L’esercito russo continua ad attaccare l’Ucraina attraverso il cielo. Dopo aver lanciato su Kiev decine di droni kamikaze di fatturazione iraniana che hanno provocato otto vittime nella giornata del 17 ottobre (quattro a nella capitale e quattro a Sumy), Mosca ha attaccato in mattinata le città di Kharkiv, Mykolaiv, Dnipro, Zhytomyr e Kryvyi Ri. Bombardamenti mirati contro edifici residenziali o infrastrutture energetiche.

Non ci sono notizie di vittime o feriti per il momento, ma l’esercito russo ha ripreso a bombardare con consistenza diverse regioni del paese con la speranza di rallentare l’avanzata ucraina che è sempre più vicina alla regione di Kherson, una di quelle annesse unilateralmente alla Federazione russa da Vladimir Putin tramite i referendum farsa che si sono tenuti a fine settembre.

Nella notte russi e ucraini hanno avuto uno scambio di prigionieri. Secondo quanto annunciato dalle autorità di Kiev cento donne sono state liberate, di queste, 37 erano state catturate dopo i combattimenti nell’acciaieria Azovstal di Mariupol.

Nella città russa di Yeysk, che si affaccia sul Mar d’Azov a sud di Mariupol, sale a 13 il numero delle vittime causate dallo schianto di un jet militare russo contro un palazzo residenziale. Secondo fonti di stampa russe i soccorsi hanno concluso le ricerche e trovato 13 corpi civili, tra cui quelli di tre bambini. Non sono ancora chiare le dinamiche dell’incidente, lo schianto potrebbe essere causato da un errore umano o da un guasto tecnico al velivolo. Il ministero della Difesa russo ha detto che i piloti si sono salvati abbandonando il jet militare prima dello schianto.

L’ipotesi di finanziare Starlink

Secondo il Financial Times, l’Unione europea e gli Stati Uniti stanno pensando di finanziare Starlink la rete satelittare di Elon Musk che ha contribuito a ripristinare le comunicazioni nel paese dopo l’inizio della guerra. Secondo i dati forniti da Musk, SpaceX spende quasi 20 milioni di dollari al mese per mantenere i servizi satellitari in Ucraina e ha speso circa 80 milioni di dollari per attivare e supportare Starlink in Ucraina.

Intanto, aumentano le ipotesi sull’introduzione di nuove sanzioni nei confronti delle aziende che sono collegate in qualche modo alla produzione o invio di droni iraniani verso la Russia. «Chiunque faccia affari con l’Iran e possa avere un legame con gli UAV o con lo sviluppo di missili balistici o con il flusso di armi dall’Iran alla Russia dovrebbe stare molto attento e fare la dovuta diligenza, gli Stati Uniti non esiteranno a usare le sanzioni o a intraprendere azioni contro i responsabili», ha dichiarato ai giornalisti il portavoce del Dipartimento di Stato Vedant Patel. Mentre a Bruxelles l’Unione europea ha deciso di approvare una missione di addestramento per i soldati ucraini e di inviare nuovi aiuti militari verso Kiev, per un totale di 500 milioni di euro.

© Riproduzione riservata