Non si vuole ammettere: la guerra è una droga che ci ha assuefatto al suo protrarsi senza limiti. Lo spettacolo scandalosamente più grave dei ‘drogati di guerra’ lo offrono gli europei, anche peggiori degli statunitensi. In Italia alcune voci dissonanti anche se il nostro paese non incide quanto potrebbe
Smetto quando voglio; ne faccio un uso moderato; non sono dipendente; la prendo solo il weekend… Quante volte abbiamo sentito queste affermazioni sulla bocca di chi assume cocaina o pillole varie. Ora le sentiamo nei discorsi dei responsabili politici di fronte alla guerra. Siamo ormai drogati di guerra: come un allucinogeno non se ne può fare a meno ma non si vuole ammettere. Le scuse si moltiplicano ma la realtà è che non si riesce a smettere. Sentiamo ossimori del tipo: escalation controllata



