L'imbarcazione della Flotilla colpita dal drone in Tunisia è la Family Boat, che ospita anche l’attivista svedese Greta Thunberg. Israele ha attaccato alti esponenti di Hamas in Qatar ritenuti «direttamente responsabili del massacro del 7 ottobre»
L’Idf ha condotto un'operazione di omicidio mirato contro «i vertici dell'organizzazione terroristica Hamas» riuniti a Doha. Il Qatar ha definito l’attacco una «violazione del diritto internazionale»
L’attacco contro la Global Flotilla in Tunisia
Un’imbarcazione della Global Sumud Flotilla con a bordo attivisti e aiuti umanitari diretta alla volta di Gaza è stata colpita mentre si trovava in acque tunisine. Secondo chi era a bordo, l’imbarcazione sarebbe stata attaccata da un drone con una bomba, la quale successivamente ha provocato l’incendio. Non sono segnalati morti o feriti, anche se ci sono stati molti danni materiali. L'imbarcazione in questione è la Family Boat, una delle principali della flotta, che ospita fra gli altri anche l’attivista svedese Greta Thunberg.
«Secondo i primi accertamenti - è stato il commento di un portavoce della Guardia nazionale tunisina - un incendio è divampato nel vano dove si trovano i giubbotti di salvataggio di una nave ancorata a 50 miglia dal porto di Sidi Bou Said e proveniente dalla Spagna». Gli inquirenti locali hanno però negato che l'incendio sia stato provocato da un drone, tuttavia le indagini sono ancora in corso.
Secondo la Flotilla sono «atti di aggressione volti a far deragliare la missione». Durante la notte, l'attivista brasiliano Thiago Avila ha pubblicato su Instagram un video di un altro membro della flottiglia che affermava di aver visto un drone. «Era al 100 per cento un drone che sganciava una bomba», ha detto l'attivista Miguel. La Flotilla ha pubblicato un video ripreso da una telecamera di sorveglianza dell'imbarcazione, che - a suo dire - renderebbe evidente l'azione di un drone. In questo video si sente un ronzio. Poi si vede un militante che alza lo sguardo, esclama qualcosa e fa un passo indietro, prima di un'esplosione.
Non è la prima volta un’imbarcazione della Flotilla viene attaccata. Lo scorso maggio la barca a vela Al Damir stava per raggiungere Gaza mentre è stata colpita da due droni militari a largo di Malta.
Anche a maggio è successo. Al largo di Malta, la Al Damir, la prima barca a vela della Flotilla che abbia tentato di raggiungere Gaza quest’anno, è stata colpita da due droni militari al largo di Malta e irreparabilmente danneggiata.
Le navi della Global Sumud Flotilla dovrebbero raggiungere la Striscia di Gaza a metà settembre per consegnare aiuti umanitari, dopo che due tentativi sono stati bloccati da Israele a giugno e luglio.
Nel frattempo l’esercito israeliano ha ordinato per la prima volta di evacuare Gaza City a tutti i suoi 900 mila residenti.
PUNTI CHIAVE
07:41
L'Idf ordina l'evacuazione di tutta Gaza City
07:35
Il video dell'attacco pubblicato dalla Global Sumud Flotilla
07:18
Global Sumud Flotilla: "Una nostra imbarcazione è stata colpita da un drone sospetto"
Netanyahu al popolo di Gaza: «Liberatevi di Hamas e faremo pace»
Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu si è rivolto alla popolazione di Gaza esortandola a sbarazzarsi di Hamas per pacificarsi con Israele. «Fate la pace con noi e accettate la proposta del presidente Trump. Non preoccupatevi, potete farcela e possiamo promettervi un futuro diverso. Ma dovete togliere di mezzo queste persone. Se lo farete, non ci saranno limiti al nostro futuro comune», ha dichiarato il premier israeliano durante un evento all'ambasciata americana a Gerusalemme.
«Israele ha colpito la casa accanto all'incontro di Hamas»
Una fonte di Hamas ha rivelato al quotidiano Al-Sharq Al-Awsat che Israele avrebbe «colpito la residenza del capo negoziatore Khalil Al-Hayya, mentre l'incontro dei vertici si teneva in una casa vicina». Ma, spiega la fonte, almeno due leader di Hamas «sono rimasti feriti nell'attacco, mentre il figlio di Al-Hayya e il suo segretario sono stati uccisi».
I Paesi arabi condannano Israele
Anche Egitto, Yemen, Algeria, Libano, Oman, Giordania e Turchia hanno condannato l'operazione «Giorno del Giudizio» in Qatar. Il presidente dell'Autorità nazionale palestinese Mahmoud Abbas ha inoltre dichiarato che gli attacchi israeliani rappresentano «una minaccia per la sicurezza e la stabilità regionale».
Netanyahu-Katz: «Operazione pienamente giustificata»
In una dichiarazione congiunta con Katz, l'ufficio di Netanyahu ha dichiarato che: «Il premier e il ministro della Difesa hanno ritenuto che l'operazione fosse pienamente giustificata, in considerazione del fatto che questa leadership di Hamas è la stessa che ha ideato e organizzato il massacro del 7 ottobre, e non ha mai cessato di lanciare attacchi omicidi contro lo Stato di Israele e i suoi cittadini, inclusa la rivendicazione dell'attentato di ieri a Gerusalemme».
Arabia Saudita e Iran condannano l'attacco israeliano
L'Arabia Saudita ha definito l'attacco israeliano a Doha «una brutale aggressione e una flagrante violazione della sovranità del Qatar» minacciando «gravi conseguenze per le continue trasgressioni criminali di Israele». Anche il portavoce del Ministero degli Esteri iraniano Esmail Baghai ha condannato l'operazione denunciando la «violazione di tutte le regole del diritto internazionale».
L'Ufficio di Netanyahu: «Israele unico responsabile dell'attacco»
L'ufficio del primo ministro israeliano Benyamin Netanyahu ha negato coinvolgimenti esterni nell'attacco a Doha. In una nota, è stato chiarito che: «L'azione di oggi contro i principali capi terroristi di Hamas è stata un'operazione completamente indipendente da parte di Israele. Israele l'ha avviata, Israele l'ha condotta, e Israele si assume la piena responsabilità».
Idf: «Attaccati leader responsabili del 7 ottobre»
Un portavoce dell'Idf ha dichiarato che «i membri della dirigenza di Hamas attaccati hanno guidato le attività dell'organizzazione terroristica per anni e sono direttamente responsabili del massacro del 7 ottobre e della guerra contro lo Stato di Israele». Secondo il ministro per la Sicurezza nazionale israeliana Ben Gvir, l'operazione condotta in Qatar è una «decisione storica e coraggiosa».
Hamas: «Delegazione a Doha sopravvissuta»
I vertici di Hamas riuniti a Doha sono sopravvissuti all'attacco israeliano. Lo ha riferito una fonte del gruppo ad Al Jazeera, negando le dichiarazioni sulla morte dei leader Khalil al-Hayya, Zaher Jabarin, Khaled Mashaal e Nizar Awdallah.
Doha, «ucciso al-Hayya leader di Hamas»
Secondo la Tv saudita al Arabiya, il capo negoziatore di Hamas Khalil al-Hayya è stato ucciso durante l'attacco a Doha. Il Qatar ha condannato l'operazione giudicandola «una grave minaccia alla sicurezza e all'incolumità dei qatarioti».
Esplosioni a Doha, «attaccati esponenti Hamas»
Diverse esplosioni sono state riportate in Qatar, nella capitale Doha. Un alto funzionario israeliano ha dichiarato che si è trattato di un attacco contro importanti esponenti di Hamas. Secondo Al Jazeera, i vertici del gruppo terroristico sono stati colpiti mentre discutevano la proposta di accordo sul cessate il fuoco avanzata dal presidente Usa Trump.
Palestinesi manifestano contro l'ordine di evacuazione
Dozzine di palestinesi stanno manifestando contro l'ordine di evacuazione per tutti i residenti di Gaza city. Come riporta Al Jazeera, l'autorità di Gaza ha dichiarato che più di 1.3 milioni di persone resteranno nella città e nell'area nord della Striscia. Mentre parte della popolazione ha iniziato a spostarsi verso il sud dell'enclave.
Sa'ar: «Riconoscere lo Stato di Palestina non avvicina la pace»
«Riconoscere lo Stato palestinese destabilizzerà il Medio Oriente», ha ribadito il ministro degli Esteri israeliano Israel Katz rivolgendosi ai Paesi che hanno annunciato di voler riconoscere la Palestina come Stato. Prima fra tutti la Francia di Macron, a cui Sa'ar si è riferito direttamente dichiarando: «La pace sarà raggiunta in un contesto bilaterale e non attraverso decisioni prese a Parigi o Madrid».
Albanese alla Flotilla: «Non fatevi intimidire»
«È stata una notte molto tesa per tutti voi. E voglio davvero incoraggiarvi a mantenere la calma e la disciplina in ogni momento, a ogni passo, a ogni cambiamento del vento. Una volta che entrate in questa missione non appartenete più solo a voi stessi». Così Francesca Albanese, relatrice speciale Onu, si è rivolta ai membri della Global Sumud Flotilla durante un punto stampa a Tunisi. «La tensione di ieri notte non rallenti la missione, non ne alteri la determinazione e che si possa proseguire nello spirito della Sumud: pacifico, fermo e determinato a raggiungere Gaza e a mettere fine all'assedio», ha aggiunto la relatrice.
Deputata portoghese sulla Flotilla: «Volevano intimidirci»
Secondo la deputata portoghese Mariana Mortagua, che viaggia sull'imbarcazione della Global Sumud Flotilla colpita la scorsa notte da un drone in Tunisia, l'attacco «aveva un chiaro obiettivo di intimidazione». Mortagua ha chiesto «una risposta della comunità internazionale» e ha assicurato che quanto accaduto non fermerà la missione umanitaria alla volta di Gaza.
Proposta Usa: «Ritiro Idf da Gaza solo con garanzie di sicurezza»
Secondo quanto riferito da Channel 12, la proposta di accordo avanzata dal presidente Trump sulla fine della guerra a Gaza includerebbe una clausola sul ritiro completo delle forze israeliane dalla Striscia. A patto che il nuovo governo di Gaza «garantisca la sicurezza». Una condizione che «soddisfa» Israele, ma che Hamas definisce una «trappola» perchè concederebbe a Tel Aviv ampia discrezionalità sulle tempistiche di ritiro e sulla configurazione del nuovo governo dopo la guerra.
Ministero della Salute di Gaza: «Altri 6 morti per fame»
Il ministro della Salute di Gaza ha dichiarato che nelle ultime 24 ore sono morti altri 6 palestinesi a causa della carestia indotta da Israele. Ora il numero totale di morti per fame è salito a 399 persone, di cui 140 bambini.
Israele accetta la proposta di Trump
Questa mattina, Israele ha annunciato ufficialmente di accettare la proposta di accordo avanzata dal presidente americano Donald Trump. Come riportato da Ansa, il ministro degli Esteri Gideon Sa'ar ha dichiarato: «Israele desidera porre fine alla guerra a Gaza sulla base della proposta del presidente Trump e in conformità ai principi stabiliti dal gabinetto di sicurezza».
West Bank, Israele sta attuando una «punizione collettiva»
Dopo l'attentato a Gerusalemme di ieri, l'Idf ha chiuso e circoscritto le aree di provenienza dei due presunti responsabili, perlustrandone le abitazioni per poi procedere alla demolizione. Il ministro della Difesa Yisrael Katz ha inoltre ordinato l'imposizione di sanzioni civili alle famiglie e ai residenti dei villaggi dei due attentatori. Oltre alla revoca dei loro permessi di lavoro e di ingresso in Israele. Lo riferisce Al Jazeera.
La relatrice Onu Albanese incontra gli attivisti della Flotilla
Francesca Albanese, relatrice speciale delle Nazioni Unite sulla situazione dei diritti umani nei Territori palestinesi occupati, ha preso la parola nelle iniziative pubbliche legate alla Global Sumud Flotilla e si è poi recata alla sede nazionale del sindacato Unione generale tunisina del lavoro (Ugtt) , in piazza Mohamed Ali, dove è stata ricevuta dal segretario generale Noureddine Taboubi. Lo riportano i media locali che mostrano Albanese parlare davanti ai partecipanti della Global Sumud Flotilla per Gaza davanti alla storica sede dell'Ugtt che nei giorni scorsi ha ospitato sessioni di formazione per i volontari della Flotilla in partenza per Gaza.
Albanese ha definito gli attivisti "un esempio di umanità", ribadendo la richiesta di corridoi umanitari e di uno sforzo internazionale per porre fine alle violazioni contro i civili palestinesi. Successivamente, il segretario dell'Ugtt ha annunciato la candidatura di Francesca Albanese al Premio Nobel per la Pace, scrive il sindacato sui propri canali.
Cinque grattacieli abbattuti a Gaza in 72 ore
Sono cinque i grattacieli di Gaza distrutti dall'esercito israeliano nelle ultime 72 ore. Secondo quanto riferisce l'agenzia di Difesa Civile della Striscia, controllato da Hamas, gli edifici rasi al suolo, ospitavano circa 4.100 persone in 209 appartamenti. L'Idf, dal canto suo, afferma che gli edifici sono stati utilizzati da Hamas per condurre operazioni contro le truppe, compresa la sorveglianza, e i residenti degli edifici sono stati avvertiti prima degli attacchi.
L'Idf ordina l'evacuazione di tutta Gaza City
Per la prima volta l'esercito israeliano ha emesso un ordine di evacuazione generale per tutti i residenti di Gaza city. Dove l'Idf stima che ci siano ancora circa 900mila persone, nonostante in migliaia (circa centomila) abbiano già lasciato la città e le aree circostanti nei giorni scorsi. L'avviso di evacuazione è arrivato anche con lancio di volantini e messaggi sui cellulari. L'esercito ritiene che a Gaza city Hamas stia tenendo prigionieri 8-10 ostaggi. L'annuncio di evacuazione diffuso dal portavoce dell'esercito fornisce anche un numero di telefono "per segnalare i posti di blocco istituiti da Hamas o i suoi tentativi di impedire l'evacuazione".
Il video dell'attacco pubblicato dalla Global Sumud Flotilla
L'organizzazione Global Sumud Flotilla ha pubblicato filmati delle telecamere di sicurezza a bordo della nave 'Family' che "confermano l'attacco di un drone" stanotte contro una delle imbarcazioni dirette a Gaza. Nei video messi on line su X si vede una persona a bordo dell'imbarcazione che all'improvviso guarda in alto spaventata, prima di un rumore sordo e di una fiammata; poi il panico sulla nave, con un'altra persona che grida "incendio, incendio" e la prima che dice "siamo stati colpiti". Gli organizzatori della spedizione diretta a Gaza hanno dichiarato che tutti i passeggeri e l'equipaggio sono al sicuro.
Global Sumud Flotilla: "Una nostra imbarcazione è stata colpita da un drone sospetto"
Gli organizzatori di "Global Sumud Flotilla" diretta a Gaza che trasportava aiuti umanitari e attivisti filo-palestinesi hanno dichiarato che una delle sue imbarcazioni è stata colpita da un sospetto drone, ma che nessuno è rimasto ferito. "La Global Sumud Flotilla (GSF) conferma che una delle imbarcazioni principali... che trasportava membri del comitato direttivo della GSF, è stata colpita da quello che si sospetta essere un drone", hanno dichiarato gli organizzatori in un comunicato sui social media, aggiungendo che "tutti i passeggeri e l'equipaggio sono al sicuro"
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