Ci sono ancora poche conferme e ancora meno dettagli sull’avvelenamento della moglie del capo dell’intelligence militare ucraina e di diversi altri ufficiali. Secondo un portavoce dell’intelligence militare, Marianna Budanova, moglie del tenente generale Kyrylo Budanov, il capo dell’agenzia nota con la sigla Gur, avrebbe iniziato a sentirsi male pochi giorni fa e sarebbe al momento fuori pericolo in un ospedale ucraino. Le altre persone coinvolte, di cui non è stato diffuso né il numero né l’identità, si sarebbero a malapena accorte dei sintomi. Per qualche ragione, forse per via del peso inferiore, la dose di veleno avrebbe causato problemi soltanto a Budanova. L’avvelenamento sarebbe stato causato da arsenico ingerito tramite alimenti.

Anche se nessuno a Kiev ha parlato esplicitamente del coinvolgimento della Russia, né del fatto che Budanov fosse il vero bersaglio dell’operazione, le speculazioni sul ruolo dei servizi segreti russi abbondano. «Budanov è l’ultima persona che il Cremlino doveva far arrabbiare», ha scritto un utente su X, il social prima conosciuto come Twitter.

Ora l’episodio potrebbe fornire a Kiev la giustificazione per riprendere la sua campagna di assassini mirati di personalità e funzionari russi, una campagna che era stata fermata dopo le crescenti pressioni della diplomazia e dell’intelligence degli Stati Uniti e degli altri arrivati, preoccupati dell’apertura di un nuovo fronte in cui la Russia rischia di avere la meglio.

Successi

Dopo il presidente Volodymyr Zelensky e il comandante delle forze armate Valery Zaluzhny, il 37enne generale Kyrylo Budanov è uno dei personaggi al momento più popolari in Ucraina. Ex membro delle forze speciali coinvolto in missioni segrete nei territori occupati dopo il 2014, ha avuto un’ascesa meteorica durante la presidenza Zelensky. Ripetutamente promosso, è diventato il più giovane generale delle forze armate ucraine.

Budanov ha conquistato il pubblico ucraino grazie alle operazioni di sabotaggio condotte dalla sua agenzia. Il Gur è responsabile degli attacchi con droni a lungo raggio contro Mosca, si ritiene che sia dietro l’esplosione che nel luglio 2022 ha danneggiato il ponte di Crimea e, insieme alla sua controparte civile, l’Sbu, è sospettato di una dozzina di assassini mirati, il più controverso dei quali, quello di Daria Dugina, figlia del filosofo Alexander Dugin, ha causato le proteste da parte delle intelligence occidentali che hanno portato prima al rallentamento e poi allo stop di questo tipo di operazioni.

E rivalità

Questa estate, il portavoce del Gur aveva detto che, per via dei suoi successi, Budanov era stato bersaglio di almeno dieci tentativi di assassinio da parte dei servizi di sicurezza russi. In pochi dubitano che quello di questi giorni sia un nuovo tentativo di liberarsi di uno scomodo e abile ufficiale. A porte chiuse, funzionari e diplomatici europei sostengono da tempo che il numero di infiltrati e simpatizzanti russi nell’intelligence ucraina è una delle ragioni che spingono la Nato a non affrettare l’ingresso del paese nell’alleanza.

Tra i pochi a dubitare della teoria dell’avvelenamento russo c’è Viktor Yahun, ex vice direttore del servizio di intelligence civile, Sbu, che, al New York Times, ha detto che è improbabile che la Russia abbia infiltrati in posizioni così in alto da essere in grado di avvelenare il cibo del capo dell’intelligence militare.

Sbu e Gru sono due organizzazioni tradizionalmente rivali la cui competizione si è acuita durante la guerra. Mentre il primo è una vasta organizzazione con direttorati in tutte le regioni del paese, la seconda è più piccola e agile e ha ricevuto finanziamenti e addestramento dalle agenzie di intelligence occidentali. Nei primi giorni del conflitto, la loro rivalità era divenuta di dominio pubblico con l’uccisione durante un tentativo di arresto da parte del Sbu di Denis Kireev, un banchiere e negoziatore ucraino. Successivamente, lo stesso Budanov aveva detto che Kireev lavorava per il Gru e il banchiere ha ricevuto una decorazione militare postuma.

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