Il Consiglio di Sicurezza dell’Onu ha votato all’unanimità per il ritiro della missione di pace Unifil dal Libano entro il 2027, dopo quasi cinquant’anni di presenza. La risoluzione prevede che le forze dell’Onu, composte da oltre 10mila militari e personale civile, lascino progressivamente il sud del Paese, con l’obiettivo di rendere il governo libanese l’unico garante della sicurezza a nord della Blue Line.

«Non ci sarà uno stato palestinese». Così il ministro degli Esteri israeliano, Gideon Sa’ar, in un punto stampa dopo l’incontro avvenuto alla Casa Bianca con il segretario di Stato Marco Rubio. I due hanno discusso della situazione a Gaza, in Libano e in Siria, con Rubio che ha ribadito il «fermo impegno degli Stati Uniti per la sicurezza di Israele. 

A Washington il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, ha tenuto ieri una riunione per il futuro della Striscia dopo la guerra. All’incontro hanno partecipato sia il suo genero, Jared Kushner, che l’ex premier laburista Tony Blair.

Intanto la guerra prosegue. Secondo quanto riporta Al Jazeera l’esercito israeliano ha demolito più di 1.500 case nel quartiere Zeitoun di Gaza City con la nuova operazione militare lanciata qualche settimana fa denominata Carri di Gideone 2. E aumenta anche il numero delle vittime. Sono almeno 71 i palestinesi uccisi nelle ultime ventiquattro ore, tra cui una donna e suo figlio nel campo profughi di Bureij.

PUNTI CHIAVE

18:34

Libano: l’Onu ritirerà la missione Unifil entro il 2027

09:08

Oltre 1500 case demolite a Gaza City

08:46

Gideon Sa'ar: "Non ci sarà uno stato palestinese"

18:34

Libano: l’Onu ritirerà la missione Unifil entro il 2027

Il Consiglio di Sicurezza dell’Onu ha deciso all’unanimità di porre fine alla missione Unifil nel sud del Libano entro il 2027, dopo quasi cinquant’anni. Il ritiro dei 10.800 militari e personale civile avverrà in un anno, in coordinamento con Beirut. La risoluzione punta a rendere il governo libanese "unico garante della sicurezza” a nord della Blue Line, invitando Israele a ritirare le proprie forze dall’area. Durante la transizione, l’Unifil potrà proteggere personale Onu, civili e aiuti umanitari.

17:25

Attacchi israeliani uccidono sette persone a Gaza City

Nuovi raid israeliani hanno colpito il nord della Striscia di Gaza, causando almeno sette morti, secondo quanto riferito dall’agenzia di stampa Wafa. Un attacco ha colpito un’area nei pressi di una scuola a Jabalia an-Nazla, dove cinque persone hanno perso la vita. Un altro bombardamento ha centrato un appartamento nella zona ovest di Gaza City, uccidendo due persone e provocando diversi feriti.

13:22

Aumenta il bilancio delle vittime a Gaza

Secondo il Ministero della Salute dell’enclave, nelle ultime 24 ore gli attacchi israeliani hanno ucciso almeno 71 palestinesi, tra cui 22 persone in attesa di aiuti, e ne hanno feriti 339.

12:04

Coloni israeliani prendono d’assalto la moschea di Al-Aqsa

Secondo quanto riferito dall’agenzia di stampa palestinese Wafa, decine di coloni israeliani hanno fatto irruzione questa mattina nel complesso della moschea di Al-Aqsa, nella Gerusalemme Est occupata, sotto la protezione della polizia israeliana.

09:43

Olanda e Svezia chiedono all'Ue di agire contro Hamas e Israele

I Paesi Bassi e la Svezia sollecitano azioni a livello europeo contro Israele e Hamas per la situazione a Gaza. Lo si legge in una lettera firmata dai ministri degli Esteri dei due Paesi e indirizzata all'Alta rappresentante dell'Ue per la Politica estera, Kaja Kallas, in vista della riunione informale del Consiglio Esteri Ue (Gymnich) in programma domani. I due ministri definiscono la situazione umanitaria a Gaza rimane "estremamente preoccupante e intollerabile", e le sofferenze della popolazione civile "indescrivibili". Per i due Paesi "Hamas deve rinunciare al potere a Gaza, disarmarsi, liberare immediatamente e incondizionatamente tutti gli ostaggi rimanenti, che sono trattati in maniera orribile", e chiedono agli Stati membri di "approvare le proposte di sanzioni contro la leadership politica dell'organizzazione terroristica Hamas" e al Servizio europeo per l'azione esterna (Seae) di "presentare ulteriori proposte su come aumentare la pressione su Hamas". Allo stesso tempo, "a seguito delle nostre discussioni e della conclusione della Commissione secondo cui Israele violerebbe l'articolo 2 dell'accordo di associazione, nonche' della mancata attuazione dell'accordo umanitario raggiunto con l'Ue", i due ministri chiedono di introdurre rapidamente sanzioni mirate contro i ministri israeliani estremisti che promuovono attivitù illegali di insediamento, la necessità di ulteriori sanzioni contro i coloni violenti, sostengono la proposta della Commissione di sospendere parzialmente la partecipazione di Israele a Horizon Europe e la sospensione del capitolo commerciale dell'accordo di associazione Ue-Israele, chiedendo alla Commissione di presentare una proposta in tal senso

09:08

Oltre 1500 case demolite a Gaza City

Secondo la Protezione civile di Gaza, non sono rimasti in piedi edifici nella parte meridionale del quartiere Zeitoun di Gaza City, poiché l'operazione di terra israeliana lanciata all'inizio di questo mese ha demolito più di 1.500 case.

08:46

Gideon Sa'ar: "Non ci sarà uno stato palestinese"

Il ministro degli Esteri israeliano, Gideon Sa'ar, ha incontrato a Washington il Segretario di Stato americano, Marco Rubio, con cui ha parlato del conflitto in Medio Oriente e del nucleare iraniano. Saar ha dichiarato che l'incontro è stato "molto positivo" e, alla domanda dei giornalisti su "quale sia il piano per uno Stato palestinese", ha risposto che "non ce ne sarà uno". 

08:06

Rubio: "Fermo impegno degli Stati Uniti per la sicurezza di Israele"

Marco Rubio ha incontrato a Washington il ministro degli Esteri israeliano Gideon Sa'ar per riaffermare il "fermo impegno degli Stati Uniti per la sicurezza di Israele". Lo riferisce il dipartimento di Stato Usa in una nota. Il Segretario ha discusso anche la situazione a Gaza, in Libano e in Siria e "dell'importanza di contrastare l'influenza nefasta dell'Iran". Rubio e Sa'ar hanno convenuto che "una stretta e continua cooperazione tra i loro Paesi è fondamentale per la sicurezza e la prosperità della regione"

© Riproduzione riservata