Mentre dai porti di Spagna e Italia partono le navi che hanno aderito alla Global Sumud Flottilla per portare aiuti umanitari nella Striscia di Gaza, le autorità israeliane stanno preparando un piano per fronteggiare gli attivisti internazionali. 

Secondo quanto riporta il Jerusalem Post, il ministro israeliano per la Sicurezza nazionale, l’esponente dell’estrema destra Itamar Ben-Gvir, ha annunciato di aver presentato al governo un piano contro la Global Sumud Flotilla. Gli attivisti saranno arrestati e detenuti nelle prigioni israeliane di Ketziot e Damon, le stesse che sono utilizzate per i terroristi. Saranno detenuti in condizioni rigorose solitamente riservate ai prigionieri di sicurezza.

Secondo Ben Gvir la flottilla, nonostante le sue dichiarate intenzioni umanitarie, rappresenta un tentativo di minare la sovranità di Israele e di sostenere Hamas a Gaza. «Il piano proposto stabilisce misure volte a rafforzare la posizione incrollabile di Israele nel salvaguardare i propri confini e garantire la sicurezza nazionale», ha affermato. «Non permetteremo che chi sostiene il terrorismo viva nell'agiatezza. Dovranno affrontare le conseguenze delle loro azioni», ha aggiunto.

Intanto, continua a far discutere il piano per il futuro di Gaza visionato dal Washington Post, che prevede lo sfollamento della popolazione civile e la costruzione di hotel di lusso e smart cities nell’enclave palestinese.

PUNTI CHIAVE

10:23

Media: Memo interno Idf, operazione Carri Gedeone è fallita

08:01

Il piano di Ben Gvir contro gli attivisti della Global Sumud Flottilla

16:40

Kallas: "Frustrata per la mancanza di unità europea su Gaza"

"È vero che non siamo uniti sul Medio Oriente e su Gaza. Per questo provo un'enorme frustrazione. E perché? Perché abbiamo 27 Stati membri. Per quanto riguarda l'Ucraina abbiamo una posizione comune, mentre non accade lo stesso per quanto riguarda ciò che sta accadendo in Medio Oriente". Lo ha detto l'Alta rappresentante Ue Kaja Kallas intervenendo al Forum strategico di Bled. "Insisto molto su questo punto - ha detto ancora - ritengo che affinché l'Ue sia credibile dobbiamo essere uniti in questa risposta. Ma ciò su cui non sono d'accordo è che non siamo stati attivi. Penso che se si guarda a livello globale, siamo i più attivi su questo fronte. Facciamo costantemente pressione su Israele, siamo i maggiori donatori di aiuti umanitari, siamo i maggiori sostenitori dell'Autorità nazionale palestinese.

15:08

Berlino ribadisce opposizione a pieno controllo Israele su Gaza

La Germania ha nuovamente messo in guardia Israele dal prendere il pieno controllo della Striscia di Gaza o della Cisgiordania, in un discorso pronunciato oggi a Berlino dal ministro degli Esteri Johann Wadephul. La Germania respinge "ogni idea che implichi lo sfollamento o l'espropriazione della popolazione palestinese", ha dichiarato Wadephul prima di partire per l'India. "Gaza deve far parte di un futuro Stato palestinese nel quadro di una soluzione a due Stati", ha aggiunto.

14:36

Hamas: "Gaza non è in vendita"

"Gaza non è in vendita", ha affermato sui social media il membro dell'ufficio politico di Hamas, Bassem Naim, affermando che il territorio è "parte integrante della grande patria palestinese". "Hamas rifiuta tutti questi piani che sfollano il nostro popolo e mantengono l'occupante sulle nostre terre", ha detto un altro funzionario di Hamas in condizione di anonimato.

12:42

Nove palestinesi morti per fame a Gaza

Nelle ultime 24 ore, gli ospedali della Striscia di Gaza hanno registrato nove nuovi decessi dovuti a carestia e malnutrizione, tra cui tre bambini, portando il numero totale dei decessi a 348, di cui 127 bambini. Lo riferisce il ministero della Salute di Gaza, controllato dal gruppo terroristico Hamas. Inoltre, 98 persone sono state uccise e altre 404 sono rimaste ferite a Gaza nelle ultime 24 ore, aggiunge il ministero

11:35

Gaza, almeno 98 palestinesi uccisi nelle ultime 24 ore

Secondo il ministero della Sanità di Hamas, 98 persone sono state uccise e 404 ferite nelle ultime 24 ore in seguito agli attacchi dell'Idf. Nella nota ufficiale il ministero scrive che diverse vittime si trovano ancora sotto le macerie e nelle strade, ma le squadre di soccorso e la protezione civile non possono raggiungerle. Il bilancio complessivo dall'inizio della guerra è salito a 63.557 morti e 160.660 feriti. Secondo Hamas, tra le vittime figurano anche quelle definite "dei soccorsi umanitari": nelle ultime 24 ore 46 persone sono morte e 239 sono rimaste ferite mentre cercavano di ottenere aiuti. Il totale di queste vittime è ora di 2.294 morti e oltre 16.839 feriti.

10:23

Media: Memo interno Idf, operazione Carri Gedeone è fallita

L'operazione 'Carri di Gedeone', lanciata lo scorso maggio dall'esercito israeliano per sradicare Hamas da Gaza, è sostanzialmente fallita. Ad ammetterlo è un rapporto classificato dell'Idf rivelato da Canale 12, riferisce il Times of Israel. L'operazione, si legge nel memo, non è riuscita in nessuno dei suoi obiettivi: rovesciare Hamas e liberare gli ostaggi. Colpa di una strategia non abbastanza dura. Il testo è stato distribuito la scorsa settimana dal Centro di informazione operativa delle forze di terra dell'Idf ed è già stato visto da diverse brigate, secondo la rete. Da più parti, è stata espressa preoccupazione che mentre le forze israeliane sono impegnate nella conquista della città di Gaza, nome in codice dell'operazione 'Carri di Gedeone II', ben poco si sia fatto tesoro della lezione della precedente offensiva. Mentre il capo di Stato maggiore dell'Idf, Eyal Zamir, e altri alti ufficiali hanno pubblicamente elogiato l'operazione Carri di Gedeone, nella valutazione interna si afferma senza mezzi termini che "Israele ha commesso ogni possibile errore" nel condurre la campagna. L'esercito ha agito in modo "contrario alla propria dottrina militare", ha fornito al nemico risorse attraverso aiuti umanitari, non è riuscito imporre la dovuta pressione, ha gestito male le risorse, esaurito le proprie forze, mentre allo stesso tempo il sostegno internazionale a Israele si è andato erodendo. L'Idf è stato troppo a lungo nella stessa area, si è mosso troppo lentamente per evitare un numero eccessivo di vittime, senza essere preparato ad affrontare le tattiche di guerriglia di Hamas. Al contrario, Hamas è potuta sopravvivere e rivendicare il successo, compreso sulle risorse, e ha resistito con tattiche adeguate. Secondo il rapporto, Israele è stato guidato dalla "logica di deterrenza piuttosto che cercare una vittoria decisiva" e ha continuato a combattere con l'obiettivo di un accordo di cessate il fuoco e per rilascio degli ostaggi, a tutto vantaggio di Hamas. Nel testo si punta il dito sulla "incompetenza" con cui sono stati distribuiti gli aiuti, che ha permesso al gruppo palestinese di organizzare con successo una campagna globale in cui Israele è accusato di affamare la popolazione di Gaza.

08:54

Yemen, gli Houthi hanno arrestato 11 membri dello staff Onu

 Gli Houthi, sostenuti dall'Iran, hanno fatto irruzione domenica negli uffici delle agenzie delle Nazioni Unite per l'alimentazione, la salute e l'infanzia nella capitale yemenita, arrestando almeno 11 dipendenti delle Nazioni Unite, hanno riferito funzionari. I ribelli hanno rafforzato la sicurezza a Sana'a dopo che Israele ha ucciso il loro primo ministro e diversi membri del governo. Sono stati perquisiti anche gli uffici dell'Organizzazione Mondiale della Sanità e dell'Unicef.

08:48

Almeno 17 palestinesi uccisi a Gaza da questa mattina

Almeno 17 palestinesi sono stati uccisi negli attacchi aerei israeliani in diverse zone di Gaza dall'alba di oggi. Lo scrive Al Jazeera citando fonti negli ospedali della Striscia.

08:42

Nyt: "Trump blocca quasi tutti i visti ai palestinesi"

L'amministrazione Trump ha emanato una sospensione radicale del rilascio di quasi tutti i tipi di visti turistici per i titolari di passaporto palestinese. Lo riporta il New York Times, citando funzionari statunitensi. La decisione, se confermata, rappresenterebbe una drastica estensione del blocco imposto all'inizio di questo mese contro i palestinesi di Gaza che tentano di entrare negli Stati Uniti con visti turistici. La misura seguirebbe anche la conferma del diniego e della revoca dei visti diplomatici per i funzionari palestinesi intenzionati a partecipare all'Assemblea Generale delle Nazioni Unite del mese prossimo a New York. L'ultima decisione degli Usa impedirebbe a molti palestinesi della Cisgiordania e di tutta la diaspora palestinese di entrare negli Stati Uniti con vari tipi di visti non-immigrati, con conseguenze temporanee sui visti per cure mediche, studi universitari, visite ad amici o parenti e viaggi d'affari.

08:07

Germania: "Migliorare situazione umanitara a Gaza"

"Il governo israeliano deve migliorare la situazione umanitaria a Gaza immediatamente, in modo completo, sostenibile e in conformità con i principi umanitari e il diritto internazionale", ha dichiarato il deputato Lars Castellucci, il rappresentante del governo tedesco per i diritti umani e gli aiuti umanitari, in vista di una visita nello stato ebraico e nei territori palestinesi. Ha denunciato le estreme sofferenze dei civili, soprattutto bambini, coinvolti nel conflitto, "che non hanno alcuna colpa o responsabilità". Gli aiuti umanitari tedeschi a Gaza "sono stati aumentati più volte", ma "restano inutili" finché non raggiungono le persone bisognose, secondo il deputato.

08:01

Il piano di Ben Gvir contro gli attivisti della Global Sumud Flottilla

Il ministro israeliano della Sicurezza nazionale, Itamar Ben-Gvir, ha annunciato di aver presentato al governo un piano contro la Global Sumud Flotilla secondo cui tutti gli attivisti arrestati saranno detenuti nelle prigioni israeliane di Ketziot e Damon, utilizzate per i terroristi, in condizioni rigorose solitamente riservate ai prigionieri di sicurezza. Lo riporta il Jerusalem Post. Secondo Ben Gvir la flottilla, nonostante le sue dichiarate intenzioni umanitarie, rappresenta un tentativo di minare la sovranità di Israele e di sostenere Hamas a Gaza. "Il piano proposto stabilisce misure volte a rafforzare la posizione incrollabile di Israele nel salvaguardare i propri confini e garantire la sicurezza nazionale", ha affermato. "Non permetteremo che chi sostiene il terrorismo viva nell'agiatezza. Dovranno affrontare le conseguenze delle loro azioni", ha aggiunto. "La Marina e le forze dell'ordine israeliane sono pienamente pronte ad affrontare qualsiasi minaccia alla sicurezza che si presenti"

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