Hamas sostiene di non sapere dove siano 40 ostaggi. Biden: «Non sono d’accordo con Netanyahu su Gaza»

Almeno tre figli e almeno tre nipoti del leader di Hamas Ismail Haniyeh sono stati uccisi durante un attacco aereo israeliano al campo profughi di Shati, a nord ovest di Gaza. I figli di Haniyeh si trovavano nel campo profughi per visitare alcuni parenti per i festeggiamenti dell'Eid al Fitr. Il leader di Hamas ha affermato che l'uccisione dei suoi figli e nipoti non cambierà le posizioni del gruppo nelle trattative per il cessate il fuoco.

Durante i colloqui in Egitto per il cessate il fuoco, Hamas ha affermato di non essere in grado di rintracciare i quaranta ostaggi necessari per la prima fase dell'accordo, riferiscono un ufficiale israeliano e una fonte vicina ai negoziati alla Cnn. Questo fatto fa temere che il numero di ostaggi morti sia più alto rispetto a quello reso noto.

L'accordo infatti prevede che Hamas rilasci quaranta degli ostaggi rimanenti, comprese tutte le donne e gli uomini anziani e malati, mentre Israele rilascerebbe centinaia di palestinesi dalle loro carceri. 

Hamas ha detto ai mediatori internazionali, tra cui Egitto e Qatar, di non avere quaranta ostaggi che corrispondano alle richieste. Per la fonte vicina ai negoziati, questa incapacità di Hamas rappresenta un ostacolo importante nelle trattative. La maggior parte dei cento ostaggi che rimangono nelle mani di Hamas sarebbero uomini, soldati dell'Idf o riservisti, di cui Israele ha iniziato a chiedere il rilascio, vista la mancanza di donne e uomini anziani nelle sue liste di ostaggi. 

Secondo un rapporto Onu del 2 aprile, il 95% delle donne nella Striscia di Gaza, incinta o che hanno partorito da poco, non hanno a disposizione quantità di cibo adeguate. Nel momento in cui l'agenzia Unfpa ha stilato il rapporto, a Gaza solamente tre ospedali con il reparto maternità erano attivi ma stavano gestendo un numero di pazienti troppo elevato.

Durante i colloqui per le trattative sul cessate il fuoco in Egitto, Israele ha dato il via libera al ritorno di 150mila civili palestinesi nel nord della Striscia senza i controlli di sicurezza. In cambio, Hamas dovrebbe fornire i nomi degli ostaggi donne, anziane e malate, che sono ancora in vita. Questo accordo è stato proposto dagli Stati Uniti ai negoziatori israeliani, i quali ritengono che Hamas non vorrebbe ancora trovare un accordo. Il gruppo che governa la Striscia di Gaza vorrebbe la fine dell'azione militare israeliana e il ritiro delle truppe ebraiche, oltre al permesso per i palestinesi di tornare nelle loro case.

Il ministero della salute di Gaza, gestito da Hamas, ha reso noto che nelle ultime 24 ore sono morti 122 civili palestinesi a causa dei raid israeliani.

Secondo le dichiarazioni del ministero, almeno 33.482 palestinesi sono stati uccisi nei bombardamenti dal 7 ottobre, mentre i feriti sono almeno 76.049.

L'istituzione nel conteggio delle vittime non distingue combattenti e civili.

Oggi alla spianata delle moschee i fedeli si sono riuniti in preghiera in occasione della fine del mese sacro musulmano del Ramadan.

Il primo ministro spagnolo Pedro Sánchez ha dichiarato che la «risposta sproporzionata» di Israele a Gaza nella guerra contro Hamas rischia di «destabilizzare il Medio Oriente e come conseguenza il mondo intero», riporta l'Agence France-Press. 

Sánchez ha inoltre detto che il riconoscimento di uno stato palestinese, a cui si oppongono da tempo Israele e i suoi alleati chiave, è «negli interessi geopolitici dell'Europa». 

Un uomo di nazionalità libanese, già sanzionato dagli Stati Uniti perché sospettato di spostare denaro dall'Iran a Hamas, è stato ucciso nei pressi di Beirut, come riporta una fonte (un agente di sicurezza) dell'Agence France-Press.

Il corpo di Mohammad Sarur è stato trovato in una villa nella città di Beit Meri. Sarur è stato colpito con 5 proiettili ed è stato trovato in possesso di una somma di denaro che gli assassini non hanno toccato. 

L'agente ha confermato che Sarur lavorava per istituzioni finanziarie che appartengono a Hezbollah, alleato di Hamas.

Le squadre dell'Organizzazione mondiale della Sanità sono arrivate lunedì all'ospedale Al-Shifa, nel nord della Striscia. Il loro compito è quello di aiutare ad identificare i corpi di chi è rimasto intrappolato sotto le macerie, come riporta l'Agence France-Press. 

L'esercito israeliano aveva dichiarato di aver affrontato nell'ospedale i miliziani palestinesi durante una battaglia durata due settimane nello scorso mese, mentre l'Oms denunciava la presenza di pazienti dentro Al-Shifa.

L'Idf ha accusato a lungo Hamas e i combattenti palestinesi di usare gli ospedali della Striscia come basi militari e covi e di usare i pazienti come scudi umani. Hamas d'altra parte ha sempre negato.

Il direttore del Centro per le operazioni di emergenza di Gaza, Motasem Salah, ha detto che le scene di cui è stato testimone erano «insopportabili». Salah ha continuato: «Le squadre dell'Oms stanno cercando di identificare i corpi decomposti e gli arti schiacciati» da raccoglitori e documenti. 

Il medico dell'Oms che guida la missione, Athanasios Gargavanis, ha commentato: «Un posto in cui nasceva la vita ora ci ricorda solamente la morte».

Con un post su X, il ministro degli Esteri israeliano Israel Katz ha risposto alle parole della guida suprema dell'Iran Ali Khamenei: «Se l'Iran attacca dal suo territorio, Israele reagirà e attaccherà l'Iran».

Durante un sermone per la preghiera dell'Eid al Fitr nella grande moschea di Teheran, la guida suprema Ali Khamenei, ha detto che "Israele deve essere punito e sarà punito" per l'attacco contro il consolato iraniano di Damasco avvenuto lo scorso 1° aprile. "Gli stati occidentali, in particolare i governi tirannici e arroganti degli Stati Uniti e del Regno Unito, hanno sempre fornito qualsiasi tipo di sostegno e aiuto al regime usurpatore sionista, anche negli organismi internazionali - ha aggiunto Khamenei, citato dalla tv statale -. Anche questa volta hanno sostenuto il regime durante la guerra di Gaza e non hanno contribuito in modo pratico a porre fine alla catastrofe nell'enclave". "Hanno fallito nell'affrontare i gruppi di resistenza, quindi sono ricorsi all'uccisione di persone a Gaza, nonostante tutte le loro affermazioni di difensori dei diritti umani", ha aggiunto. Nell'attacco del 1° aprile sono stati uccisi in un raid aereo sette funzionari del corpo delle guardie rivoluzionarie.

''Mentre le famiglie e le comunità musulmane si riuniscono per l'Eid al-Fitr, stanno anche riflettendo anche sul dolore provato da così tanti. I miei pensieri vanno a coloro che in tutto il mondo sopportano conflitti, fame e sfollamenti, anche in luoghi come Gaza e il Sudan", ha scritto Biden in un post su X. ''Ora è il momento di impegnarsi nuovamente nell'opera di costruzione della pace e di difesa della dignità di tutti'', ha aggiunto.

La vicepresidente degli Stati Uniti Kamala Harris ha incontrato ieri alcuni familiari degli ostaggi ancora prigionieri di Hamas nella Striscia di Gaza. Durante l'incontro, Harris ha sottolineato che per l'amministrazione Biden "non ha priorità più alta del ricongiungimento degli ostaggi con i loro cari".

Un attacco aereo israeliano su un edificio residenziale nel campo profughi di Nuseirat, nel centro della Striscia di Gaza, ha ucciso 14 persone, in gran parte donne e bambini, e altri 30 sono rimasti gravemente feriti. Lo ha riferito alla Cnn il dottor Khalil Al-Dikran, portavoce dell'Ospedale dei Martiri di Al-Aqsa. L'informazione è stata confermata anche dalla Protezione civile di Gaza. "Il nostro ospedale è davvero catastrofico perché è sull'orlo del collasso, la nostra area di accoglienza e' piena di feriti e le persone sono sul pavimento, e abbiamo provato ad allestire tende per il triage fuori dall'ingresso dell'ospedale, ma anche quella è piena di feriti e la capacità è scarsa", ha detto il medico alla Cnn.

In un'intervista a Univsion il presidente degli Stati Uniti, Joe Biden, ha detto di non essere d'accordo con l'approccio utilizzato dal premier israeliano Benjamin Netanyahu sulla sua operazione militare a Gaza e che stia commettendo un "errore". Biden ha definito anche come "oltraggioso" l'attacco aereo con cui sono stati uccisi sette operatori umanitari. "Quindi quello che chiedo è che gli israeliani chiedano semplicemente un cessate il fuoco, consentano per le prossime sei, otto settimane, l'accesso totale a tutto il cibo e le medicine che entrano nel paese", ha aggiunto. "Ho parlato con tutti, dai sauditi ai giordani agli egiziani. Sono pronti. Ritengo che non ci siano scuse per non fornire medicine e cibo".

La dimostrazione dell'esercito israeliano: