I responsabili di associazioni umanitarie descrivono la città straziata dagli attacchi, con 200mila sfollati senza riparo e l’ultima centrale spenta. «È una punizione collettiva»
«In questo momento non c’è un posto sicuro a Gaza». Questa è la drammatica sintesi di varie organizzazioni umanitarie impegnate a soccorrere la popolazione della Striscia, da giorni ormai colpita da continui raid aerei delle forze armate israeliane. Da martedì la popolazione di Gaza vive sotto assedio e sotto le bombe. Israele ha imposto lo stop di forniture di energia elettrica, carburante, acqua, cibo e medicinali in risposta al brutale attacco di Hamas che dal fine settimana ha fatto alme



