Le trattative per raggiungere la tregua a Gaza e il rilascio degli ostaggi si spostano in Sardegna, dove è arrivato a Olbia l’inviato statunitense per il Medio Oriente Steve Witkoff. Probabilmente a bordo di uno yacht l’emissario di Donald Trump incontrerà il ministro israeliano per gli Affari Strategici, Ron Dermer, e il premier del Qatar, Mohammed bin Abdulrahman Al-Thani.

In serata Hamas ha inviato una proposta di accordo che comprende emendamenti alle clausole sull'ingresso degli aiuti umanitari, mappe delle aree da cui l'esercito israeliano dovrebbe ritirarsi e garanzie di una fine permanente della guerra. In mattinata l’ufficio del premier israeliano Benjamin Netanyahu ha confermato che Israele ha ricevuto tramite i mediatori la proposta di accordo «ed è in questo momento in fase di esame». Da circa due settimane i negoziati hanno subito un rallentamento, l’empasse è causato soprattutto dalle mappe presentate dall’esercito israeliano sul ritiro delle truppe durante la tregua. Hamas chiede maggiori garanzie di sicurezza, Israele sembrerebbe voler mantenere il controllo su circa il 28 per cento della Striscia.

A Gaza proseguono i bombardamenti e gli attacchi dell’Idf. Secondo Al Jazeera dall’alba sono stati uccisi almeno 51 palestinesi. Tra loro ci sono 12 persone che erano alla ricerca di aiuti, due che sono stati uccisi ad al-Mawasi, nella parte meridionale di Gaza, e altri otto uccisi nel centro della Striscia.

PUNTI CHIAVE

10:15

Witkoff in Sardegna per negoziare la tregua

08:22

Hamas ha presentato la sua proposta di cessate il fuoco

18:55

Siria, esplosioni in deposito armi a Idlib: almeno 12 morti e oltre 100 feriti 

Almeno 12 persone sono morte e più di 100 sono rimaste ferite giovedì in una serie di esplosioni in un deposito di armi del Partito Islamico del Turkestan (TIP) a Maaret Misrin, nella provincia siriana di Idlib. Lo riferisce l’Osservatorio siriano per i diritti umani, secondo cui tra le vittime ci sono anche una donna e un bambino. Il TIP è un gruppo jihadista composto da combattenti uiguri attivi nella guerra contro il regime siriano.

17:10

Ministro israeliano: “Tutta Gaza sarà ebraica”

Il ministro del Patrimonio israeliano Amichai Eliyahu ha dichiarato alla radio Haredi Kol Barama che «il governo sta correndo per annientare Gaza». Secondo quanto riportato dal Times of Israel, Eliyahu ha affermato che l’obiettivo è sgomberare l’enclave per far posto a insediamenti ebraici: «Tutta Gaza sarà ebraica», ha detto, escludendo però la creazione di “cantoni” recintati per le città israeliane.

17:09

OCHA: “Israele impedisce all’ONU di verificare gli aiuti a Gaza”

Le Nazioni Unite denunciano che Israele non consente l’accesso dell’ONU ai valichi con Gaza, impedendo la verifica degli aiuti in attesa di distribuzione. Jens Laerke, portavoce di OCHA, ha spiegato all’AFP che l’assenza di autorizzazioni ostacola le operazioni umanitarie, anche quando i carichi vengono approvati. “Israele, in quanto potenza occupante, deve facilitare pienamente l’accesso umanitario e garantire la sicurezza dei convogli”, ha ribadito.

15:17

L’UE avverte Israele: “Tutte le opzioni sul tavolo” se non migliora gli aiuti a Gaza

La Commissione europea ha ribadito che la situazione umanitaria a Gaza resta “drammatica” e ha avvertito che tutte le opzioni restano aperte se Israele non rispetterà l’accordo siglato con Bruxelles. L’intesa, raggiunta a inizio mese, prevede l’aumento dei camion umanitari, l’apertura di nuovi valichi e la riattivazione delle rotte da Egitto e Giordania.

15:14

Gaza, almeno 79 morti in 24 ore. Oltre mille le vittime tra i richiedenti aiuti 

Il Ministero della Salute di Gaza riferisce che nelle ultime 24 ore sono stati uccisi almeno 79 palestinesi, tra cui 23 persone in attesa di aiuti umanitari. Altri 453 risultano feriti. Recuperati anche 10 corpi dalle macerie. Dall’inizio della guerra, i morti sono saliti a 59.587 e i feriti a 143.498. 

13:43

Israele demolisce nuove proprietà palestinesi nella Valle del Giordano

Bulldozer israeliani hanno demolito oggi diverse strutture palestinesi a Ein el-Hilweh, nel nord della Valle del Giordano. Diversi video diffusi sui social mostrano i soldati mentre allontanano gli abitanti e sorvegliano le operazioni. Dall’inizio della guerra, oltre 2.700 strutture palestinesi sono state rase al suolo, secondo l’Ufficio ONU per gli Affari Umanitari, lasciando senza casa almeno 5.600 persone.

12:05

Hamas: “Colpito un sito israeliano a Gaza”. Israele: “Era vicino agli aiuti”

Hamas ha dichiarato di aver bombardato ieri sera un sito di comando israeliano nel Corridoio Morag, nel sud della Striscia. L’esercito israeliano sostiene invece che il proiettile, lanciato da Khan Younis, è caduto a circa 250 metri da un punto di distribuzione del GHF a Rafah. Il sito di aiuti, secondo Israele, è rimasto operativo e ha continuato a distribuire pacchi alimentari. Il GHF, sostenuto da Usa e Israele, è stato definito dalle Nazioni Unite una “trappola mortale”: oltre mille palestinesi sarebbero stati uccisi da maggio mentre cercavano cibo.

11:59

Gaza: il numero dei palestinesi morti di fame arriva a 113

Gli ospedali della Striscia di Gaza hanno registrato due nuovi decessi "dovuti alla carestia e alla malnutrizione" nelle ultime 24 ore, ha reso noto il Ministero della Salute dell'enclave.

In una dichiarazione del Ministero su Telegram, si legge che, dall'ultimo conteggio, il numero totale delle persone morte di fame nel territorio è salito a 113.

11:21

Afp, Ap, Reuters e Bbc chiedono di far entrare e uscire i giornalisti da Gaza

AFP, AP, Reuters e BBC chiedono a Israele di "permettere ai giornalisti di entrare e uscire da Gaza". "I giornalisti devono affrontare molte difficoltà in una zona di guerra. Siamo profondamente preoccupati che la fame ora minacci la loro sopravvivenza", hanno dichiarato in un comunicato congiunto Agence France-Presse, l'americana Associated Press, la Reuters e la BBC.

10:43

Gaza, uccisi 17 palestinesi negli ultimi attacchi

Fonti mediche hanno riferito ad Al Jazeera che sono almeno 17 i palestinesi uccisi a Gaza dall'alba negli attacchi dell'esercito israeliano. Tra loro ci sono 3 persone che erano alla ricerca di aiuti, due che sono stati uccisi ad al-Mawasi, nella parte meridionale di Gaza, e altri otto uccisi nel centro della Striscia.

10:15

Witkoff in Sardegna per negoziare la tregua

L'inviato speciale Usa per il Medio Oriente, Steve Witkoff, incontrerà oggi in Sardegna il ministro israeliano per gli Affari Strategici, Ron Dermer, e il premier del Qatar, Mohammed bin Abdulrahman Al-Thani, per discutere la risposta di Hamas all'ultima proposta di accordo per un cessate il fuoco nella Striscia di Gaza e il rilascio degli ostaggi israeliani. Ieri la portavoce della Casa Bianca, Karoline Leavitt, ha confermato il viaggio "in Europa" di Witkoff per discutere dell'accordo di cessate il fuoco. Oggi l'ufficio del premier israeliano Benjamin Netanyahu ha fatto sapere in una nota che "i mediatori hanno consegnato la risposta di Hamas al team negoziale israeliano, che al momento la sta esaminando". Secondo quanto anticipato ieri ad Haaretz da una fonte palestinese, la risposta è stata "positiva", sebbene Hamas abbia espresso riserve, in particolare riguardo alla presenza israeliana in alcune aree della Striscia di Gaza. Secondo la fonte, Israele vorrebbe mantenere il controllo sul 24-28 per cento del territorio palestinese. 

EPA
09:22

Il Brasile aderirà alla causa per genocidio contro Israele

Il Brasile ha annunciato di essere in procinto di aderire formalmente alla causa contro Israele presso la Corte internazionale di giustizia delle Nazioni Unite. L'azione, presentata per prima dal Sudafrica, chiede alla Corte di dichiarare che Israele ha violato gli obblighi previsti dalla Convenzione per la prevenzione e la repressione del crimine di genocidio nel conflitto contro Hamas. Secondo il ministero degli Esteri brasiliano, Israele commette "continue violazioni del diritto internazionale", come l'annessione di territori con la forza e l'espansione di insediamenti illegali. "Il Brasile ritiene che non ci sia più spazio per ambiguità morali o omissioni politiche. L'impunità mina la legalità internazionale e compromette la credibilità del sistema multilaterale", si legge in un comunicato. L'ambasciata israeliana in Brasile a sua volta ha rilasciato una nota in cui esprime rammarico per il fatto che la dichiarazione del Brasile "usi parole dure che non riflettono pienamente la realtà di ciò che sta accadendo a Gaza".

08:31

L'ufficio di Netanyahu: "Stiamo valutando la proposta di Hamas"

L'Ufficio del premier israeliano Benjamin Netanyahu conferma che Israele ha ricevuto tramite i mediatori la risposta di Hamas alla proposta di accordo per un cessate il fuoco e il rilascio degli ostaggi trattenuti nella Striscia di Gaza. "I mediatori hanno consegnato la risposta di Hamas al team di negoziatori israeliani ed è in questo momento in fase di esame", fanno sapere, come riportano i media israeliani.

08:22

Hamas ha presentato la sua proposta di cessate il fuoco

Hamas ha confermato di aver presentato ai negoziatori la sua risposta alla proposta israeliana di un cessate il fuoco a Gaza di 60 giorni. "Hamas ha appena presentato ai mediatori la sua risposta e quella delle fazioni palestinesi alla proposta di cessate il fuoco", ha dichiarato il gruppo militante palestinese in una dichiarazione pubblicata su Telegram.  La risposta di Hamas comprende emendamenti proposti alle clausole sull'ingresso degli aiuti umanitari, mappe delle aree da cui l'esercito israeliano dovrebbe ritirarsi e garanzie di una fine permanente della guerra, ha dichiarato all'Afp una fonte palestinese vicina ai colloqui in corso a Doha. I negoziatori stanno cercando di raggiungere un accordo su una tregua che consenta il rilascio di dieci ostaggi israeliani in cambio di un numero imprecisato di prigionieri palestinesi. Hamas chiede solide garanzie per una tregua duratura, il ritiro totale delle truppe israeliane e il libero flusso di aiuti umanitari a Gaza.

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