In una striscia ancora piena di ordigni ed esposta a una crisi sanitaria, la tregua sembra reggere. Identificati altri due corpi di ostaggi israeliani restituiti martedì sera
La faticosa tregua nella Striscia di Gaza sembra continuare a tenere, almeno per il momento. Dopo la visita del vicepresidente americano, continua il lavoro di fino per determinare il futuro di Hamas, che potrebbe disporre ancora di 10-20mila combattenti.
In giornata, atteso anche il pronunciamento della Corte internazionale di giustizia sul blocco degli aiuti umanitari diretti a Gaza. I giudici dell'Aja valuteranno anche se Israele sia obbligato a cooperare con l'Agenzia delle Nazioni Unite per il Soccorso e l'Occupazione dei Rifugiati Palestinesi (Unrwa).
In ogni caso il parere della Cig non sarà vincolante ma verrà usato come eventuale strumento di pressione su Israele affinché cooperi con le Nazioni Unite e consenta l'ingresso di maggiori aiuti umanitari a Gaza.
Sarà la terza sentenza della Corte sulle azioni di Tel Aviv dallo scoppio della guerra di Gaza. Nel luglio dello scorso anno, l'Aja ha stabilito che l'occupazione israeliana dei territori palestinesi era illegale.
PUNTI CHIAVE
16:32
Aja: «Israele non ha dimostrato legami tra Unrwa e Hamas. Deve garantire l'ingresso di beni essenzialii»
16:03
Approvata in via preliminare l'annessione israeliana della Cisgiordania
12:21
Vance: «Abbiamo un compito arduo, disarmare Hamas e ricostruire Gaza. Sono ottimista»
Meloni: «L'opposizione è stata più fondamentalista di Hamas nel rifiutare il sostegno al piano di pace»
"Ho sentito dire una cosa parecchio inesatta, che avrei paragonato l'opposizione ai terroristi. Per chi conosce la lingua italiana, non ho accusato l'opposizione essere terrorista o peggiore di Hamas. Ho detto che vi eravate rifiutati di sostenere in Parlamento il piano di pace per Gaza, sottoscritto poi da Hamas. Ho detto che la vostra posizione è stata più fondamentalista persino di quella di Hamas. È possibile che a sinistra non si comprenda il significato della parola cortigiana, ma spero che si conosca almeno il significato della parola fondamentalista: chi sostiene intransigentemente una dottrina senza ammettere mediazioni e compromessi. Che è quello che avete fatto". Ha dichiarato la premier Giorgia Meloni alla Camera, rispondendo al deputato Pd Peppe Provenzano.
Meloni: «Per Gaza l'Italia ha fatto di più di chiunque altro in Europa»
"Abbiamo fatto più di quello che abbia fatto in Europa chiunque altro ed è un errore minimizzarlo perché non l'ha fatto il governo, l'ha fatto l'Italia coi suoi soldati, col suo volontariato, coi suoi funzionari, lo ha fatto rappresentando anche voi", ha detto la presidente del Consiglio Giorgia Meloni alla Camera, rispondendo agli interventi delle opposizioni su Gaza.
Israele respinge il parere dell'Aja riguardo all'Unrwa
"Israele respinge categoricamente il parere legale della Corte internazionale di Giustizia riguardo all'Unrwa, che era completamente prevedibile sin dall'inizio". Ha scritto su X il portavoce del ministero degli Esteri israeliano, Oren Marmorstein, rispondendo alle dichiarazioni della Corte sull'obbligo di Israele di assistere Gaza, permettendo l'accesso degli aiuti dell'Onu. "Questo è ancora un altro tentativo politico di imporre misure politiche contro Israele sotto la maschera del diritto internazionale", conclude.
Aja: «Israele non ha dimostrato legami tra Unrwa e Hamas. Deve garantire l'ingresso di beni essenzialii»
La Corte internazionale di giustizia ha affermato che Israele non è riuscito a dimostrare il coinvolgimento di alcuni membri dell'Unrwa nell'attacco del 7 ottobre condotto da Hamas. "La Corte ritiene che Israele non abbia corroborato le sue affermazioni secondo cui una parte significativa dei dipendenti dell'Unrwa sarebbero 'membri di Hamas o di altre fazioni terroristiche'", ha affermato il presidente dell'Aja Yuji Iwasawa. Dopo le accuse, Israele aveva vietato all'UNRWA di operare sul suolo israeliano. "In quanto potenza occupante, Israele è obbligato a garantire i bisogni primari della popolazione locale, compresi i beni essenziali per la loro sopravvivenza", ha aggiunto Iwasawa.
Approvata in via preliminare l'annessione israeliana della Cisgiordania
Un disegno di legge per l'annessione israeliana della Cisgiordania ha superato la prima fase di approvazione alla Knesset. Il disegno di legge prevede che la legge, la giurisdizione, l'amministrazione e la sovranità dello Stato di Israele si applichino a tutte le aree di insediamento nel territorio. Nonostante l'opposizione del primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu, un membro del Likud, Yuli Edelstein, ha espresso un voto favorevole decisivo per l'esito. Il presidente americano Donald Trump aveva dichiarato che non avrebbe permesso a Israele di annettere la Cisgiordania occupata, in violazione del diritto internazionale.
Rubio arriverà domani in Israele, venerdì l'incontro con Netanyahu
La portavoce del governo israeliano ha annunciato che il segretario di Stato americano Marco Rubio arriverà domani in Israele e venerdì incontrerà il primo ministro Benjamin Netanyahu. Il vicepresidente J.D. Vance e l'inviato speciale Steve Witkoff sono già a Tel Aviv.
Netanyahu: «Non ci saranno truppe turche a Gaza»
L'ufficio del primo ministro israeliano ha dichiarato che non ci saranno truppe turche nella Striscia di Gaza. Il chiarimento arriva dopo le notizie di un presunto disaccordo sulla questione durante l'incontro di ieri tra Benjamin Netanyahu e il capo dell'intelligence egiziana Hassan Rashad. Lo riporta il Times of Israel.
Israele restituisce altri 30 corpi palestinesi
Israele ha consegnato i corpi di 30 palestinesi, come previsto dall'accordo di pace che stabilisce la restituzione di 15 salme palestinesi per ogni israeliano morto. Ora il numero totale di corpi restituiti da Israele è 195. Lo ha dichiarato il ministero della Salute di Gaza.
Netanyahu: «Non siamo uno stato vassallo degli Usa»
Dopo l'incontro con il vicepresidente statunitense J.D. Vance, il primo ministro Benjamin Netanyahu ha dichiarato che l'idea che Israele sia uno Stato cliente degli Stati Uniti è una "sciocchezza". "Voglio essere molto chiaro, abbiamo una partnership", ha detto Netanyahu, "e condividiamo valori e obiettivi comuni". Netanyahu ha detto che Israele è riuscito a "mettere il coltello alla gola di Hamas, e quello è stato lo sforzo militare guidato da Israele, e l'altro sforzo è stato quello di isolare Hamas nel mondo arabo e musulmano, cosa che penso il presidente degli Stati Uniti abbia fatto brillantemente con la sua squadra". Da parte sua il vicepresidente Vance ha affermato: "Non vogliamo uno stato cliente, e Israele non è questo. Vogliamo una partnership. Vogliamo un alleato qui". "Vediamo questa come un'opportunità per costruire sulla base degli Accordi di Abramo. Credo che questo accordo di Gaza sia un elemento fondamentale per sbloccare gli Accordi ma ciò che potrebbe consentire è una struttura di alleanza in Medio Oriente che persevera, che dura, che permette alle brave persone in questa regione del mondo di farsi avanti e prendersi la responsabilità del proprio territorio. Questo è nel migliore interesse degli Stati Uniti. Penso che sia anche nel migliore interesse di Israele".
Vance: «Abbiamo un compito arduo, disarmare Hamas e ricostruire Gaza. Sono ottimista»
"Abbiamo davanti a noi un compito molto, molto arduo: disarmare Hamas e ricostruire Gaza, migliorare la vita della popolazione di Gaza e garantire che Hamas non rappresenti più una minaccia per i nostri amici in Israele. Non è facile. Non ho mai detto che fosse facile. Ma sono ottimista sul fatto che il cessate il fuoco reggerà e che potremo effettivamente costruire un futuro migliore per l'intero Medio Oriente. Ma questo richiederà un po' di lavoro". Così il vicepresidente Usa, JD Vance, nella conferenza stampa insieme al premier israeliano, Benjamin Netanyahu, al termine del loro incontro a Gerusalemme. Al vicepresidente è stato chiesto perché gli Stati Uniti continuino a inviare diversi funzionari di alto livello in Israele, nonostante il cessate il fuoco sia in buone condizioni, Vance ha risposto: "Non si tratta di monitorarlo, nel senso di monitorare un bambino piccolo...È importante che l'amministrazione si assicuri che il nostro personale continui a fare ciò che gli chiediamo".
Vance: «Accordo su Gaza aiuterà a sbloccare Accordi Abramo»
Il cessate il fuoco di Gaza mediato da Washington potrebbe aprire la strada a più ampie alleanze per Israele in Medio Oriente e contribuirà a sbloccare gli Accordi di Abramo. Lo dice il vicepresidente degli Stati Uniti J.D. Vance. "Penso che questo accordo sia un elemento fondamentale per sbloccare gli Accordi di Abramo", ha dichiarato Vance in una conferenza stampa a Gerusalemme, riferendosi alla serie di accordi di normalizzazione tra Israele e diversi paesi arabi nel 2020. "Ma ciò che potrebbe consentire è una struttura di alleanza in Medio Oriente che persevera, che dura e che consente alle brave persone di questa regione, del mondo, di farsi avanti e prendersi la responsabilità del proprio territorio", ha aggiunto.
Knesset boccia proposta Commissione inchiesta su 7 ottobre
La Commissione di controllo dello Stato della Knesset ha bocciato la proposta di istituire una commissione d'inchiesta sull'attacco di Hamas del 7 ottobre 2023. La proposta era stata avanzata dall'opposizione israeliana. I membri del comitato del Likud e dei partiti ultraortodossi Shas e United Torah Judaism hanno votato contro la mozione. La proposta avrebbe consentito a una commissione di indagare sugli eventi che hanno portato all'attacco guidato da Hamas in cui sono state uccise circa 1.200 persone e rapite 251.
Unrwa: «In Cisgiordania ancora sfollamenti, rischio annessione»
Roland Friedrich, direttore degli affari in Giordania dell'Unrwa, l'agenzia dell'Onu per i profughi palestinesi, ha messo in guardia contro l'espansione degli insediamenti nella zona, che "spianerebbe la strada all'annessione". "I tre campi profughi di Jenin, Tulkarem e Nur Shams sono stati svuotati - ha affermato su X - e ai residenti è stato impedito di farvi ritorno. La violenza dei coloni e l'espansione degli insediamenti sono aumentate vertiginosamente, spingendo le vulnerabili comunità palestinesi ad abbandonare le loro terre in condizioni sempre più coercitive, aprendo la strada all'annessione. Le leggi israeliane anti-Unrwa hanno portato alla chiusura delle scuole delle Nazioni Unite e allo sfratto di fatto del personale internazionale". "Il futuro di Gaza e della Cisgiordania è uno solo. Un ritiro a Gaza non dovrebbe trasformarsi in un'opportunità per rafforzare la morsa dell'occupazione altrove", ha affermato.
Meloni: «Pronti a partecipare a Forza per stabilizzare Gaza»
«Dal punto di vista della sicurezza siamo pronti a partecipare a una eventuale Forza internazionale di stabilizzazione e a continuare a sostenere l'Autorità nazionale palestinese nell'addestramento delle sue forze di polizia e nel rafforzamento delle loro capacità operative». Così la premier Giorgia Meloni nelle comunicazioni al Senato in vista del Consiglio europeo, parlando di Gaza. «Dobbiamo ancora definire i dettagli del nostro contributo, ma - ha aggiunto - ritengo fin d'ora opportuno un passaggio parlamentare su queste materie e avremo quindi modo di approfondire insieme. E sono certa che, trattandosi di contribuire realmente e concretamente alla pace in Medio Oriente, tutte le forze in Parlamento non mancheranno di dare il loro sostegno convinto».
Hamas assicura lo stop a esecuzioni pubbliche
Hamas ha detto ai mediatori che fermerà le esecuzioni pubbliche di membri di bande rivali, dopo che i mediatori hanno sostenuto che tali azioni avrebbero potuto dare a Israele una scusa per riprendere i combattimenti, hanno affermato funzionari arabi. Trump ieri ha di nuovo affermato che Hamas "sarebbe stato sistemato molto rapidamente se non avesse sistemato la situazione da solo, perché stava violando il suo accordo". "Siamo determinati a far sì che questo accordo resti valido. Durerà, perché vogliamo che duri", ha dichiarato il leader di Hamas, Khalil al-Hayya.
Vance incontra Netanyahu, alle 12 da Herzog
Il vicepresidente statunitense J.D. Vance incontra il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu a Gerusalemme questa mattina, alle ore 10. Secondo l'ufficio del premier, Vance e sua moglie Usha vengono ricevuti da Netanyahu e da sua moglie Sara. I due leader terranno un incontro allargato alle 11, a cui parteciperanno anche i loro collaboratori. I principali consiglieri della Casa Bianca per il Medio Oriente, Steve Witkoff e Jared Kushner, si sono recati ieri con Vance al centro di coordinamento per il cessate il fuoco tra Stati Uniti e Israele a Gaza, a Kiryat Gat, e saranno probabilmente presenti all'incontro presso l'ufficio di Netanyahu, che si concentrera' principalmente sul cessate il fuoco a Gaza. La Casa Bianca non ha ancora reso noto il programma della giornata. Successivamente Vance si rechera' alla residenza presidenziale per un incontro con il presidente Isaac Herzog, previsto a mezzogiorno. I media israeliani riferiscono inoltre che la coppia Vance ha trascorso la notte al King David Hotel di Gerusalemme.
Attesa per il pronunciamento della Cig sul blocco degli aiuti
La Corte Internazionale di Giustizia (Cig) si pronuncerà oggi per stabilire se Israele abbia violato il diritto internazionale con il blocco degli aiuti umanitari imposto per mesi alla Striscia di Gaza.
Israele ha respinto tutte le accuse, giustificando il blocco asserendo che il Hamas avrebbe intercettato spedizioni di aiuti, rivendendo poi le merci a prezzi gonfiati. Gli Stati Uniti hanno espresso sostegno alla posizione di Israele. I giudici dell'Aja valuteranno anche se Israele sia obbligato a cooperare con l'Agenzia delle Nazioni Unite per il Soccorso e l'Occupazione dei Rifugiati Palestinesi (Unrwa).
La Cig sta emettendo un parere consultivo legale, richiesto dall'Assemblea generale dell'Onu, che non è vincolante ma potrebbe aumentare la pressione su Israele affinché cooperi con le Nazioni Unite e consenta l'ingresso di maggiori aiuti umanitari a Gaza. Sarà la terza sentenza della Corte sulle azioni di Israele dallo scoppio della guerra di Gaza, poco più di due anni fa. Nel luglio dello scorso anno, la Corte dell'Aja ha stabilito che l'occupazione israeliana dei territori palestinesi era illegale. In precedenza, in un caso di genocidio, la Corte Internazionale di Giustizia aveva ordinato a Israele di adottare tutte le misure necessarie per prevenire il genocidio a Gaza.
Identificati i resti dei corpi restituiti ieri sera
L'Ufficio del premier israeliano Benjamin Netanyahu ha annunciato che i resti restituiti ieri sera da Gaza sono stati identificati come quelli di Arie 'Zalman' Zalmanowicz e di un altro ostaggio tenuto da Hamas la cui famiglia non ha ancora autorizzato la pubblicazione del nome. Lo riportano i media dello Stato ebraico. Zalmanowicz, 85 anni, del kibbutz Nir Oz, è stato rapito dalla sua casa durante l'attacco terroristico del 7 ottobre 2023 ed è morto in prigionia. Le Forze di difesa israeliane (Idf) affermano che gli analisti forensi stanno lavorando per determinare la causa del decesso, precisando che la data della morte è stata fissata al 17 novembre 2023. L'altro ostaggio Farhan al-Qadi, salvato dalle truppe israeliane nell'agosto 2024, ha raccontato di essere stato ricoverato in un ospedale di Gaza insieme a Zalmanowich, diabetico, e di essere stato con lui al momento del decesso a causa della mancanza di cure, della malnutrizione e della negligenza. Zalmanowicz lascia i due figli Boaz e Yoav e cinque nipoti. Sua moglie Ruth è morta nel 1997.
Onu: «Gaza ancora disseminata di ordigni»
Luke David Irving, capo del Servizio di azione contro le mine delle Nazioni Unite (Unmas) nei territori palestinesi occupati, ha affermato che la popolazione di Gaza affronta una minaccia "incredibilmente elevata" a causa degli ordigni esplosivi disseminati nell'enclave. Lo riporta Al Jazeera, Irving ha osservato che la scorsa settimana cinque bambini palestinesi sono rimasti feriti a causa di queste armi, sepolte tra le macerie dei bombardamenti israeliani. E questa, ha aggiunto, è solo una delle centinaia di segnalazioni.
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