Migliaia di palestinesi hanno preso d’assalto complesso di distribuzione degli aiuti umanitari nell'area di Tel as-Sultan, a Rafah. Le Forze di difesa israeliane hanno sparato in aria per disperdere la folla, secondo quanto riportato dai media ebraici, stando a quanto riportato da Hamas ci sarebbero «diversi feriti»
Il primo ministro israeliano è sempre più isolato. Alle critiche del cancelliere tedesco Olaf Scholz si sommano quelle dell’ex premier Ehud Olmert. In un editoriale su Haaretz, Olmert ha dichiarato che il gabinetto di guerra di Netanyahu sta conducendo «una guerra senza scopo, senza obiettivi, senza una pianificazione chiara e senza possibilità di successo«.
E ancora: «Mai dalla sua fondazione lo Stato di Israele ha condotto una guerra simile. La banda criminale guidata da Benjamin Netanyahu ha creato un precedente senza eguali nella storia di Israele anche in questo ambito».
Secondo The Guardian, si è dimesso anche il capo delle operazioni della Gaza Humanitarian Foundation, struttura sostenuta dagli Stati Uniti e approvata da Israele per la distribuzione degli aiuti nella Striscia. È la seconda uscita di rilievo dopo quella del Ceo Jake Wood. La fondazione ha avviato un nuovo sistema di distribuzione tramite centri controllati nei pressi delle postazioni militari israeliane, ma l’Onu e numerose Ong si sono rifiutate di parteciparvi.
Il portavoce dell’Ufficio umanitario delle Nazioni Unite, Jens Laerke, ha definito il piano «una distrazione» e ha ribadito la necessità di riaprire tutti i valichi di Gaza, denunciando l’assenza di trasparenza sui rifornimenti. Juliette Touma, dell’Unrwa, ha parlato di migliaia di camion carichi di forniture ferme ai confini, con medicinali in attesa di entrare prima della scadenza.
Nel frattempo, al porto di Ashdod, un piccolo gruppo di attivisti di destra del movimento Tzav 9 ha bloccato dei camion carichi di aiuti umanitari destinati a Gaza. Il gruppo, già sanzionato dagli Stati Uniti nel 2024, ha promesso nuove azioni finché non saranno liberati tutti gli ostaggi.
Le critiche internazionali si fanno sempre più nette. La Svezia ha convocato l’ambasciatore israeliano a Stoccolma definendo il blocco degli aiuti «indifendibile» e denunciando «la peggiore crisi umanitaria dall’inizio della guerra», sottolineando che «il modo in cui viene condotta la guerra è inaccettabile».
Anche l’Unione Europea ha espresso un duro giudizio. La presidente della Commissione, Ursula von der Leyen, ha condannato l’espansione delle operazioni militari che colpiscono infrastrutture civili, come una scuola usata come rifugio, definendo «abominevole» il targeting di civili e bambini.
Infine, forti reazioni sono arrivate anche dal mondo arabo. Qatar, Egitto, Giordania e Arabia Saudita hanno condannato la visita del ministro della Sicurezza nazionale Itamar Ben Gvir alla Spianata delle Moschee, definendola una provocazione grave che rischia di destabilizzare ulteriormente la regione.
PUNTI CHIAVE
14:20
Unrwa: "A Gaza servono 500-600 camion al giorno"
Ore decisive per l'accordo di tregua, Dermer da Witkoff
Il ministro Ron Dermer, che guida per Israele i negoziati per il rilascio degli ostaggi, dovrebbe incontrare oggi a Washington l'inviato della Casa Bianca Steve Witkoff. Lo riferiscono i media israeliani. L'incontro avviene all'indomani della telefonata di Witkoff e del responsabile Usa per gli ostaggi Adam Buehler in cui hanno detto ad alcuni famigliari che "sperano in sviluppi nei prossimi due giorni". Ieri sera anche Benyamin Netanyahu si è detto fiducioso di poter fare un annuncio sui rapiti. Secondo indiscrezioni, sono in corso colloqui stringenti per arrivare alla tregua a Gaza e alla liberazione dei 20 rapiti ancor
Media, assaltato centro distribuzione aiuti Usa a Rafah
Migliaia di persone hanno preso d'assalto uno dei centri di distribuzione di aiuti aperti dagli Stati Uniti a Rafah, nel sud di Gaza. Lo riferiscono i media israeliani sulla base di filmati che circolano in rete. Secondo alcune fonti non confermate, per fermare la folla è stato aperto il fuoco. Non è chiaro se a sparare siano stati gli agenti della sicurezza privata che sorvegliano i siti o le forze israeliane.
Media, oltre 54mila i morti a Gaza da 7/10
Sono oltre 54mila i morti negli attacchi israeliani a Gaza dall'inizio della guerra, il 7 ottobre 2023. Lo ha riferito al Jazeera riportando un comunicato del ministero della Sanità di Gaza.
Israele, arrivato carico di armi numero 800 dagli Stati Uniti
Il ministero della Difesa israeliano ha annunciato oggi l'arrivo dell'800mo aereo cargo dagli Stati Uniti con equipaggiamento militare, dall'inizio della guerra. Secondo il comunicato ufficiale, finora sono arrivati in Israele 800 aerei e 140 navi, che hanno trasportato oltre 90.000 tonnellate di armamenti ed equipaggiamenti militari. Il carico comprende veicoli blindati, munizioni, equipaggiamento protettivo personale, dispositivi medici e altri mezzi per sostenere l'attività dell'Idf. Il ministero ha definito queste forniture "una componente significativa" per il proseguimento delle operazioni militari, sia per il raggiungimento degli obiettivi di guerra sia per il rafforzamento della prontezza operativa e delle scorte. L'imponente sforzo logistico è stato coordinato dalla Direzione degli acquisti e della produzione del ministero della Difesa, dalla missione del ministero negli Stati Uniti, dalla Direzione della pianificazione dell'Idf e dall'aeronautica militare israeliana.
Svezia convoca ambasciatore Israele: "Blocco aiuti indifendibile"
La Svezia ha convocato l'ambasciatore israeliano a Stoccolma per il blocco "indifendibile" degli aiuti a Gaza. Lo riporta il Guardian sottolineando che il ministero degli Esteri svedese ha dichiarato in una nota che "ciò che si sta svolgendo davanti ai nostri occhi è la peggiore situazione umanitaria dall'inizio della guerra nell'ottobre 2023". Israele ha il "diritto di difendersi" e gli ostaggi devono rilasciati da Hamas "incondizionatamente e immediatamente", ha sottolineato il ministero precisando che tale diritto deve essere esercitato nel rispetto di quello internazionale: "Il modo in cui viene condotta la guerra è inaccettabile. Israeledeve rispettare i propri obblighi di proteggere i civili e le infrastrutture civili, in conformità con il diritto internazionale umanitario"
Unrwa: "A Gaza servono 500-600 camion al giorno"
"Sappiamo cosa serve, sappiamo cosa manca e siamo molto, molto lontani da questo obiettivo quotidiano. Il fabbisogno è di almeno 500-600 camion da inviare a Gaza, carichi di rifornimenti. Non solo cibo, ma anche medicine, materiale sanitario, vaccini per bambini, carburante, acqua e altri beni di prima necessità per la sopravvivenza della popolazione". E' la valutazione della portavoce dell'Unrwa, Juliette Touma, in conferenza stampa da Ginevra che sull'attività della Gaza Humanitarian Foundation (GHF) afferma che "non abbiamo alcuna informazione".
Von der Leyen: "abominevole prendere di mira i civili a Gaza"
"L'espansione delle operazioni militari israeliane a Gaza, che prendono di mira le infrastrutture civili, tra cui una scuola che fungeva da rifugio per le famiglie palestinesi sfollate, uccidendo civili, compresi bambini, è abominevole". Lo ha dichiarato la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen, da quanto emerge dal resoconto dato dall'esecutivo Ue della telefonata avuta oggi con il Re Abdullah II di Giordania
Katz: "Nominare Zini a capo dello Shin Bet al più presto"
Il ministro della Difesa Israel Katz ha espresso il suo sostegno alla nomina di David Zini a capo dello Shin Bet. "Il generale Zini è un ufficiale eccellente, a mio parere era un candidato adatto per una promozione nel prossimo ciclo di nomine nell'Idf", ha detto Katz. "E' necessario consentire la sua nomina al più presto possibile", ha aggiunto.
Ocha (Onu): "Non partecipiamo a distribuzione degli aiuti da Ghf"
"Non partecipiamo a questa modalità per i motivi indicati. È una distrazione da ciò di cui c'è realmente bisogno": lo afferma Jens Laerke , portavoce dell'ufficio umanitario delle Nazioni Unite (Ocha), alla domanda sul controverso nuovo gruppo di distribuzione degli aiuti a Gaza, la Gaza Humanitarian Foundation (Ghf), che ha iniziato a operare nella Striscia.
Wafa: "9 civili uccisi nei bombardamenti a Gaza"
Secondo l'agenzia di stampa palestinese Wafa, oggi diversi civili sono stati uccisi e altri feriti negli attacchi aerei israeliani in diverse zone della Striscia di Gaza. Cinque persone sono morte nei bombardamenti su Khan Younis, altre due a Jabalia al-Balad, a nord della Striscia. Altre due vittime e feriti sarebbero state registrate a sud-ovest della città di Gaza, e sulla città di Beit Lahia, a nord.
Hamas: "Raid israeliani su Gaza, 79 morti in 24 ore"
Il ministero della Sanità di Gaza controllato da Hamas afferma che 79 persone sono state uccise e 163 sono rimaste ferite nella Striscia in seguito agli attacchi dell'esercito israeliano nelle ultime 24 ore. Dall'inizio della guerra il 7 ottobre 2023 il bilancio è di 54.056 vittime e 123.129 feriti, si legge inoltre in un comunicato pubblicato su Telegram.
Esponente Spd: "Germania sospenda l'invio di armi a Israele"
"Penso che sarebbe una giusta decisione quella di astenerci ora dal fornire armi, altrimenti non riesco a immaginare un messaggio più chiaro" a Israele. Lo ha detto alla radio tedesca Deutschalndfunk Rolf Muetzenich, parlamentare della Spd e nella passata legislatura capogruppo del partito al Bundestag. Per il politico tedesco il problema è rappresentato anche dal fatto che le armi vengono impiegate da Israele anche in Cisgiordania e anche in questo caso "si pone la questione del diritto internazionale di guerra". Muetzenich ha anche precisato che esiste senz'altro un diritto di Israele all'esistenza e all'autodifesa "com'è stato giustamente argomentato dopo l'attacco senza precedenti del 7 ottobre, soprattutto contro la popolazione civile, ma anche questi diritti sono ormai esauriti dalla situazione sul campo". Il politico ha anche invitato il governo tedesco a muoversi insieme agli Stati europei per sospendere l'accordo di associazione.
Per l'Idf ci sono ancora centomila residenti nel nord di Gaza
In un incontro che si è tenuto ieri sera tra i rappresentanti della Difesa israeliana sono emersi diversi dati che riguardano la popolazione di Gaza e l'ubicazione dopo le ripetute evacuazioni. Nella Striscia di Gaza settentrionale, dove c'è ancora un nocciolo duro di abitanti che non si sono spostati, la maggior parte dei quali sono ritenuti sostenitori di Hamas, ci sono 110.000 residenti. La loro permanenza in una zona di guerra, hanno fatto notare i funzionari, potrebbe rendere difficile per l'Idf manovrare nella zona. Le aree di Khan Yunis e Mawasi contano 850.000 residenti, dove è stato aperto anche il primo punto di distribuzione degli aiuti della Gaza Foundation, tra l'area settentrionale dell'asse Morag e Mawasi. Altri 350.000 abitanti sono nella zona di Nuseirat e nei campi centrali, e 900.000 nella città di Gaza e a Fethiye.
Zuppi, per Gaza subito aiuti, poi due popoli due Stati
Per la situazione nella Striscia di Gaza, "chiediamo il rispetto del diritto internazionale umanitario, l'ingresso di aiuti senza restrizioni, l'apertura di corridoi umanitari e, soprattutto, la promozione di un dialogo che possa realizzare la soluzione due popoli, due Stati". Lo afferma il cardinale Matteo Zuppi, presidente della Cei, nell'introduzione ai lavori del Consiglio episcopale permanente.
Un gruppo di ultranazionalisti israeliani ha bloccato i camion carichi di aiuti in viaggio verso Gaza
All'uscita del porto di Ashod, un piccolo gruppo di attivisti di destra di Tzav 9 ha bloccato dei camion che trasportano aiuti umanitari a Gaza. Lo riferisce il quotidiano Times of Israel, precisando che questo nuovo blocco da parte degli attivisti di Tzav 9 viene attuato all'indomani dell'avvio della distribuzione degli aiuti da parte della Gaza Humanitarian Foundation (Ghf)
Secondo il Washington Post si sarebbe dimesso il capo delle operazioni della Ghf
Dopo il direttore esecutivo, Jake Wood, anche il capo delle operazioni, David Burke, lascia la Gaza Humanitarian Foundation (Ghf), la fondazione istituita nei mesi scorsi in Svizzera per gestire il controverso piano di aiuti Usa a Gaza. Lo riporta il Washington Post, sottolineando che al momento la notizia arriva da fonti informate, senza dichiarazioni di Burke. Wood, un ex marine, invece domenica notte, alla vigilia dell'annunciato delle operazioni di distribuzione a GAZA, aveva comunicato le sue dimissioni con una dichiarazione in cui ha definito il piano Usa, sostenuto da Israele, non rispettoso dei "principi umanitari di umanità, neutralità, imparzialità e indipendenza". Nonostante queste defezioni, Ghf ha annunciato ieri di aver iniziato le sue operazioni "consegnando camion carichi di cibo nei siti di distribuzione sicuri, dove è iniziata la distribuzione alla popolazione di Gaza". In particolare sono stati recapitati gli aiuti al Secure Distribution Site One, nei pressi del corridoio di Philadelphi Corridor lungo il confine tra Gaza e Egitto, con la scorta di contractor armati delle società di sicurezza americane.
A Gaza sono attivi solo 6 su 22 centri sanitari dell'Unrwa
L'agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati palestinesi (Unrwa) ha reso noto su X che "a causa del conflitto in corso e dei continui bombardamenti", solo sei dei suoi 22 centri sanitari a Gaza sono ancora operativi, "supportati da 37 punti medici situati sia all'interno che all'esterno dei rifugi". "Le forniture mediche essenziali sono estremamente scarse. È urgentemente necessario un accesso senza restrizioni per fornire aiuti salvavita, inclusi medicinali e forniture mediche di base", prosegue l'agenzia, sottolineando di aver "effettuato oltre 8,5 milioni di visite mediche a Gaza dall'inizio della guerra nell'ottobre 2023. Incluse (visite) di salute materna, salute mentale e riabilitazione
Il Qatar condanna l'ingresso di Ben Gvir alla spianata delle moschee
Il Qatar ha condannato "l'assalto" alla Spianata delle Moschee da parte del ministro della Difesa israeliano di estrema destra, Itamar Ben Gvir, di alcuni funzionari e di coloni israeliani. Il ministero degli Affari esteri qatariota ha sottolineato in una nota che i "ripetuti tentativi dell'occupazione di minare lo status religioso e storico della moschea di Al Aqsa costituiscono una provocazione per oltre due miliardi di musulmani in tutto il mondo".
Olmert: "Netanyahu conduce una guerra senza scopo"
Il governo di Israele sta attualmente conducendo "una guerra senza scopo, senza obiettivi, senza una pianificazione chiara e senza possibilità di successo". È quanto scrive l'ex primo ministro dello Stato ebraico, Ehud Olmert, in un articolo di commento sul quotidiano Haaretz. "Mai dalla sua fondazione lo Stato di Israele ha condotto una guerra simile. La banda criminale guidata da Benjamin Netanyahu ha creato un precedente senza eguali nella storia di Israele anche in questo ambito", commenta Olmert. Secondo Olmert, "le recenti operazioni a Gaza non hanno nulla a che fare con legittimi obiettivi di guerra". "Il governo invia i nostri soldati - e l'esercito obbedisce - a vagare per i quartieri di Gaza City, Jabalya e Khan Yunis in un'operazione militare illegittima. Questa è ormai una guerra politica privata". "Il suo risultato immediato è la trasformazione di Gaza in un'area di disastro umanitario".
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