A una settimana di distanza da uno dei più pesanti attacchi aerei subiti dall’Ucraina nella sua capitale, a Kiev si sono udite diverse forti esplosioni. Secondo il sindaco della città Vitali Klitschko, cinque droni kamikaze avrebbero colpito il distretto centrale di Shevchenkivsky. «I soccorsi stanno arrivando sul posto. L’allerta aerea continua. Rimani nei rifugi!», ha scritto Klitschko sui social media allertando la popolazione.

L’attacco ha provocato almeno tre vittime, tra cui anche una giovane coppia, e danneggiato alcuni edifici nei pressi della stazione centrale di Kiev. I soccorsi hanno salvato 19 persone evacuandole dai palazzi colpiti. Poco prima delle esplosioni le sirene antiaeree sono state udite in tutta la città. «Abbiamo bisogno di più sistemi di difesa aerea e il prima possibile. Non abbiamo tempo per azioni lente. Più armi per difendere il cielo e distruggere il nemico», ha detto Andriy Yermak, capo dell’ufficio del presidente ucraino Volodymyr Zelensky.

Secondo gli analisti, spesso gli ucraini hanno fatto fatica a rintracciare gli attacchi aerei perpetrati dai droni kamikaze. Si tratta di armi che non sono molto precise, imprevedibili e proprio per questo vengono usate in sciame con la speranza che qualcuna di queste colpisca effettivamente gli obiettivi previsti.

Un altro attacco russo a Sumy ha provocato altre tre vittime, a Dnipro, invece, è stato bombardato un impianto energetico, mentre nella parte orientale del paese si continua a combattere con ferocia, soprattutto a Bakhmut, nella regione di Donetsk.

Secondo l’esercito ucraino, più di 30 insediamenti in tutta l’Ucraina sono stati colpiti da attacchi russi nel fine settimana. Una rappresaglia aerea in un momento in cui l’esercito di Kiev sta continuando la sua vasta controffensiva nell’area sud-est del paese, liberando migliaia di chilometri e decine di villaggi.

L’aiuto dell’Ue

Intanto, i ministri degli Esteri dell’Unione europea vogliono approvare un piano per addestrare circa 15mila soldati ucraini sul suolo comunitario e inviare a Kiev un nuovo pacchetto di aiuti militari. A differenza delle precedenti tranche, il denaro aggiuntivo, circa 500 milioni di euro, coprirà anche i costi di riparazione e manutenzione delle armi già consegnate all’Ucraina. Se approvato, l’Ue alza il costo degli aiuti militari verso Kiev a tre miliardi di euro. 

A Bruxelles si discuterà anche dei droni militari che l’Iran ha inviato alla Russia per capire se introdurre nuove sanzioni economiche nei confronti di Teheran. Le autorità iraniane hanno negato che i droni coinvolti siano di loro produzione. 

Il grano ucraino

Nonostante la guerra e le difficoltà degli scorsi mesi, le esportazioni del grano ucraino nei primi 17 giorni di ottobre sono state inferiori solo del 2,4 per cento rispetto allo stesso periodo del 2021. A dirlo sono i nuovi dati del ministero dell’Agricoltura ucraino. Una dimostrazione che l’accordo siglato tra russi e ucraini sotto l’egida dell’Onu e con l’aiuto della Turchia sta portando agli effetti sperati.

© Riproduzione riservata