Oltre 50 gli obiettivi presi di mira, anche nella capitale San’a. L’offensiva sulla Striscia intensificherà nelle prossime settimane, una volta arruolati i 60mila riservisti richiamati dal ministero della Difesa nei giorni scorsi
Le Forze di difesa israeliane (Idf) hanno affermato in una nota di aver colpito «infrastrutture militari del regime terroristico Houthi nell'area di San'a, tra cui un sito militare dove si trova il palazzo presidenziale, le centrali elettriche Asar e Hizaz e un deposito di carburante». In mattinata sono state avviate invece le operazioni militari nella periferia di Gaza City, dopo che in mattinata ha conquistato varie parti della città di Jabalia, distante a quattro chilometri nel nord della Striscia. L’offensiva si intensificherà nelle prossime settimane, una volta arruolati i 60mila riservisti richiamati dal ministero della Difesa nei giorni scorsi.
Nella serata del 23 agosto il capo di stato maggiore israeliano Eyal Zamir ha avuto uno scontro con i due ministri dell’ultradestra Bezalel Smotrich e Itamar Ben Gvir sulle operazioni militari in corso. «Vi abbiamo ordinato un’operazione rapida. Assediateli. Chi non evacua non deve poter fuggire. Senza acqua, senza elettricità, moriranno di fame o si arrenderanno», ha detto Smotrich a Zamir.
Intanto il leader del partito israeliano Blu e bianco, Benny Gantz, ha invitato il premier Benjamin Netanyahu, il leader dell'opposizione Yair Lapid e il presidente del partito di destra Israel Beitenu, Avigdor Liberman, a formare un "governo di riscatto per gli ostaggi" temporaneo per un periodo di sei mesi.
PUNTI CHIAVE
17:50
Yemen: almeno 2 morti e 35 feriti
13:36
Gaza, 289 persone morte per fame
11:47
L'Idf annuncia di aver avviato operazioni militari alla periferia di Gaza City
09:01
Smotrich: "Chi non evacua da Gaza non deve poter fuggire. Moriranno di fame o si arrenderanno"
Gaza, almeno 34 persone uccise dall'alba dall'Idf
Salgono a 34 le persone uccise negli attacchi israeliani a Gaza dall'alba. Lo scrive Al Jazeera citando fonti mediche della Striscia. Tra le vittime, nove erano in attesa di ricevere aiuti umanitari.
Netanyahu agli Houthi: "Chi danneggia Israele pagherà a caro prezzo"
"La nostra aviazione militare ha colpito il cuore di San'a. Chi danneggia Israele paga e pagherà un prezzo molto alto. La nostra forza e determinazione sono chiare a tutti". Lo ha scritto su X il premier israeliano Benjamin Netanyahu riferendosi all'attacco contro gli Houthi in Yemen.
Israele invita 10 influencer per diffondere bufale su Gaza
Il governo israeliano ha lanciato un'iniziativa senza precedenti nella sua portata nell'ambito di una contro-campagna per contrastare la narrazione secondo cui Israele starebbe inducendo alla fame la popolazione di Gaza. Il ministero degli Affari della diaspora ha concesso a 10 influencer americani e israeliani di entrare brevemente nella Striscia per "rivelare la verità" sulle condizioni umanitarie dei palestinesi e promuovere l'azione dei centri di distribuzione gestiti dalla controversa Gaza Humanitarian Foundation (GHF). Lo riportano i media israeliani. Inoltre il ministero degli Affari esteri, guidato da Gideon Sa'ar, sta promuovendo un'iniziativa senza precedenti nella sua portata: entro la fine di dicembre, si prevede l'arrivo in Israele di circa 400 delegazioni, con oltre 5.000 partecipanti, che contribuiranno a diffondere la narrazione israeliana sui media internazionali e al pubblico internazionale. Le delegazioni includono funzionari governativi ed eletti, giornalisti e influencer, accademici, personalità del mondo giuridico, religioso, culturale e sportivo. La decisione di concentrare gli sforzi sulle delegazioni arriva dopo studi che hanno dimostrato l'efficacia di questo strumento nella guerra di sensibilizzazione, portando in Israele 'moltiplicatori di opinione pubblica' che, dopo la loro visita nel Paese, diffondono la narrazione israeliana sui social media e nelle comunità in cui sono attivi. Un esempio notevole è stata la visita di Caitlyn Jenner, che è stata portata in Israele durante l'operazione Rising Lion e i suoi contenuti da Israele sono stati visualizzati da milioni di persone.
Yemen: almeno 2 morti e 35 feriti
Almeno due persone sono morte e altre 35 sono rimaste ferite nei raid aerei lanciati oggi dalle forze israeliane nell'area di San'a, in Yemen. Lo riporta l'emittente locale Al Masirah, affiliata al gruppo Houthi, citando il ministero della Sanità. L'emittente ha precisato che si tratta di un bilancio iniziale delle vittime, riguardante in particolare l'attacco messo a segno contro un deposito di carburante.
L'Idf mobilita la Marina militare per l'offensiva su Gaza City
Dovete essere pronti a supportare l'offensiva di Gaza City": lo ha detto il capo di stato maggiore delle Idf, tenente generale Eyal Zamir, durante la sua visita oggi alla base di addestramento della Marina ad Haifa, dove ha incontrato ufficiali e soldati di grado superiore. Lo riferisce il sito Ynet News. "Siamo all'inizio della seconda fase dell'Operazione Gideon's Chariots e stiamo operando a migliaia di chilometri oltre i nostri confini. La Marina deve essere pronta a difendersi e a supportare le forze di terra nell'offensiva a Gaza City. La campagna continua e continueremo a operare fino al raggiungimento di tutti gli obiettivi di guerra, rafforzando la sicurezza e la vittoria", ha dichiarato Zamir, secondo quanto riferito da un portavoce dell'Idf.
Smotrich: "In corso un precesso di redenzione e di conquista della terra"
Nel commentare l'attacco dell'Idf in corso in Yemen, il ministro delle Finanze Bezalel Smotrich lo ha presentato come "un processo di redenzione e di conquista della terra". Nel suo intervento all'International Convention Center di Gerusalemme, Smotrich ha affermato che "con l'aiuto di Dio, sconfiggeremo la pioggia di terrore in Yemen proprio come abbiamo sconfitto la testa del polpo in Iran e come i nostri combattenti giusti e devoti stanno sconfiggendo Hamas a Gaza. Anche li', siamo determinati a continuare fino alla vittoria". Secondo il ministro, "negli ultimi due anni, il popolo di Israele ha visto il sionismo religioso al suo apice di gloria: sul campo di battaglia, tra la popolazione e purtroppo anche nei cimiteri. Non c'e' spazio nello Stato di Israele in cui non si veda la sua impronta speciale. Non siamo solo 'sionisti religiosi con la kippah', siamo l'essenza. Siamo in un processo di redenzione e di restituzione della presenza divina a Sion, e di conquista della terra. Costruiremo lo Stato di Israele".
Bombardamenti israeliani in Yemen: colpito anche il complesso presidenziale
Sono circa 50 i siti colpiti oggi dagli attacchi di Israele contro l'area di Sana'a, la capitale dello Yemen. Lo riferisce l'emittente panaraba satellitare di proprietà saudita "Al Arabiya". Secondo quanto reso noto dal sito web d'informazione "Inn", gli obiettivi degli attacchi a Sana'a - ora terminati - sono stati: le centrali elettriche, il complesso presidenziale e un complesso di stoccaggio di carburante. Anche alcune "basi missilistiche" sarebbero state prese di mira da Israele. L'operazione è stata seguita dal primo ministro Benjamin Netanyahu, il ministro della Difesa Israel Katz e il capo di Stato maggiore Eyal Zamir dalla sala operativa di HaKirya.
Hamas accusa Netanyahu di ostacolare la pace
Il movimento islamista palestinese Hamas ha accusato sia il Governo israeliano sia la precedente amministrazione statunitense di Joe Biden di aver sabotato le negoziazioni di pace per Gaza. Secondo Hamas, il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu avrebbe rifiutato la scorsa settimana un'offerta di pace accettata dal movimento, che avrebbe potuto porre fine al conflitto ed evitare l'occupazione della città di Gaza. La denuncia fa riferimento a un'intervista rilasciata alla tv israeliana dall'ex portavoce del Dipartimento di Stato Usa, Matthew Miller, nella quale conferma che Netanyahu stava ostacolando i negoziati a causa della sua "intransigenza", mentre la Casa Bianca preferì non rendere pubbliche le tensioni "per non aiutare Hamas". "Queste ammissioni statunitensi, e prima di esse quelle israeliane, confermano che Netanyahu è il vero ostacolo agli accordi di scambio e al cessate il fuoco", ha dichiarato Hamas in un comunicato diffuso dall'agenzia palestinese Safa.
Gaza, 289 persone morte per fame
Il ministero della Salute della Striscia di Gaza ha registrato 8 decessi nelle ultime 24 ore a causa della carestia e della malnutrizione, tra cui un bambino. Questo porta il numero totale delle vittime di fame e malnutrizione a 289, tra cui 115 bambini.
L'Egitto rafforza la presenza militare nel Sinai del Nord
Le forze armate egiziane hanno rafforzato negli ultimi giorni la propria presenza al confine con la Striscia di Gaza "per timore delle ripercussioni umanitarie e militari di un'eventuale invasione". Lo riferisce il quotidiano panarabo qatariota con sede a Londra "Al Araby al Jadeed", secondo cui "le autorità egiziane si aspettano che le forze israeliane occupino, in qualsiasi momento, le zone che ancora sfuggono al loro controllo a Gaza City e a nord di essa", costringendo "circa un milione di cittadini di Gaza City a fuggire dalla città verso il sud" della Striscia e "aprendo la strada a tentativi intenzionali da parte di Israele di spingere questi civili verso il confine egiziano". Sono due i motivi del rafforzamento delle forze armate egiziane al confine con Gaza, secondo quanto riferito da "Al Araby al Jadeed": primo, "impedire qualsiasi violazione della sicurezza o attraversamento di massa"; secondo, "inviare un messaggio politico sul fatto che l'Egitto rifiuta categoricamente qualsiasi soluzione a scapito del suo territorio o della sua sovranità". Una fonte egiziana ben informata ha rivelato allo stesso quotidiano che "questo scenario è considerato in Egitto una minaccia diretta alla sicurezza nazionale"
L'Idf annuncia di aver avviato operazioni militari alla periferia di Gaza City
L'esercito israeliano afferma di aver avviato operazioni militari alla periferia di Gaza City "in vista di una grande offensiva per conquistare l'intera città". Lo riferiscono i media di Tel Aviv. "Decine di migliaia di riservisti dovrebbero presentarsi in servizio il 2 settembre per l'offensiva, che probabilmente inizierà nelle prossime settimane", si sottolinea.
Secondo Israele almeno uno o due ostaggi sarebbero in pericolo di vita
Israele ha valutato che "almeno uno o due" degli ostaggi detenuti dai gruppi islamisti nella Striscia di Gaza versano "in condizioni di pericolo di vita". Lo riferisce l'emittente israeliana "Channel 12", dopo che il presidente statunitense, Donald Trump, ha dichiarato venerdi' che sarebbero meno di 20 gli ostaggi ancora in vita.
Almeno 11 palestinesi uccisi dall'alba di oggi
Almeno 11 palestinesi sono stati uccisi negli attacchi israeliani a Gaza. Lo riferiscono fonti mediche citate da al Jazeera, secondo le quali sono rimaste uccise sei persone che cercavano cibo
I famigliari degli ostaggi protestano davanti le case dei ministri
Il Forum delle famiglie degli ostaggi e dei dispersi israeliani si sta radunando per manifestare davanti alle abitazioni di alcuni ministri, chiedendo un cessate il fuoco. I dimostranti manifesteranno davanti alle case del ministro della Difesa Israel Katz, del ministro degli Affari Strategici Ron Dermer, del ministro degli Esteri Gideon Saar, nonché dei ministri Eli Cohen, Miri Regev e Avi Dichter. Lo riferiscono i media di Tel Aviv.
Gantz propone un "governo di riscatto degli ostaggi"
Il leader del partito israeliano Blu e bianco, Benny Gantz, ha invitato il premier Benjamin Netanyahu, il leader dell'opposizione Yair Lapid e il presidente del partito di destra Israel Beitenu, Avigdor Liberman, a formare un "governo di riscatto per gli ostaggi" temporaneo per un periodo di sei mesi. Durante una conferenza stampa, Gantz ha affermato che il governo provvisorio dovrebbe concentrarsi su due obiettivi principali: garantire il rilascio degli ostaggi detenuti dal gruppo islamista Hamas nella Striscia di Gaza e approvare la controversa bozza di legge sul reclutamento militare degli ultraortodossi. Il leader del partito di centro ha anche affermato che le elezioni dovrebbero essere programmate dopo il raggiungimento di questi obiettivi. Il ministro della Sicurezza nazionale, Itamar Ben Gvir, membro di estrema destra della coalizione di governo di Netanyahu, ha già respinto la proposta dell'ex ministro della Difesa Gantz. "Gli elettori di destra hanno scelto una politica di destra: non la politica di Gantz, non un governo centrista, non accordi di resa con Hamas, ma sì alla vittoria assoluta", ha dichiarato Ben Gvir in un comunicato.
Smotrich: "Chi non evacua da Gaza non deve poter fuggire. Moriranno di fame o si arrenderanno"
Durante un incontro ad alta tensione, il capo di stato maggiore Eyal Zamir si è confrontato con i ministri di estrema destra Bezalel Smotrich e Itamar Ben Gvir. Smotrich, come spesso accaduto, ha utilizzato toni decisi nel riferirsi a Zamir: “Vi abbiamo ordinato un’operazione rapida. Assediateli. Chi non evacua non deve poter fuggire. Senza acqua, senza elettricità, moriranno di fame o si arrenderanno".
© Riproduzione riservata



