Gli Stati Uniti rientreranno nel Consiglio per i diritti umani delle Nazioni unite a tre anni di distanza dopo l’abbandono dell’amministrazione Trump. L’annuncio arriverà dal segretario di Stato Antony Blinken.

Gli Stati Uniti rientreranno in qualità di osservatori senza diritto di voto prima di diventare membri a pieno titolo all’interno del Consiglio. Un alto funzionario del Dipartimento di stato ha riferito al New York Times che: «Abbiamo intenzione di farlo sapendo che il modo più efficace per riformare e migliorare il Consiglio è quello di impegnarsi a fondo».

L’ex presidente Donald Trump si era ritirato dall'organismo delle Nazioni unite nel 2018 sostenendo che avesse preso di mira lo stato di Israele. La nuova decisione di Joe Biden ha già attirato le critiche dei legislatori conservatori e di molti membri della comunità filo-israeliana. La settimana scorsa, quaranta repubblicani della Camera hanno firmato una lettera in cui esortavano il presidente Biden a riconsiderare l'adesione, dicendo che il consiglio stava «sproporzionalmente prendendo di mira» Israele rispetto agli altri membri.

Nikki Haley, ambasciatrice americana all’Onu quando Trump si è ritirato dal consiglio, ha definito l’organismo come «una cloaca di pregiudizi politici» e si è schierata contro la scelta di Joe Biden fin da quando l’aveva annunciata in campagna elettorale. In un tweet aveva scritto: «Se Biden si ricongiunge al consiglio i cui membri includono regimi dittatoriali e alcuni dei peggiori violatori dei diritti umani del mondo, volerà in faccia alla nostra lotta per i diritti umani».

L’adesione all’interno del consiglio arriva in un momento delicato in cui in Russia, Cina, Turchia, Egitto e non solo continuano a essere perpetrate violazioni di diritti umani.

Cos’è il Consiglio per i diritti umani

Il Consiglio è stato istituito il 15 marzo 2006 con la risoluzione 60/251 dell'Assemblea generale, approvata con 170 voti a favore, quattro voti contrari tra cui proprio quelli degli Stati Uniti e Israele, e tre astenuti tra cui c’è anche l’Iran.

È un organo composto da 47 Stati, eletti a scrutinio segreto dall'Assemblea generale a maggioranza dei suoi membri e si applica il principio dell'equa ripartizione geografica. Sono presenti 13 stati sono africani, 13 asiatici, 8 latino-americani, 6 est-europei, 7 europei occidentali e altri. I membri restano in carica tre anni e non sono rieleggibili.

Il mandato del consiglio è quello di supervisionare il rispetto e le violazioni dei diritti umani in tutti gli stati aderenti alle Nazioni Unite.

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