Il più importante quotidiano indipendente della Russia ha deciso di sospendere momentaneamente le sue pubblicazioni. Il giornale ha annunciato la sua scelta dopo che ha ricevuto un secondo avviso (il primo lo scorso 22 marzo) da parte del Roskomnadzor, l’agenzia statale per il controllo sui media, che ha contestato il contenuto dei loro articoli. Un secondo richiamo di questo tipo rischia di far perdere la licenza di media a Novaya Gazeta, che ha così preferito sospendere il suo lavoro.

Novaya Gazeta è un quotidiano celebre non soltanto in Russia. Il suo direttore è il premio Nobel per la pace Dmitrij Muratov, mentre sulle sue pagine ha scritto a lungo la giornalista Anna Politkovskaja, uccisa probabilmente per ragioni politiche nel 2006.

La situazione in Russia

La libertà di stampa in Russia è fortemente limitata in questi giorni dopo che il presidente Vladimir Putin ha promulgato una legge che prevede pene detentive fino a 15 anni di carcere per chi scrive fake news sulla guerra in corso. La legge viene interpretata in un mondo che rende pericoloso diffondere qualsiasi comunicazione che esuli da quelle ufficiali delle forze armate.

Il governo centrale, inoltre, ha più volte imposto limiti ai contenuti che utilizzavano il termine “guerra” anziché di “operazione militare speciale”, come invece è previsto nel linguaggio ufficiale usato dal Cremlino in riferimento all’invasione russa dell’Ucraina.

«Sospendiamo la pubblicazione del giornale sul sito Web, nelle reti e sulla carta fino alla fine dell’operazione speciale sul territorio dell’Ucraina», ha scritto su Twitter il quotidiano.

Novaya Gazeta

Intervenendo in un incontro online organizzato dal Forum for journalism and media lo scorso 10 marzo, Kiril Martinov, vicedirettore di Novaya Gazeta, aveva detto che le pubblicazioni del suo giornale continueranno. Il sito ha circa due milioni di utenti unici giornalieri e per aggirare la censura comunicava anche tramite canali e piattaforme diverse come Telegram e Youtube.

«Youtube è il nostro ultimo canale che ci permette di diffondere notizie a un pubblico ampio, e infatti è diventato il più grande problema per le autorità russe che non riescono ancora a bloccare il sito», aveva detto Martinov durante l’incontro, anche se secondo lui era questione di giorni prima che le autorità limitassero i contenuti del sito.

Novaya Gazeta è uno dei giornali indipendenti più conosciuti in Russia, dall’anno della sua fondazione 1993, ha pubblicato diverse inchieste su casi di corruzione nell’esercito e sulla guerra in Cecenia grazie agli articoli della giornalista russa Anna Politkovskaja, uccisa nell’ascensore di casa sua nel 2006. Il suo direttore è Dmitrij Muratov, ex giornalista di Komsomolskaya Pravda e vincitore del premio Nobel per la Pace nel 2021 insieme alla giornalista filippina Maria Ressa.

I media internazionali

Nelle scorse settimane anche diversi media italiani tra cui la Rai e l’Ansa hanno sospeso momentaneamente il servizio dalla Russia proprio per paura che la legge possa colpire i giornalisti italiani.

La loro decisione ha fatto seguito a quella presa da diversi media internazionali come la Bbc e il New York Times che hanno deciso di sospendere le corrispondenze da Mosca.

In ogni caso, il Cremlino ha anche oscurato diversi siti internazionali per “proteggere” la propaganda interna dagli articoli che mettono in discussione le decisioni del governo e di Vladimir Putin.

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