Il premier israeliano Benjamin Netanyahu ha presentato giovedì sera al gabinetto di sicurezza un documento sulla gestione di Gaza dopo la guerra, secondo quanto riportano i media israeliani. In base al piano presentato per la prima volta formalmente, Israele mira a inviare «funzionari locali» per amministrare la Striscia. Le autorità palestinesi hanno condannato la proposta del premier israeliano, definendola «un piano per prolungare il genocidio». Sono morti altri tredici pazienti nell’ospedale Nasser di Khan Younis, nel sud di Gaza, per la mancanza di energia elettrica e ossigeno e sono stati sepolti nel complesso ospedaliero. La relatrice speciale dell’Onu sulla violenza contro le donne e le ragazze, Reem Alsalem, ha ritenuto «credibili» le accuse di aggressione sessuale da parte di Israele durante la detenzione di donne e ragazze palestinesi.

PUNTI CHIAVE

18:24

In corso a Parigi i negoziati per una tregua a Gaza

16:18

Pisa, la polizia ha caricato gli studenti che partecipavano a un corte per la Palestina

13:33

Israele chiede all'Onu di intervenire contro Hezbollah

18:24

In corso a Parigi i negoziati per una tregua a Gaza

A Parigi sono iniziati i negoziati sul rilascio degli ostaggi israeliani detenuti a Gaza. Lo riporta il Times of Israel, citando fonti vicine ai colloqui, il responsabile dei servizi segreti israeliani ha incontrato separatamente i rappresentanti di Egitto, Qatar e Stati Uniti. Secondo le fonti citate dal media israeliano trapela ottimismo per la buona riuscita delle trattative

16:18

Pisa, la polizia ha caricato gli studenti che partecipavano a un corte per la Palestina

La polizia ha caricato alcuni partecipanti a un corteo studentesco in sostegno della Palestina. Gli agenti, in tenuta antisommossa, hanno iniziate le cariche quando gli studenti hanno forzato il blocco per cercare di raggiungere Piazza dei Cavalieri, dove si trova la sede dell’università Normale. Episodio simile accaduto anche a Firenze

14:50

È stato ucciso un paramedico della Mezzaluna rossa palestinese 

Un paramedico della Mezzaluna rossa palestinese, Fayez As'ad Mohammad Muammar, è stato ucciso, ha fatto sapere l'organizzazione, dopo che la casa della sua famiglia, nell'area orientale di Rafah, è stata bombardata. Scarsità di cibo e carenza di forniture mediche e di farmaci sono state denunciate dall'organizzazione, anche per i propri volontari e le loro famiglie. 

stato ucciso dopo che la casa della sua famiglia è stata bombardata nella parte orientale di Rafah .

 

13:33

Israele chiede all'Onu di intervenire contro Hezbollah

Il ministro degli Esteri israeliano, Israel Katz, ha inviato una lettera al Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite in cui dichiara che l'Iran ha trasferito armi all'organizzazione terroristica Hezbollah, violando la risoluzione risoluzione 1701. Secondo Katz le armi verrebbero trasportate dall'Iran all'Iraq via terra, aria e mare, introdotte clandestinamente in Siria e infine trasferite oltre il confine in Libano. A sostegno delle sue dichiarazioni, il ministro avrebbe fornito alle Nazioni Unite le date esatte dei recenti trasferimenti.

«Il Consiglio di Sicurezza deve anche chiedere al governo libanese di attuare pienamente le sue decisioni, assumersi la responsabilità e prevenire attacchi dal suo territorio contro Israele, e garantire che l'area fino al fiume Litani sia libera da presenza militare, beni o armi», scrive Katz nella lettera. «Israele riafferma il suo diritto fondamentale a fare tutto ciò di cui ha bisogno, nell’ambito del diritto internazionale, per proteggere i suoi cittadini da queste atroci violazioni», conclude.

12:28

L'Unrwa ha raggiunto «un punto di rottura»

Philippe Lazzarini, commissario generale dell'Agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati palestinesi, ha dichiarato che l'organizzazione umanitaria ha raggiunto «un punto di rottura» a causa dei «ripetuti appelli di Israele per la sua chiusura e il congelamento dei finanziamenti da parte dei donatori, in un momento di bisogni umanitari senza precedenti a Gaza». Secondo Lazzarini «la capacità dell'agenzia di adempiere al mandato conferitogli attraverso la risoluzione 302 dell'assemblea generale è ora seriamente minacciata».

11:36

Inviata una delegazione israeliana a Parigi per colloqui sugli ostaggi

Il gabinetto di guerra israeliano ha deciso di inviare una delegazione a Parigi dopo aver ricevuto prove sufficientemente attendibili che la spedizione di medicinali di inizio mese ha raggiunto gli ostaggi a Gaza.

Ai colloqui nella capitale francese  parteciperanno il capo della Cia, William Burns, e funzionari di Qatar ed Egitto.

11:13

Aumenta il bilancio delle vittime a Gaza

Secondo il ministero della Sanità gestito da Hamas sarebbero almeno 29.514 le vittime degli attacchi israeliani su Gaza e circa  69.616 i feriti. 

10:47

Le autorità palestinesi respingono il piano postbellico di Netanyahu

La presidenza palestinese ha respinto il piano presentato da Netanyahu sulla gestione di Gaza nel dopoguerra. «Gaza sarà solo una parte dello stato palestinese indipendente con Gerusalemme come capitale, e qualsiasi piano diverso da questo è destinato al fallimento, e Israele non riuscirà nei suoi tentativi di cambiare la realtà geografica», ha riferito Nabil Abu Rudeineh, funzionario portavoce della presidenza. Secondo il funzionario, se «il mondo vuole che ci siano sicurezza e stabilità nella regione», deve porre fine all’occupazione e riconoscere uno Stato palestinese indipendente.

Il ministero degli Esteri palestinese ha definito il documento israeliano presentato ieri al gabinetto di sicurezza «un piano per prolungare il genocidio contro il nostro popolo e un tentativo di guadagnare più tempo per attuare i piani di sfollamento». In un comunicato ufficiale, le autorità palestinesi hanno affermato che il piano comporterebbe «una rioccupazione ufficiale della Striscia di Gaza e l’imposizione del controllo israeliano su di essa» e che si tratta di «una palese manovra per intercettare e contrastare gli sforzi americani e internazionali compiuti per collegare la fine della guerra e il rilascio di prigionieri e ostaggi alla risoluzione del conflitto e all’incarnazione dello Stato palestinese sul terreno».

Il ministero degli Esteri dell'Autorità palestinese ha poi esortato gli Stati Uniti e gli altri paesi occidentali a riconoscere la Palestina come uno stato indipendente e permetterle di diventare uno stato membro delle Nazioni Unite.

10:07

Israele vuole la chiusura dell'Unwra

Nel piano presentato da Israele è prevista la chiusura dell'Unrwa, l'Agenzia delle Nazioni Unite per il soccorso e l'occupazione dei profughi palestinesi nel vicino oriente che offre assistenza a oltre 5 milioni di rifugiati. Secondo Israele, dodici membri dell'agenzia, sarebbero stati coinvolti nell'attacco di Hamas del 7 ottobre. Natanyahu ha quindi annunciato che Tel Aviv lavorerà per la sostituzione dell'agenzia con organizzazioni umanitarie internazionali responsabili.

Ma l'intelligence statunitense ha messo in dubbio le argomentazioni di Israele secondo cui ci sarebbe un legame tra Hamas e l'Unrwa. Per l'intelligence Usa alcune delle accuse risultano credibili ma non possono essere verificate in modo indipendente. Ha invece sollevato perplessità sulle affermazioni di legami più ampi tra l'agenzia e i gruppi militanti. 

Israele all'inizio dell'anno aveva accusato 12 dipendenti dell'Unrwa di aver partecipato agli attacchi del 7 ottobre con Hamas, sostenendo che il 10 per cento dei lavoratori dell'agenzia sarebbe affiliato al gruppo. Dopo le accuse, molti stati hanno tagliato i fondi all'agenzia che era l'unico strumento per garantire aiuti umanitari ai gazawi. Il Wall Street Journal riferisce che l'intelligence ha valutato le accuse di Tel Aviv con «scarsa fiducia»

09:49

Msf: a Gaza l'esercito israeliano ha smantellato ospedale dopo ospedale

«Non si può più parlare di un sistema sanitario a Gaza», ha denunciato il segretario generale di Medici senza frontiere, Christopher Lockyear, evidenziando che l'esercito israeliano ha smantellato un ospedale dopo l'altro nella Striscia. «Resta così poco di fronte a una tale carneficina», ha aggiunto, durante la sua relazione al Consiglio di sicurezza dell'Onu, nell'incontro mensile su Gaza. Lockyear ha richiesto protezione incondizionata delle strutture mediche, del personale e dei pazienti. 

«Mentre parlo 1,5 milioni di persone sono intrappolate a Rafah. Le persone costrette con la violenza in questa striscia di terra nel sud di Gaza stanno sopportando il peso della campagna militare di Israele. Viviamo nel timore di un'invasione di terra. Le nostre paure sono radicate nell'esperienza. Solo 48 ore fa, mentre una famiglia sedeva intorno al tavolo della cucina in una casa che ospitava il personale di Msf e le loro famiglie a Khan Younis, un proiettile di carro armato da 120 mm ha perforato le pareti, innescando un incendio, uccidendo due persone e ustionandone gravemente altre sei. Cinque dei sei feriti sono donne e bambini», ha detto.

09:10

Idf: droni in Cisgiordania hanno ucciso un militante palestinese

Le forze di difesa israeliane hanno dichiarato di aver ucciso un militante palestinese in un attacco di droni e aver così sventato un attacco a fuoco a Jenin, in Cisgiordania. Sarebbe accaduto giovedì, riporta Afp. Secondo l'esercito, Yasser Hanun del gruppo della Jihad islamica era stato arrestato per la partecipazione ad «attività militari dell'organizzazione terroristica», scrivono in una nota. 

Secondo quanto riferisce l'agenzia palestinese Wafa sono due le persone uccise nell'attacco e quattro quelle ferite. L'attacco israeliano di droni a Jenin è avvenuto dopo che tre uomini palestinesi hanno aperto il fuoco giovedì sulle automobili nel traffico, vicino a un insediamento dei coloni, uccidendo un uomo israeliano e ferendo otto persone.

09:03

La delegazione di Hamas lascia l'Egitto

La delegazione di Hamas, guidata Ismail Haniyeh, ha lasciato l'Egitto. Lo riporta AlJazeera, secondo cui ci sarebbero stati incontri con il capo dell'intelligence egiziana, Abbas Kamel, su un accordo per il cessate il fuoco e l'invio di aiuti umanitari nella Striscia. 

08:40

Onu: credibili le accuse di aggressione sessuale sulle palestinesi

Le accuse di aggressione sessuale mosse a Israele sulle donne e ragazze palestinesi durante la detenzione sono «credibili», dicono gli esperti delle Nazioni Unite, che chiedono un'indagine approfondita. Sono almeno due i casi di stupro su cui esistono prove, che si aggiungono a casi di umiliazione sessuale e minacce di stupro. Ma per la relatrice speciale Reem Alsalem dell'Onu sulla violenza contro le donne e le ragazze, «potremmo non sapere per molto tempo quale sia il numero effettivo delle vittime». 

Alsalem ha evidenziato che è la paura di ritorsioni a portare alla reticenza nel denunciare. Nell'ondata di detenzioni delle palestinesi dopo il 7 ottobre, l'atteggiamento nei confronti della violenza sessuale durante la detenzione è sempre più permissivo. «Nel complesso, la violenza e la disumanizzazione delle donne, dei bambini e dei civili palestinesi si sono normalizzate durante questa guerra», ha affermato la relatrice dell'Onu.

L'esperta denuncia anche le violenze perpetrate da Hamas verso le donne israeliane sequestrate durante l'attacco del 7 ottobre. Aggressioni che saranno indagate in un rapporto dell'inviata speciale del segretario generale dell'Onu sulle violenze sessuali, Pramila Patten.

08:08

Sono morti altri pazienti all'ospedale Nasser assediato

Nell'ospedale più grande rimasto funzionante fino a poche settimane fa, a Khan Younis, nel sud della Striscia di Gaza, i tredici pazienti morti per la mancanza di energia elettrica e ossigeno sono stati sepolti nel complesso ospedaliero. Lo riferisce il ministero della Salute di Gaza, denunciando che le forze di difesa israeliane, dopo una breve ritirata, hanno invaso nuovamente l'ospedale.

L'ospedale, secondo il ministero, è rimasto senza acqua né cibo, e le acque reflue hanno allagato il piano terra della struttura. L'invasione dell'ospedale da parte dell'esercito israeliano è stata giustificata come un tentativo di ricerca dei combattenti di Hamas, di armi e dei corpi degli ostaggi israeliani. 

07:58

Il piano di Netanyahu: funzionari locali a Gaza

EPA

Il piano per Gaza post guerra è stato presentato ieri sera al gabinetto di sicurezza dal premier israeliano Benjamin Netanyahu, per la prima volta formalmente dopo oltre 4 mesi dall'inizio dell'offensiva militare sulla Striscia. Lo riferiscono i media israeliani. In base al documento presentato nella notte, l'obiettivo di Israele è l'installazione di "funzionari locali" nella Striscia, che non siano legati al terrorismo. Il piano però non fa alcun riferimento all'Autorità palestinese ma si limita a parlare di funzionari locali con «esperienza amministrativa», non legati a «paesi o entità che sostengono il terrorismo».  

Gli obiettivi a breve termine nel piano rimangono invariati: distruggere le capacità militari e le infrastrutture governative di Hamas e della Jihad islamica, garantire il rilascio degli ostaggi israeliani e prevenire minacce per Israele. Secondo il documento presentato da Netanyahu, Tel Aviv avrà la libertà di operazione militare a Gaza, con una zona cuscinetto per contrastare il contrabbando tra Egitto e Gaza. Ma l'Egitto ha espresso riserve sulla presenza di militari israeliani lungo il confine, mentre gli Stati Uniti hanno offerto la loro collaborazione. In base al piano, Israele manterrà il controllo della sicurezza anche sulla Cisgiordania.

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