Lo Us Eucom, il comando militare americano con responsabilità sulle operazioni europee, ha diffuso il video dell’intercettazione «non sicura e non professionale» effettuata da due caccia Su-27 russi che ha portato, il 14 marzo, alla caduta di un drone Mq-9 americano, impegnato in una missione di ricognizione sul mar Nero. 

Il video conferma le versione americana, secondo cui uno dei due caccia russi ha effettuato diversi passaggi pericolosamente ravvicinati rispetto al drone, tentando di comprometterne i sistemi con uno sgancio di carburante definito dagli americani «dannoso per l’ambiente». 

Il video

Nella prima parte del video, il Su-27 effettua una brusca virata poco prima di collidere col drone, che, infatti, non viene danneggiato. È il secondo passaggio a danneggiare irrimediabilmente l’elica dell’aeromobile americano. 

Il video mostra l’aereo russo ancor più vicino al drone, di cui, insieme all’elica, compromette anche il sistema video. I 42 secondi del filmato rilasciato sono solo una minima parte dell’incontro ravvicinato tra l’aeronautica russa e il ricognitore americano partito dalla Romania, che si suppone sia durato diverse decine di minuti. Il video è stato tagliato dagli stessi americani. 

Il video sconfessa le dichiarazioni dei vertici russi, secondo cui la caduta del drone sarebbe stata provocata da una manovra evasiva troppo brusca compiuta dai piloti americani a terra. Allo stesso tempo, pur non scagionando il pilota russo, evidentemente reo di aver compiuto una manovra “al limite”, il video potrebbe dimostrare la mancata intenzionalità del gesto. 

La collisione, infatti, sembra il risultato di un errore di valutazione nell’esecuzione della pericolosa manovra. 

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