistendo a un genocidio»
Il sindaco di Londra Sadiq Khan ha definito per la prima volta la condotta di Israele a Gaza un genocidio, diventando la figura più importante del Partito Laburista a rompere con il governo sulla questione. Il governo del Regno Unito ha evitato di definire la condotta di Israele come genocidio e il ministro per il Medio Oriente Hamish Falconer ha dichiarato questa settimana a una commissione parlamentare che il governo non ha ancora stabilito se si tratti di genocidio, ma ne valuta il rischio. "Quando vedo le immagini dei bambini che muoiono di fame, quando vedo il sistema sanitario di Gaza al collasso, quando vedo la mancanza di rifornimenti per le persone bisognose, quando vedo la carestia provocata dall'uomo... è inevitabile giungere alla conclusione che a Gaza stiamo assistendo, davanti ai nostri occhi, a un genocidio", ha detto Khan.
Oms: a Gaza ospedali sull'orlo del collasso
Il direttore generale dell'Organizzazione Mondiale della Sanità (Oms) ha lanciato l'allarme giovedì per la massiccia offensiva dell'esercito israeliano nel nord di Gaza, affermando che gli ospedali sono "sull'orlo del collasso". "I feriti e i disabili non possono raggiungere la salvezza, mettendo le loro vite in grave pericolo. Gli ospedali, già sovraffollati, sono sull'orlo del collasso, mentre la crescente violenza blocca l'accesso e impedisce all'OMS di consegnare forniture vitali", ha affermato Tedros Adhanom Ghebreyesus su X
La Spagna aprirà un'inchiesta per crimini di guerra e genocidio contro Israele
Il procuratore generale dello Stato spagnolo, Alvaro Garcia Ortiz, ha autorizzato l'apertura di un'indagine sui presunti crimini commessi a Gaza nell'ambito delle operazioni militari israeliane, ipotizzando già la possibilità che essi costituiscano reati di genocidio e contro l'umanità. Come hanno riferito i media spagnoli, Ortiz ha nominato un team investigativo composto dalla procuratrice per i Diritti umani e la Memoria democratica, Dolores Delgado, e dal capo della Procura del Tribunale nazionale Jesus Alonso. L'investigazione seguirà un rapporto della Polizia nazionale spagnola che contiene testimonianze, testimoni protetti e altri elementi probatori relativi ad azioni svolte contro la popolazione civile nella Striscia di Gaza, potenzialmente in violazione del diritto internazionale umanitario e dei diritti umani. Ortiz ha stabilito che i fatti descritti costituirebbero gravi violazioni del diritto internazionale dei diritti umani e del diritto internazionale umanitario, costitutive di crimini previsti negli articoli 607 e seguenti del Codice penale, riferiti a reati di genocidio e altri reati di lesa umanità.
Dall'alba almeno 83 palestinesi uccidi dall'Idf a Gaza City
Sarebbero almeno 83 i palestinesi morti nella Striscia di Gaza oggi di cui 61 a Gaza City. Lo riferisce l'emittente panaraba qatariota "Al Jazeera", citando fonti mediche, secondo cui Israele avrebbe ucciso almeno 13 persone in un raid vicino all'ospedale di Al Shaifa.
Secondo giorno di blackout a Gaza
Secondo giorno di blackout di internet e comunicazioni a Gaza City, per i danni causati dall'offensiva israeliana a una delle principali linee in fibra ottica. Lo riportano i media palestinesi. Ieri l'osservatorio di controllo della connettività, Netblocks, ha riferito di «una significativa interruzione della connettività nella Striscia di Gaza, con un grande impatto a nord». Secondo l'organizzazione Euro-Mediterranean Human Rights Monitor, sono circa 800.000 i palestinesi rimasti isolati dal resto del mondo, dopo che Israele ha lanciato le operazioni di terra a Gaza City.
Onu, a Gaza le donne costrette a partorire per strada
«L'offensiva israeliana a Gaza costringe le donne a partorire per strada, senza ospedali, medici o acqua pulita». Lo ha dichiarato il portavoce delle Nazioni Unite Stephane Dujarric in una conferenza stampa, citando il Fondo delle Nazioni Unite per la popolazione (Unfpa). «L'Unfpa afferma che 23.000 donne sono prive di cure e circa 15 bambini nascono ogni settimana senza assistenza medica», ha aggiunto. Dujarric ha sollecitato l'immediata protezione dei civili, affermando che la situazione sul campo «sta peggiorando di ora in ora» e ha sottolineato che «l'emissione di ordini di sfollamento non esonera le parti in conflitto dalle loro responsabilità di proteggere i civili nella conduzione delle ostilità». «Migliaia di persone continuano a fuggire, nel mezzo di ostilità attive. Le strade, come potete ben immaginare, sono congestionate. La gente ha fame e i bambini sono traumatizzati», ha detto. Dujarric ha riferito che quasi 40.000 persone sono state sfollate verso sud tra lunedì e martedì, con circa 200.000 spostamenti registrati da metà agosto. «I partner hanno allestito tre punti di supporto nelle aree che accolgono gli sfollati nel sud di Gaza per assistere i bambini separati, orfani e feriti», ha aggiunto.
L'Idf esegue bombardamenti vicino agli ospedali
Le forze israeliane hanno scatenato una nuova ondata di attacchi su Gaza, colpendo aree vicine ad alcuni dei pochi ospedali ancora funzionanti, mentre prosegue l' attacco via terra su Gaza City. Fonti sanitarie riferiscono ad Al Jazeera di almeno 83 palestinesi uccisi oggi dalle forze israeliane. Missili hanno colpito le aree intorno agli ospedali di al-Shifa e al-Ahli, tra i pochi ancora funzionanti: almeno 15 persone sono state uccise fuori da al-Shifa, mentre altre quattro sono morte in un altro attacco vicino ad al-Ahli
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